Sabato, 27 aprile 2024 - ore 20.28

La relazione di Matteo Piloni all’ Assemblea Provinciale del PD Cremonese.

L’assemblea si è tenuta lo scorso lunedì 3 ottobre u.s. ed è servita a fare il punto organizzativo ed a lanciare, in vista del prossimo referendum costituzione del 4 dicembre, il Comitato Provinciale per SI.

| Scritto da Redazione
La relazione di Matteo Piloni all’ Assemblea Provinciale del PD Cremonese.

Ecco alcuni passi significativi della relazione di Matteo Piloni, segretario provinciale del PD: ‘ Quella di stasera è la prima assemblea dopo la stagione delle feste de l’Unità, e per questo ritengo importante aprire la serata con un ringraziamento particolare alle centinaia di volontarie e volontari che, anche quest’anno, hanno dato vita ad una delle più belle occasioni che il nostro partito ha di stare in mezzo alla gente. Organizzare una Festa de l’Unità e senz’altro faticoso, ma la consapevolezza di poter organizzare un vero e proprio evento, atteso da molti, ci deve rendere tutti orgogliosi. Per cui a tutti coloro che hanno dato vita alle feste de l’Unità va il grazie più forte e sincero da parte di tutta l’assemblea provinciale. Personalmente, per chi come me è nato alle feste de l’Unità, non so cosa potrebbe essere il nostro partito senza queste occasioni di buona politica. So però che queste nostre Feste fanno bene alla Politica e a tutti noi, perché non sono solo un’occasione per finanziare alla luce del sole la nostra attività, ma sono anche un momento unico di aggregazione, caratterizzato da un patrimonio di relazioni da tenere ben stretto.

 Mi auguro che l’assemblea di stasera possa contribuire ad arricchire il dibattito al nostro interno in vista dell’importante appuntamento referendario. Un dibattito che mi auguro tanto franco quanto incentrato sul merito e scevro da qualsivoglia pretesto, nel quale ognuno possa esprimere le proprie valutazioni, i propri dubbi e le proprie certezze, con la rinnovata consapevolezza che solo attraverso il confronto si possa rafforzare una comunità.  (….)Lo abbiamo detto più volte: non è il Governo che volevamo. Se nel 2013 avessimo vinto le elezioni oggi sarebbe tutto molto diverso. Così non è stato. E da qui la necessità di chiedere, nell’aprile dello stesso anno, un secondo mandato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che è intervenuto a Camera congiunte con queste parole:

“Imperdonabile resta la mancata riforma della legge elettorale del 2005. Ancora pochi giorni fa, il Presidente Gallo ha dovuto ricordare come sia rimasta ignorata la raccomandazione della Corte Costituzionale a rivedere in particolare la norma relativa all'attribuzione di un premio di maggioranza senza che sia raggiunta una soglia minima di voti o di seggi’’. (…)  Chiedo a tutti lo sforzo di affrontare nel merito la proposta di Riforma che andremo a votare al referendum del 4 dicembre. Non solo per assolvere in pieno al ruolo di un partito, sia verso i propri organismi ed iscritti (motivo di quest’assemblea) che verso i cittadini. Ma per comprendere fino in fondo la portata della Riforma Costituzionale. (..)Non è vero inoltre che una vittoria del NO porterebbe ad una nuova proposta in tempi rapidi. Per affrontare la proposta che voteremo il 4 dicembre ci sono voluti più di due anni. E’ impensabile pensare che, nel giro di pochi mesi, il Parlamento possa trovare la quadra su una nuova proposta, anche breve.

E’ per questo che la posizione del PD è per il SI, con un sostegno forte e convinto alla Riforma.(..)

In allegato l’intera relazione 

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