Martedì, 19 marzo 2024 - ore 08.59

LE 100 DONNE ITALIANE DEL 2020

Pioniere, creative, influencer, rivoluzionarie, resilienti, anticonformiste. Ecco le nostre 100 donne del 2020 secondo il Corriere della Sera

| Scritto da Redazione
LE 100 DONNE ITALIANE DEL 2020

 

 Alessia Bonari, CARICA: Infermiera,ANNI: 24,PAESE: Italia

 Abito scintillante, sorriso radioso, volto disteso. Quando Alessia Bonari, 24enne toscana che lavora come infermiera in un ospedale di Milano, ha calcato il red carpet del Festival del Cinema di Venezia abbiamo gioito tutti. Il volto di Alessia che conoscevamo era diverso: stanco, stravolto, pieno di lividi causati dalla mascherina. Il selfie che si era scattata e aveva postato sui social il 9 marzo (stesso giorno in cui il premier Conte aveva deciso il lockdown) era diventato virale. Lei voleva raccontare la fatica dei turni massacranti negli ospedali che si stavano riempiendo e la paura di andare al lavoro, ma anche lanciare un appello a non vanificare il suo sforzo, a stare in casa per proteggere chi è più fragile. In poche ore la giovane è diventata il simbolo della lotta contro il Covid-19. E quando a settembre l’abbiamo rivista a Venezia, in rappresentanza di tutti quelli che hanno combattuto in prima linea contro il coronavirus, è diventata anche simbolo di forza e resilienza.

 Amalia Bruni,CARICA: Scienziata,ANNI: 65,PAESE: Italia

 Ha scoperto il gene dell'Alzheimer ed è una scienziata di punta, sulla scena internazionale, negli studi sulle demenze. Dirige il centro regionale di neurogenetica a Lamezia Terme, in Calabria: il suo laboratorio di biologia molecolare ha rischiato di chiudere per mancanza di fondi. Solo grazie a una strenua battaglia, in cui si è mossa da sola e contro tutti, a febbraio 2020 i fondi sono arrivati e il centro è rimasto aperto. Una scienziata e una donna che la comunità scientifica globale ci invidia, che opera e non ha mai abbandonato una regione difficile, spesso salita alle cronache proprio per la sua mala sanità. Ma nessuno, poche settimane fa, ha pensato a lei per il ruolo di commissaria.

 Anna Claudia Cartoni, CARICA: Madre, ANNI: 57, PAESE: Italia

 Un vita dedicata a Irene, una bimba diventata grande grazie all'amore di sua madre Anna Claudia che ancora in fasce ha dovuto subire un'operazione dietro l'altra. La prima volta che la mamma ha potuta stringerla è stato a Natale, quando ormai Irene aveve sei mesi e il corpo avvolto di tubicini di plastica. Oggi Irene ha sedici anni, non parla, sorride. Sua madre ha voluto regalarle un libro: "Irene sta carina". La storia di un amore che soltanto le madri sanno regalare.

 Anna Grassellino, CARICA: Scienziata,ANNI: 39, PAESE: Italia

 Tanto per capirci: negli Stati Uniti ci sono 5 Superconducting Quantum Materials and Systems Center, centri iperspecializzati in computer quantistici, che invece dei bit si avvalgono del qubit, particelle subatomiche che permettono di amplificare in maniera esponenziale la capacità di calcolo. Ebbene, tutti quei centri sono guidati da uomini. Anna Grassellino, classe 1981, siciliana di Marsala, sarà la prima donna che guiderà uno di quei centri: per la precisione, quello di Chicago, per sviluppare, con un budget di 120 milioni di dollari e uno staff di 200 scienziati, il computer quantico più potente di sempre. Classe 1981, Grassellino è una tra gli scienziati più giovani e importanti al mondo. Laureata all’Università di Pisa nel 2005 in Ingegneria Elettronica, dopo un dottorato in Fisica presso l’Università della Pennsylvania, dal 2008 ha intrapreso la sua attività di ricercatrice.

A soli 36 anni le è stato conferito il Presidential Early Career Award for Scientist and Engineers, premio istituito nel 1996 da Bill Clinton per le sue scoperte inedite.

 Anna Maria Loreto, CARICA: Procuratore capo di Torino,ANNI: 67,PAESE: Italia

 È la prima donna a guidare la Procura di una grande città e cercherà di farlo con il suo low profile: a costo di esagerare, a volte. Ai riflettori, per attitudine e non per timidezza, preferisce le indagini, soprattutto quelle sulla criminalità organizzata, alle quali s'è dedicata per anni: Anna Maria Loreto, 67 anni, da gennaio 2020 è Procuratore capo di Torino, dove arrivò nel 1981. Origini romane, mamma di una figlia, ha carattere riservatissimo: racconta che non si è mai sentita discriminata, ma al settimo piano del palazzo di giustizia torinese, prima di lei non ci era mai arrivata nessuna. Nello stesso ufficio aveva già pilotato la Direzione distrettuale antimafia, di cui ha mantenuto il coordinamento. Arriva al vertice dopo un lungo percorso da sostituto procuratore (oltre 35 anni) trascorso, integralmente, sotto la Mole. Con una parentesi nella polizia di stato che lasciò a malincuore, ma solo per la toga da magistrato.

 Annamaria Lusardi, CARICA: Economista, ANNI: 58,PAESE: Italia

DI PAOLA PICA

Bocconiana con dottorato a Princeton, negli Stati Uniti, oggi insegna alla George Washington University Business School. Nella capitale americana ha acquisito il titolo di University Professor e ha fondato, e dirige, un centro di ricerca per l’alfabetizzazione finanziaria, il Global «Financial Literacy Excellence Center». La conoscenza finanziaria è lo strumento che Lusardi promuove per combattere le diseguaglianze, la povertà e l’insicurezza economica. Da anni lavora in organismi internazionali con l’obiettivo particolare di rafforzare le competenze dei gruppi più deboli: giovani, anziani, donne. L'allora ministro italiano dell'Economia Pier Carlo Padoan l'ha chiamata a dirigere il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria. Nel mese dell'educazione finanziaria il Comitato ha coordinato oltre 600 eventi. Ha ricevuto vari riconoscimenti per il suo lavoro ma, dice Lusardi, la possibilità di lavorare per l’Italia, il suo Paese, è stato il premio più bello. «La finanza personale è come la salute - dice - dobbiamo curarcene ogni giorno. La cultura finanziaria, il fattore che rende resilienti nella crisi, deve arrivare dove sono le persone. Anche dal parrucchiere o alla bocciofila».

 Antonella Polimeni, CARICA: Magnifica rettrice, ANNI: 58, PAESE: Italia

DI MONICA GUERZONI

In oltre 700 anni di storia l'Università La Sapienza non aveva mai avuto un magnifico rettore donna, tanto che la parola per dirlo colpisce per la sua dissonante rarità: «Chiamatemi magnifica rettrice». La prima donna a guidare l'ateneo più grande d'Europa si chiama Antonella Polimeni, è stata eletta online (una prima volta anche questa) ed è preside di Medicina. In Italia solo 7 rettori su 84 sono donne.

Antonella Viola,CARICA: Virologa,ANNI: 51,PAESE: Italia

DI MASSIMO GRAMELLINI

Nell’anno in cui i virologi divennero star - e non senza perniciosi effetti collaterali - la professoressa Viola non ha perso la testa e soprattutto non l’ha fatta perdere a noi, trasmettendo sempre messaggi equilibrati e rassicuranti. Non ha mai detto che saremmo morti tutti né che sarebbe stata una passeggiata, ma ha incarnato il volto autentico e autorevole della scienza: quella che non blandisce e non terrorizza, ma prova a spiegare ciò che succede, qualche volta persino con un sorriso. Si è imposta alla distanza, dall’estate in poi, quando certi suoi colleghi hanno cominciato a irritare o a stufare. Attraverso di lei vorrei dare il giusto riconoscimento alle tante donne che - in famiglia come in ospedale - hanno saputo affrontare la pandemia con i nervi saldi. Consapevoli che il modo migliore per non preoccuparsi di un problema consista nell’occuparsene.

 Beatrice Catena,CARICA: Studentessa,ANNI: 21,PAESE: Italia

DI BEPPE SEVERGNINI

Ha 21 anni, bresciana, vive a Londra. L'ho conosciuta durante un webinar. 3rd Year International Relations Student - King’s College London Vice-President of the Italian Society. Non ha fatto nulla speciale, se non scrivere  un ottimo articolo  sul ritorno della politica. L'ho scelta come simbolo delle tante giovani e giovanissime donne italiane all'estero - studentesse e non solo - rimaste isolate in questo 2020: famiglie distanti, lezioni a distanza, impegni saltati, viaggi impossibili, lockdown quasi sempre in luoghi non proprio confortevoli. Eppure se la sono cavata, e non si lamentano.

 Carola e Vittoria,CARICA: Rivoluzionarie,ANNI: PAESE: Italia

DI GAIA PICCARDI

L' Europa era in balia del virus e l'Italia chiusa per pandemia, nell'aprile scorso. Vietato uscire di casa, se non per urgenze improrogabili (spesa, salute, lavoro). In quel periodo, senza trasgredire né violare alcuna regola, Carola e Vittoria, due ragazzine di Finale Ligure che verranno citate dal presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen come esempio brillante di resilienza, hanno compiuto un gesto rivoluzionario: sono salite sui tetti dei loro palazzi dirimpetto e hanno giocato a tennis. Qualche palleggio di riscaldamento, poca roba per loro che sono piccoli talenti del Tc Finale ma un'enormità per il mondo. Il video ha fatto il giro del Web in un secondo, è stato stravisto e stra-commentato, ha infuso via social (social che quindi ogni tanto, rarissimamente, servono) un alito di libertà a un pianeta prigioniero di se stesso, della globalizzazione e dei suoi stravizi. A fine lockdown, sui tetti di Finale è salito anche il divino Roger Federer, idolo delle nostre eroine, per dare visibilità al marchio di cui è testimonial e per farsi spiegare la ricetta del tiramisù. Sono state la prima dose del vaccino, Carola e Vittoria. Assenza di effetti collaterali garantita.

 Chiara Ferragni, CARICA: Influencer e imprenditrice,ANNI: 33,PAESE: Italia

DI MARIA SILVIA SACCHI

In un anno in cui tutto il mondo è stato costretto a chiudersi in casa e a fare i conti con un dolore planetario, anche gli influencer hanno dovuto reinventarsi. In questo contesto, Chiara Ferragni ha trovato un giusto equilibrio tra la propria condizione di persona privilegiata e la normalità di una vita vissuta in famiglia. Scegliendo di utilizzare la propria notorietà in favore dell’impegno civile: dagli appuntamenti musicali sul terrazzo del primo lockdown, alle campagne per l’uso della mascherina, fino al contributo e al lancio della raccolta fondi che ha permesso di creare una nuova terapia intensiva al San Raffaele, iniziativa per la quale ha ricevuto l’Ambrogino d’oro, massima onorificenza di Milano, insieme al marito Fedez. Ha poi proseguito promuovendo il territorio e il turismo italiani, fino al discorso su «Essere donna nel 2020» in cui ha raccontato i tranelli che ci rendono ancora oggi «una società molto maschilista e patriarcale, in cui le donne vengono giudicate in modo differente dagli uomini ma anche dalle donne». Nello stesso tempo, Ferragni ha usato il tempo di fermo per riorganizzare la propria attività lavorativa, prendendo in mano direttamente l’ultima società di cui aveva delegato la gestione e in pochi mesi ha già annunciato una serie di importanti accordi.

 Cinzia Spanò,CARICA: Attrice,ANNI: 46,PAESE: Italia

DI VALERIA PALUMBO

Attrice da sempre impegnata sul fronte delle donne, Cinzia Spanò, segna, in quest’anno così difficile per il teatro, una tappa fondamentale del suo lavoro con Amleta. È un gruppo creato con altre colleghe durante il primo lockdown e trasformato in associazione durante il secondo blocco di Milano. Nel frattempo l’attività è già partita: un censimento accurato sulla presenza (meglio: assenza) delle donne ai vertici dei teatri italiani, come registe, drammaturghe, direttrici e perfino dedicatarie di sale; un sostegno attivo alle attrici che denunciano molestie durante provini, prove e riprese. E un contributo alle spese legali per le vittime di «revenge porn» nello spettacolo, ossia per chi si ritrova su siti porno con scene estrapolate da lavori di tutt’altro genere. Ora Amleta siede al tavolo permanente del Mibac e avanza la proposta di legare i finanziamenti ai teatri al rispetto della parità di genere. Cresciuta all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, Spanò ha lavorato soprattutto con il regista Antonio Latella. Da alcuni anni è anche drammaturga. Ha scritto per esempio «Tutto quello che volevo», ispirato al libro «La giudice», di Paola De Nicola. Adesso lavora a uno spettacolo su Palma Bucarelli. Ma ha in cassetto un progetto sulla vendita di armi italiane nel mondo.

Claudia Fiaschi,CARICA: Portavoce Forum terzo settore,ANNI: 55,PAESE: Italia

DI ELISABETTA SOGLIO

Toscana, 55 anni, Claudia Fiaschi è la portavoce del Forum del Terzo settore che riunisce le principali sigle di questi mondi. Già presidente di Concfooperatve Toscana e vicepresidente di Confcooperative italiane, durante i difficili mesi della Pandmia Fiaschi ha portato ai tavoli (prevalentemente maschili) del Governo le istanze e i diritti del Terzo settore, ottenendo alla fine le stesse agevolazioni e i benefici fiscali garantiti alle altre categorie produttive: < Ci sono priorità evidenti dalle quali partire per progettare un Paese più coeso, più solidale, sorretto da un'economia davvero sostenibile e che non lasci indietro nessuno>. Il riconoscimento, attraverso Claudia Fiaschi, va a tutte le donne del volontariato, delle cooperative sociali, delle imprese sociali, delle fondazioni che durante questa continua emergenza sanitaria e sociale non hanno mai smesso di garantire i loro servizi nei confronti dei più fragili: alcune volte anche sacrificando la propria vita.

 Deborah Soria,CARICA: Libraia,ANNI: 49,PAESE: Italia

DI PAOLO FALLAI

Deborah Soria è un esempio di normalità eroica. Gestisce dal 2000 «Ottimomassimo» una libreria per bambini nel centro di Roma, anzi due, perché oltre al negozio che si trova a Trastevere, a due passi da piazza San Cosimato, ha un pulmino col quale raggiunge ogni scuola, ogni circolo, ogni angolo del comune e della provincia. Durante il primo lockdown è stata la prima a lanciare il servizio di consegna a casa, senza fermarsi un giorno. Perché di fronte all’acuirsi della crisi ha cercato una soluzione che tenesse aperto un canale di speranza. Membro di «Ibby» dal 2013 ha fondato e diretto la Biblioteca di Lampedusa con i «silent book» libri senza parole per bambini di tutto il mondo. I primi libri li ha raccolti tramite il progetto «Le biblioteche di Antonio», organizzato dalla casa editrice Sinnos. Il resto sono arrivati con una messe di donazioni. Una pioniera, con la determinazione di fare qualcosa di concreto perché nessun bambino rimanesse senza letture.

 Donatella Di Pietrantonio,CARICA: Scrittrice,ANNI: 57,PAESE: Italia

DI ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI

Perché ha scritto un bellissimo libro, «Borgo Sud», nel quale magistralmente sa narrare la non felicità delle coppie nonché l'Italia arcaica che ancora qua e là sopravvive. Il suo primo romanzo, «L’Arminuta», tradotto in 25 paesi, è a sua volta ambientato in un antico Abbruzzo rurale, lo stesso che torna nel nuovo libro. Fa impressione pensare che una trama che si svolge in un angolo sconosciuto d’Italia, non a Firenze, a Roma o a Venezia, abbia convinto 25 editori nel mondo a comprarne i diritti: forza della letteratura, è l’unica spiegazione possibile. Si diceva, per «Borgo Sud», dell’abilità dell’autrice di raccontare la non felicità delle coppie; un uomo e una donna che si intendono, che vivono in serenità, senza gravi problemi, apparentemente se non proprio felici, di certo contenti: peccato che, chiusi nelle loro teste, abbiano sogni diversi. È la storia di innumerevoli uomini e donne che l’autrice fissa sulla pagina in modo così preciso che il lettore la sente sulla propria pelle.

Elena Pagliarini, CARICA: Infermiera,ANNI: 43,PAESE: Italia

DI CARLOTTA DE LEO

Addormentata davanti al computer con la mascherina ancora sul volto, al termine di un estenuante turno in pronto soccorso. La foto di Elena Pagliarini, infermiera dell’ospedale di Cremona, è diventata il simbolo della lotta al Covid nei reparti di tutta Italia durante la prima ondata. Era l’8 marzo, festa della donna ma non c’era nulla da festeggiare: aveva anche pianto quel giorno davanti agli sguardi pieni di angoscia dei tanti ricoverati. Pochi giorni dopo quello scatto, lei stessa si è trovata a combattere contro il virus con la paura di non farcela come tanti suoi pazienti. È stata nominata Cavaliere al merito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Grazie alla notorietà acquisita, Pagliarini continua a invitare a non abbassare la guardia: «Sono molto preoccupata: non vorrei ritrovami per la terza volta a rivedere le stesse scene».

Elodie Di Patrizi,CARICA: Cantante,ANNI: 30,PAESE: Italia

DI BARBARA VISENTIN

Il 2020, musicalmente, è da incorniciare per Elodie: è la donna più ascoltata dell’anno su Spotify Italia, il suo disco «This is Elodie» è l’album di una donna più venduto nel nostro Paese e ci ha tenuto compagnia con varie hit. Ma in questi mesi abbiamo avuto modo di apprezzarla anche per le sue idee e la sua forte personalità: si batte contro gli insulti in rete (di cui è stata lei stessa bersaglio), risponde per le rime ai commenti non richiesti sull’aspetto fisico ed è una che davanti alle ingiustizie «non sta mai zitta», come ha detto più volte. Non da ultimo, invita le donne a fare squadra, a sostenersi e fidarsi maggiormente l’una dell’altra: un invito che non si può non raccogliere.

 Fabiola Gianotti,CARICA: Direttrice del Cern,ANNI: 60,PAESE: Italia

DI VENANZIO POSTIGLIONE

Due mandati alla guida del Cern, prima volta nella storia. Quest'anno nominata dal Papa nella Pontificia accademia delle scienze. Figlia di un geologo astigiano e di una letterata siciliana. L'Italia unita. Che è amica del mondo.

 Federica Brignone,CARICA: Sciatrice,ANNI: 30,PAESE: Italia

DI ALESSIA CRUCIANI

È l’atleta italiana dell’anno ma soprattutto un modello per le giovani generazioni che invocano un mondo plastic free. Federica Brignone è diventata nel 2020 la prima italiana della storia a vincere la Coppa del Mondo di sci, mostrando una versatilità unica dai pali del gigante alla velocità della discesa. È riuscita in quello che era sfuggito anche alla grande Deborah Compagnoni. Ma tanti successi, oltre alle medaglie mondiali e olimpiche già conquistate, non hanno fermato la valdostana (nata a Milano) dal proseguire la sua missione in difesa dell’ambiente. «Per noi che ci alleniamo sciando d’estate si fa dura, è impossibile far finta di niente: i ghiacciai non ci sono più», ripete Federica con la stessa passione che la spinge in gara. E quest’anno ha fatto sentire ancora più forte la sua voce con la nuova fase del progetto di sostenibilità ambientale «Traiettorie Liquide», con cui dal 2017 si batte per sensibilizzare tutti sulla piaga dell’inquinamento marino da plastica.

 Franca Valeri,CARICA: Attrice,ANNI: / ,PAESE: Italia

DI MARCO CASTELNUOVO

Quando morì Alberto Sordi nel 2014, Franca Valeri scrisse un necrologio sul Corriere: «Ciao, cretinetti», c'era solamente scritto. La più grande attrice italiana salutava così uno dei più grandi colleghi maschi. Ad agosto scorso, cento anni appena compiuti, è morta lei. La Franca. L’attrice che ha attraversato il Novecento, con tutti i suoi problemi e occasioni e su tutti i mezzi di comunicazione: la radio, il cinema, il teatro. La Cesira, la signorina snob, la sora Augusta maritata Cecioni, sono inossidabili segni di quel secolo. Attraverso la sua arte, ha toccato temi scomodi e tabù: il razzismo, le leggi razziali, il femminismo, le donne libere e con testa e sguardo alto. Giocando con l’esattezza delle parole. E con uno sguardo libero e anticonformista. Era minuta, ma non schiva. Riservata, ma non timida. Eclettica, ma non indisciplinata. In fondo, la Franca era proprio come la sua autobiografia: «Bugiarda no. Reticente».

 Francesca Colavita, CARICA: Ricercatrice, ANNI: 31, PAESE: Italia

DI CANDIDA MORVILLO

Ha contribuito a isolare il Coronavirus in Italia e lo ha fatto da precaria. Francesca Colavita, 31 anni, è nella squadra dello Spallanzani che, in meno di 48 ore dall’identificazione dei primi due turisti cinesi contagiati, ha isolato e analizzato quello che allora fu denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1. È stata assunta a tempo indeterminato due settimane dopo. La richiesta di assunzione giaceva da diversi mesi. La ricercatrice, da sei anni, aveva contratti Co.Co.Co. o di collaborazione annuale con l’ospedale romano. Originaria di Campobasso, ha passato molto tempo in Africa per studiare il virus dell’Ebola e per partecipare, da medico specializzato in virologia e biosicurezza, a progetti di sicurezza e cooperazione allo sviluppo in Sierra Leone e in Liberia. La sua storia racconta emblematicamente un sistema-Italia in cui tanti ricercatori giovani, brillanti, capaci, sono tenuti troppo a lungo in stallo.

Francesca Silveri, CARICA: Maestra d'asilo, ANNI: 43,PAESE: Italia

DI VALENTINA SANTARPIA

Con le scuole chiuse per lockdown, milioni di studenti sono rimasti a casa, soffrendo una alienazione sociale che ha preoccupato genitori, docenti, pedagogisti. Ma lei, Francesca Silveri, una maestra d’asilo di Prato, non si è persa d’animo: e appena è stato possibile, ha portato i suoi piccoli alunni al parco e ha cominciato a leggere delle favole. Un’iniziativa commovente, che è piaciuta tantissimo ai bambini, meno ai sindacati che hanno criticato le lezioni all’aperto «in barba a ogni regola di sicurezza» che avrebbero messo in cattiva luce le sue colleghe. In realtà Silveri aveva invitato anche le altre insegnanti a partecipare al progetto «Prati nelle storie» e, avendo incassato la solidarietà dei genitori, è andata avanti. Finendo per diventare un esempio e un simbolo della didattica che non si ferma e di resilienza della scuola. Le letture nel parco grazie a lei si sono moltiplicate in tutta Italia: «Sono rimasta dispiaciuta da certe reazioni - ha scritto la maestra - Si poteva dare il segnale che la scuola c’era».

 Giovanna Botteri, CARICA: Giornalista, ANNI: 63,PAESE: Italia

DI MARIA LUISA AGNESE

Ci ha tenuto compagnia dalla Cina con le sue cronache blindate e puntuali sulla pandemia Covid nell’inverno 2020. Laureata in filosofia, dottorato alla Sorbona, inviata dai fronti internazionali, Giovanna Botteri si è poi trovata al centro di un caso di body shaming mediatico all’italiana. Accusata di scarso glamour, capelli un po’ così… «Ascolto spesso la Bbc, le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n'è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono» ha smorzato lei la polemica con ironica assertività. Un caso di anticonformismo inaspettato nell’era dei narcisismi social, in linea con i tanti collegamenti da remoto che sembrano aver spento un po’ i deliri estetici.

Ilaria Capua,CARICA: Virologa,ANNI: 54,PAESE: Italia

DI DANIELE MANCA

Per aver mantenuto un profilo scientifico combinato alla chiarezza espositiva senza mai cedere alla facile polemica. Verrebbe da chiudere qui la motivazione tanto Ilaria Capua è diventata familiare agli italiani e non solo. Voglio però ricordare invece la decisione con la quale ha tagliato il legame con il suo Paese quando si è sentita ingiustamente accusata, lasciando posizioni anche di rilievo. Una decisione figlia di principi ai quali non ha voluto rinunciare e che ha sempre manifestato con la forza sorridente di chi cerca dentro se stessa le ragioni dell'agire.

 Irene Facheris,CARICA: Attivista,ANNI: 31,PAESE: Italia

DI CORINNA DE CESARE

Ha iniziato a fare attivismo su Youtube ventenne parlando di parità in pillole. Oggi continua a spiegare attraverso i social, i podcast, i libri, in che modo le persone vengano discriminate a partire dal loro genere, quali siano gli stereotipi che gravano sulle donne e sugli uomini, quali i meccanismi della violenza. In occasione del 25 novembre ha pubblicato una sua foto e una frase, riportata sul tablet, che le hanno detto in commissariato quando ha presentato una denuncia contro ignoti per minacce ricevute nei suoi confronti e legate al suo attivismo: "Noi la denuncia la inoltriamo ma tanto non succederà nulla. Purtroppo, finché non ti stuprano davvero, non possiamo fare niente". «Alle ventenni (e ai ventenni) consiglio di informarsi, di farsi domande e soprattutto di fidarsi delle proprie emozioni - dice - Ogni volta che ci viene richiesto di comportarci in un certo modo perché “le donne devono fare così” o “gli uomini devono fare colà” e proviamo fastidio, fidiamoci di quel fastidio, è un’ottima spia che ci avvisa del fatto che siamo davanti a un’ingiustizia».

 Irene Tinagli, CARICA: Politica, ANNI: 46, PAESE: Italia

DI FRANCESCA BASSO

È la presidente della commissione Problemi economici e monetari del Parlamento europeo. Economista, ricopre un incarico chiave (prima di diventare ministra al suo posto c’era Roberto Gualtieri), perché sul suo tavolo passano dossier molto importanti per l’Italia e per l’Ue. L’ultimo, il negoziato sul regolamento per la Recovery and Resilience Facility, lo strumento principale di Next Generation Eu. Si muove in un mondo in cui le decisioni le prendono prevalentemente gli uomini: le donne ai vertici delle istituzioni economiche e finanziarie sono ancora poche e così Tinagli ha promosso una campagna, insieme ai colleghi della sua commissione, per «valorizzarle» e per «portarle dove potrebbero e dovrebbero stare». Vi hanno già aderito la presidente della Bce, Christine Lagarde, Isabelle Schnabel (membro del comitato esecutivo della Bce), la commissaria Ue per i Servizi finanziari Mairead McGuinness ed Elke König, presidente del Comitato di risoluzione unico. A testimonianza che dei progressi sono stati fatti, ma la strada è ancora lunga.

 Jole Santelli, CARICA: Presidente della Regione Calabria, ANNI: 51,PAESE: Italia

DI FABRIZIO CACCIA

Ora riposa nel cimitero di Malito (Cosenza) accanto ai suoi genitori. Fino all’ultimo ha combattuto con la malattia, era il Natale scorso quando accettò l’invito di Silvio Berlusconi a candidarsi per la presidenza della sua regione. Il mese dopo vinse, spendendosi in una campagna elettorale a perdifiato. Con il suo esempio e il suo sacrificio ha fatto coraggio a tanti malati oncologici, mostrando loro che comunque c’è tutta una strada chiamata vita da percorrere, prima di arrendersi. Se n’è andata il 15 ottobre, a 51 anni, forse nel sonno, forse per una volta senza soffrire. «La Calabria è la regione dei colori, mai più grigio, nero, opacità», sono le parole di una canzone che scrisse lei stessa, per darsi la spinta durante la volata finale. Dopo cento comizi, perse la voce ma mai il sorriso. Più forte, sempre, di tante battute sessiste e oltraggi anche postumi ricevuti.

 Josephine Yole Signorelli,CARICA: Fumettista e attivista, ANNI: 29,PAESE: Italia

DI CHIARA SEVERGNINI

Il 2020 è l’anno in cui la dirompente trilogia di Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, è giunta alla fine, suggellando un grande successo editoriale. Con «Romanzo esplicito» (2018), «P. La mia adolescenza trans»(2019) e «Anestesia» (2020), Signorelli si è conquistata un posto di primo piano nel mondo del fumetto italiano. E lo ha fatto raccontandsi con brutale sincerità. Il suo lavoro più recente è dedicato alla transizione di genere, che le è costata sette operazioni, tanta solitudine, parecchio dolore e una buona dose di rischi. Eppure, intervistata da Teresa Ciabatti su 7, lei non esita a dire: «Rifarei tutto uguale». Fumettibrutti è così: negli Usa direbbero unapologetic, perché non chiede scusa. E non ne ha motivo. Spudorata e consapevole, impegnata e battagliera, il successo (meritato) di questa giovane autrice è rinfrescante. Perché non cerca di piacere a tutti. Perché dice e disegna ciò che vuole. Perché combatte per sé (“Vengo spesso trattata come voce universale di una categoria, ma rappresento solo ed esclusivamente me stessa”), ma insegna o ricorda a tutte come si fa.

 L'infermiera ignota,ANNI: PAESE: Italia

DI RITA QUERZÈ

La donna simbolo del 2020 non è una ma sono 347.415. Sono le infermiere che nel nostro Paese si sono spese quest’anno in modo straordinario. Le infermiere che curano i malati di Covid 19 - donne in tre casi su quattro - sono ignote in quanto irriconoscibili nelle loro tute da esploratrici di uno spazio di dolore e pericolo finora sconosciuto. Il loro è un eroismo silenzioso. Mai in primo piano, sempre in prima linea. A differenza di ricercatori, medici, immunologi non hanno momenti di notorietà. Svolgono un lavoro di grande fatica e responsabilità, con un elevato impatto emotivo e orari impossibili per uno stipendio che oscilla tra di 1.400 e i 1.600 euro al mese. Assegnare all’infermiera ignota il ruolo di donna dell’anno vorrebbe dire riconoscere l’importanza della dedizione quotidiana e silenziosa, dei piccoli gesti di chi rende migliore il mondo facendo il proprio dovere. Quello di cui avremmo bisogno oggi più che mai per uscire dall’emergenza.

 La maestra di Torino, CARICA: Maestra, ANNI: /,PAESE: Italia

DI GRETA SCLAUNICH

Ha denunciato. Non solo il suo ex, che aveva condiviso sulla chat del calcetto immagini intime senza il suo consenso. Ma anche la moglie di uno dei compagni di squadra, che aveva riconosciuto la maestra del figlio e a sua volta diffuso il materiale. E infine la direttrice della scuola nella quale lavorava e che, venuta a sapere delle immagini, l’aveva obbligata a licenziarsi (trattandola da «svergognata» di fronte ai colleghi). Perché questo succede, in genere, alle vittime di revenge porn: rischiano di perdere tutto, lavoro compreso. Ecco perché c’è chi preferisce tacere e aspettare che passi la bufera. La maestra di Torino (di lei sappiamo solo questi pochi dettagli, oltre all’età: ha 22 anni), invece, ha denunciato. In tanti le hanno dimostrato solidarietà, come il calciatore Claudio Marchisio e l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni. Però ad oggi nessuno (né l’ex, né la moglie del compagno, nemmeno la direttrice) le ha chiesto scusa. E lei ancora non è riuscita a trovare un nuovo lavoro.

 Larissa Iapichino, CARICA: Atleta, ANNI: 18, PAESE: Italia

DI CLAUDIO BOZZA

Quel volo di 6 metri e 80 centimetri, nell’estate della pandemia, ha fatto tornare il sorriso a tanti e l’ha fatta atterrare tra i grandi. Larissa Iapichino, figlia dei campioni Gianni e Fiona May, ad appena 18 anni ha centrato un record (per ora juniores) mica da poco. Il segreto? L’umiltà. Tanto che quando è atterrata pensava di aver fatto 6 e 50. Poi ha sentito una valanga di applausi, si è voltata e ha capito. Ma dietro a questo successo ci sono anche tante rinunce, impegno, studio e determinazione. L’obiettivo? Arrivare ai 7 metri e 11, da recuperare sulla sua più grande sostenitrice. Paragoni, lusso o fastidio? «Mamma è mamma. Come si fa a non parlarne», risponde lei. Idee ben chiare: nello sport, come in altri campi, lo studio conta sempre più di tutto. Così si partirà da giurisprudenza. In Italia però, perché Larissa ha già rifiutato varie borse di studio negli Usa. «Una cosa alla volta», è il suo mantra. Un esempio.

 Laura Lega,CARICA: Ex prefetto, ANNI: 61,PAESE: Italia

DI ALESSANDRA ARACHI

Già prefetto in una terra complicata come quella del Veneto, a Treviso, da due anni prefetto a Firenze, Laura Lega a 60 anni si ritrova - prima volta nella storia repubblicana- a guidare, da prefetto, il corpo dei Vigili del fuoco.

 Le due arbitre, CARICA: Arbitre,ANNI: 16,PAESE: Italia

DI MASSIMO ARCIDIACONO

Una si chiama Paola Abatematteo di Taranto, l'altra è di Cesate (Milano) ma il nome è rimasto coperto per la privacy. Una al sud l'altra al nord, oggetto di accuse sessiste in campo la prima a fine gennaio, l'altra a metà febbraio. Poi i campionati giovanili sono stati sospesi. Paola aveva arbitrato una partita della categoria giovanissimi (ragazzi tra i 12 e i 14 anni) tra Sava e Crispiano. Studia al linguistico e il suo modello è ovviamente Stephanie Frappart: «Per noi donne è il segnale evidente di come non ci siano limiti per le nostre carriere». Di quel che le era successo aveva detto: «Credo che questa gente vada educata al rispetto delle donne». Quando si dice «generazione Greta». La ragazza di Cesate è rimasta «coperta», ma per lei il 16 febbraio l'avventura è stata anche più brutta: non solo insulti anche strattoni. Arbitrava addirittura una gara di under 15 femminile tra Meda e Rivazzano.

 Le nonne d'Italia, CARICA: Nonna, ANNI: /,PAESE: Italia

DI CHIARA SEVERGNINI

Le nonne d'Italia hanno avuto vite difficili, anche prima del Covid-19. Non solo perché - proprio come i loro fratelli, mariti o compagni - hanno conosciuto la miseria, la guerra, la dittatura. Ma anche perché - a differenza dei loro fratelli, mariti o compagni - hanno dovuto lottare per ogni briciola di libertà. Le italiane che oggi sono nonne, e che l’epidemia rende più vulnerabili che mai, hanno vissuto sulla loro pelle la forma acuta e spudorata di tutte le discriminazioni che ancora oggi combattiamo, sul lavoro, in famiglia e nella società. Se subivano violenza, la legge non era dalla loro parte. Se volevano divorziare, non potevano. Se volevano abortire, non potevano. Se volevano controllare la loro fertilità, non potevano. Se volevano realizzarsi fuori dalle mura di casa, dovevano scendere a compromessi, perché molti mestieri erano loro preclusi. Alcune si sono ribellate, altre no. Alcune avrebbero voluto più libertà, altre no. Alcune hanno visto il mondo cambiare con gioia, altre con preoccupazione. Tutte avrebbero qualcosa da insegnarci e spesso non se ne rendono neanche conto. Ascoltiamole, prima che sia troppo tardi.

 Linda Laura Sabbadini,CARICA: Direttrice dell'Istat e Chair del W20 (Women 20),ANNI: 64,PAESE: Italia

DI MONICA RICCI SARGENTINI

Linda Laura Sabbadini, 64 anni, direttrice centrale dell’Istat, pioniera internazionale degli studi e delle statistiche di genere. È stata nominata Chair del W20 (Women20), uno degli engagement group del G20, il vertice dei Capi di Stato e di governo delle principali economie mondiali che si terrà in Italia nel 2021. Un’occasione importante per proporre azioni concrete per la parità: «Senza uguaglianza di genere, non può esserci crescita, né prosperità, né cura del Pianeta – ha detto in una recente intervista - Non è più sostenibile una situazione in cui, ad esempio, le donne siano il pilastro della Sanità ma sono escluse dai livelli decisionali più alti». Componente di gruppi di alto livello dell'Onu e di Eurostat; insignita nel 2006 dell’onorificenza di Commendatrice della Repubblica, nominata una delle eccellenze italiane nel 2015, quest’anno Sabbadini è stata anche componente del Comitato Colao che ha varato un piano di parità di genere molto avanzato e, soprattutto, sta conducendo una battaglia permanente e instancabile per la parità di genere nel Recovery Fund.

Lucia Azzolina,CARICA: Ministra dell'Istruzione,ANNI: 38,PAESE: Italia

DI MONICA GUERZONI

Da bambina le dicevano che somigliava a Biancaneve, ma Lucia Azzolina, nata nel 1982 a Catania in una famiglia «umile, con strumenti culturali modesti», si sente più «una Cenerentola». Da quando si è seduta alla scrivania di Benedetto Croce, la ministra dell’Istruzione si è resa conto di persona di come questo Paese tratti la scuola pubblica: come la protagonista della fiaba, appunto. In meno di un anno al governo ha dovuto difendersi dai bersagli social e dagli attacchi sessisti, che l’hanno messa nel mirino per gli inciampi linguistici e il rossetto rosso. Ma lei ha tirato dritto e si è fatta paladina della scuola in presenza. Per riportare in classe prima di Natale i ragazzi delle superiori si è scontrata con ministri e governatori (tutti uomini), ha cercato l’asse con il premier Conte e il sostegno del Quirinale. Ha perso, ma è riuscita a rimettere la scuola al centro dell’agenda politica. E chissá che non le riesca il miracolo di ottenere il maxi finanziamento di «oltre 20 miliardi», con il Recovery fund, un maxi finanziamento di oltre 25 miliardi.

 Magda Bianco,CARICA: Economista, ANNI: 60, PAESE: Italia

DI PAOLA PICA

Economista con phd alla London School of Economics, entra in Banca d'Italia nel 1989. Si è occupata della struttura industriale italiana, di regolamentazione dei mercati, di corporate governance e diritto societario, diritto fallimentare, giustizia civile, donne ed economia. Su questi temi ha pubblicato diversi articoli e coordinato progetti di ricerca. È stata consigliere economico del ministro della Giustizia, è research associate dello European Corporate Governance Institute, membro del Comitato per la Corporate Governance dell'OCSE e del comitato direttivo della Società Italiana di Diritto ed Economia. Titolare del Servizio Tutela dei clienti e antiriciclaggio dal 2014, nel marzo 2020 è stata nominata funzionario generale e dal 22 giugno di quest’anno ha assunto la guida del nuovo Dipartimento tutela della clientela ed educazione finanziaria. Ha promosso tra le altre cose l'istituzione dell'Arbitro Finanziario per la soluzione delle controversie, oggi formato da 7 collegi arbitrali in 7 città. L’Arbitro ha già restituito 200 milioni di euro ai risparmiatori.

 Marcella Pirrone,CARICA: Presidente rete europea centri antiviolenza,ANNI: 61, PAESE: Italia

DI SILVIA MOROSI

Il Covid non ha fermato la violenza di genere. Anzi, ha fatto da amplificatore: molte donne hanno affrontato in questi mesi un doppio nemico: il virus fuori casa, i propri compagni dentro le mura domestiche. La lotta contro la violenza non si è, però, fermata. Marcella Pirrone è il simbolo di chi, ogni giorno, si batte perché nessuna donna si senta sola. Avvocatessa di Bolzano, da sempre impegnata su questi temi, all’inizio dell'anno è diventata la presidente di «Wave» (Women Against Violence Europe), Rete europea che raccoglie 140 organizzazioni in 46 Paesi. Con due obiettivi: implementare la Convenzione di Istanbul e rafforzare i centri antiviolenza, penalizzati dalla mancanza di finanziamenti pubblici. «Ora più che mai bisogna essere presenti: i centri antiviolenza stanno già facendo in tutta Europa un grande lavoro, mettendosi in rete e scambiandosi buone pratiche», ha detto in occasione della nomina. Perché «la vita delle donne in pericolo non deve mai essere dimenticata».

 Maria Grazia Chiuri, CARICA: Stilista,ANNI: 56, PAESE: Italia

DI FRANCESCA PINI

Per la Cruise 2021, Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica delle collezioni donna Dior, ha ideato a Lecce una sfilata post primo lockdown, all’insegna di un concentrato di energia positiva, valorizzando una delle più belle città barocche d’Italia, la cultura artigianale della terra pugliese (ma anche quella musicale della taranta), chiamando l'artista Marinella Senatore a realizzare un'esuberante installazione-scenografia con le tipiche luminarie da paese che si montano per le feste patronali, luminarie sulle quali l’artista ha innestato un lettering di empowerment della donna, tema sul quale la stilista si spende da tempo, in sintonia con la pratica artistica di protagoniste dell’arte contemporanea come Judy Chicago. Maria Grazia Chiuri è ripartita dalle sue radici (è nata a Tricase nel Salento) esaltando quegli elementi che fanno della sua terra un unicum a livello internazionale. I tessuti per le giacche provenivano dal laboratorio di tessitura delle Costantine, un’associazione che protegge la cultura del pizzo al tombolo.

 Mariana Mazzucato,CARICA: Economista,ANNI: 53,PAESE: Italia

DI GIANLUCA MERCURI

Sa pure cucinare benissimo. E ogni sera - dopo mille riunioni, interviste e duelli social - pretende che lei, il marito e i 4 figli di 20, 17 e 14 anni («occhio al terzo inaspettato, possono essere due gemelli», avverte ridendo) stiano insieme a cena. Mariana Mazzucato, 53 anni, è una delle economiste più influenti del mondo senza rinunciare a una virgola di sé. Un'italiana ammirata ovunque ma non (ancora) abbastanza in Italia. Perché è cresciuta in America, ma soprattutto perché ha sfidato il pensiero economico dominante. Quello che pretende che lo Stato intervenga solo per ripulire i danni prodotti dalle crisi, paghi il conto e si levi di torno lasciando libero spazio alle magie del mercato, fino alla prossima bolla, fino al prossimo crack. Invece lei pensa che lo Stato debba restare (anche nelle imprese che salva) perché solo gli investimenti pubblici creano vera innovazione e il valore che interessa a tutti: l'interesse generale (per esempio prezzi bassi e profitti reinvestiti in chiave sociale). Le danno della socialista, ma a lei le etichette non interessano e se glielo chiedono confeziona programmi anche per i conservatori. Ci mancava solo che non la chiamassimo noi.

 Marta Cartabia, CARICA: Giurista,ANNI: 57,PAESE: Italia

DI MAURIZIO CAPRARA

Prima presidente donna della Corte costituzionale, dopo la sua elezione nel dicembre 2019 ha dimostrato ulteriormente, oltre alle sue elevate competenze di diritto, che si può essere titolari di alte cariche istituzionali senza rispondere a stereotipi in base ai quali occorre immolare la propria vita alla carriera. Sposata, madre di tre figli, cattolica, prima della fine del mandato nel settembre scorso ha affidato al sito della Corte un suo podcast intitolato «La Corte e l’Europa», coerente con l'attenzione al confronto e alla collaborazione con analoghi colleghi di altri Paesi che è stata costante nei nove anni del suo incarico di giudice costituzionale. Quando si è trovata costretta ad allontanarsi temporaneamente dalla Consulta per aver contratto il Covid-19, con la sobrietà abituale non ha pubblicato video sui social e ha lavorato da casa.

Matilde Villa, CARICA: Giocatrice di basket,ANNI: 16,PAESE: Italia

DI GIANMARIA CANÈ

Un tempo erano Antonello Riva e Oscar Schmidt, Carlton Myers e Mario Boni. Essere chiamati «bomber», nella aneddotica del basket italiano, era roba da atleti (maschi) fatti e finiti. Non è più così. L’ultimo «bomber» dei canestri ad avere attirato su di sé anche gli occhi dei non appassionati ha il bel sorriso da sedicenne di Matilde Villa. «Mati», che assieme alla gemella Eleonora gioca nel Limonta Costa Masnaga, piccolo club del Lecchese che sfida le corazzate della serie A, è un fenomeno. Non solo per l’età, 16 anni compiuti il 9 dicembre. Non solo perché nella partita contro la Dinamo Sassari, allora gli anni erano quindici, ha messo a segno 36 punti che le sono valsi servizi nei Tg1 e interviste dalla Spagna (leggi sull’impresa l’articolo di Roberto De Ponti). Quella di Mati è una bella storia, scritta in provincia, da ragazze, atlete, sorelle, che nell’anno in cui la pandemia ha tolto fiato allo sport, fanno sognare il giorno in cui riapriranno i palazzetti.

 Monique Veaute,CARICA: Direttrice del Festival dei Due Mondi,ANNI: 71,PAESE: Italia

DI EMILIA COSTANTINI

Per la prima volta, dopo 63 anni, una donna diventa direttore, anzi, direttrice del Festival dei Due Mondi. Monique Veaute guiderà i prossimi cinque anni della celebre manifestazione spoletina fondata dal maestro Giancarlo Menotti, tra le più importanti nel panorama nazionale e internazionale, che nel 2021 si svolgerà dal 24 giugno all’11 luglio. Un’affermata manager dello spettacolo, che ha già fondato altri importanti festival, nonché ricoperto cariche prestigiose in Italia e all’estero, che ha grandi idee per un nuovo rilancio dei Due Mondi e la forte determinazione a dare ampio spazio alla creatività femminile. Dice: «Le donne sono creative quanto gli uomini, ma purtroppo sono sempre state schiacciate dai loro colleghi. Questo però è un momento storico particolare: veniamo sempre più riconosciute nelle nostre capacità di gestire e assumere ruoli decisionali in diversi campi». E Monique non è preoccupata nemmeno dalla pandemia: «Assolutamente no! Qualunque siano le condizioni pandemiche a giugno, troverò la maniera giusta per realizzare comunque la 64° edizione del Festival… altrimenti, gli artisti si deprimono».

 Noemi Di Segni,CARICA: Presidente Unione Comunità ebraiche,ANNI: 50,PAESE: Italia

DI PAOLO CONTI

Guida il mondo degli Ebrei italiani con decisione ma anche con pazienza e con una straordinaria capacità di dialogo e di comprensione delle ragioni altrui, sottolineando continuamente il valore delle differenze come ricchezza della società italiana. In un anno molto difficile, in cui non sono mancati segnali di forte ripresa dei movimenti neofascisti, ha sempre opposto fermezza ma mettendo sempre da parte l’odio e la divisione. Ha unito le diverse e tante anime dell’ebraismo italiano cercando una sintesi rispettosa delle diverse peculiarità. Durante il Covid ha sostenuto con passione anche il ricorso alla Rete per le cerimonie on line: «Questi strumenti hanno aiutato la comunità ebraica italiana a mantenersi unita nonostante le restrizioni e l’impossibilità di riunirsi. Tali momenti di condivisione ci hanno aiutati a tenere un ritmo, ad avere una guida nelle nostre preghiere, coadiuvate e assistite a distanza».

 Paola Egonu,CARICA: Pallavolista,ANNI: 22,PAESE: Italia

DI DANIELE DALLERA

Ha compiuto 22 anni il 19 dicembre, è la più forte giocatrice italiana, tra le prime 10 al mondo. Spontanea, rivendica la sua autenticità. 

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