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Lnews Antimafia: Lombardia progetto per allontanare i giovani dalla mafia

Consiglio regionale approva Risoluzione per sostenere percorsi educativi e di reinserimento sociale

| Scritto da Redazione
Lnews Antimafia: Lombardia progetto per allontanare i giovani dalla mafia

Lnews Antimafia: in Lombardia un progetto per allontanare i giovani dalla mafia e dall’illegalità

Consiglio regionale approva Risoluzione per sostenere percorsi educativi e di reinserimento sociale

Milano, 16 giugno 2020 - Assicurare una concreta alternativa di vita ai soggetti minorenni provenienti da famiglie inserite in contesti di criminalità organizzata o che siano vittime della violenza mafiosa, liberare le potenzialità dei giovani con programmi di allontanamento dai contesti di illegalità, garantire supporto psicologico e sostegno educativo per permettere un reinserimento sociale all’insegna della cultura della legalità.

Questi gli obiettivi del progetto “Liberi di scegliere” che verrà adottato in Lombardia, come richiesto in una Risoluzione della Commissione speciale Antimafia approvata oggi all’unanimità dall’Assemblea lombarda.

Il documento è stato illustrato dalla Presidente della Commissione speciale Antimafia Monica Forte (M5Stelle). “Si tratta – ha spiegato la Presidente Forte – di un progetto che intende sostenere concretamente la possibilità di scegliere un futuro di libertà dall’illegalità. Il destino dei figli delle famiglie mafiose è spesso segnato: per i ragazzi l’educazione mafiosa inizia già a prima dei quindici anni con l’uso di coltelli per poi progredire con le armi fino al primo omicidio che consente di avanzare nella scala gerarchica. Per le donne il destino è solitamente di sposare il figlio di un’altra cosca per creare una alleanza. Questi bambini devono avere invece la libertà di scegliere la legalità. Grazie alla Risoluzione approvata, Regione Lombardia è la prima tra le regioni del nord, dopo l’esperienza della Calabria, a farsi promotrice di un progetto straordinario che potrà crescere tante giovani donne e giovani uomini riconoscenti verso le istituzioni che facendo rete con la società civile costruiscono un mondo migliore”.

La Risoluzione impegna la Giunta regionale della Lombardia ad attuare il progetto "Liberi di scegliere" in Regione Lombardia, con interventi legislativi volti a consentire la realizzazione di progetti appropriati di accoglienza, cura e protezione per i minori coinvolti; ad avviare le procedure necessarie per la sottoscrizione di un protocollo d'intesa, che possa coinvolgere per l'attuazione enti, associazioni o società, prendendo i contatti con la Direzione Distrettuale Antimafia, i competenti Tribunali per i minorenni, la Procura della Repubblica, nonché le Direzioni regionali dei Ministeri coinvolti e le Conferenze Episcopali regionali; a favorire la più ampia diffusione e conoscenza del progetto attraverso efficaci canali di comunicazione.

Il documento è stato redatto dal Coordinamento nazionale delle Commissioni e degli Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità con la collaborazione del Presidente del Tribunale dei minorenni di Reggio Calabria Roberto Di Bella e della Direzione nazionale antimafia nella persona del procuratore nazionale aggiunto Giovanni Russo.

Durante il dibattito in Aula, il Consigliere Alex Gallizzi (Lega) ha voluto sottolineare l’impegno di Regione Lombardia sui temi della sicurezza e dei beni confiscati alla mafia. Anche Angelo Orsenigo (PD) ha ricordato la necessità di fare rete, come previsto dalla legge regionale per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità. Sono intervenuti anche Manfredi Palmeri (Energie per la Lombardia) che ha rimarcato l’opportunità di adottare il protocollo anche in Lombardia, e Gianluca Comazzi (FI) che ha sottolineato l’importanza di poter dare ai giovani “libertà di scelta”. Apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione speciale è stato espresso infine dall’Assessore regionale alle Politiche per la famiglia Silvia Piani.  

 

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