Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 14.07

LnM Mantova Giornata dell’Emigrazione Mantovana e Lombarda Workshop tematico sul ‘Turismo delle radici’

MANTOVA – Si è tenuta il 23 novembre la Giornata dell’Emigrazione Mantovana e Lombarda: patrocinata dall’Associazione Mantovani nel Mondo, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Regione Lombardia, l’iniziativa si è svolta con il supporto di Negrini Andes Tours e di City Style Hotels.

| Scritto da Redazione
LnM Mantova Giornata dell’Emigrazione Mantovana e Lombarda Workshop tematico sul ‘Turismo delle radici’

LnM Mantova Giornata dell’Emigrazione Mantovana e Lombarda Workshop tematico sul ‘Turismo delle radici’

MANTOVA – Si è tenuta il 23 novembre la Giornata dell’Emigrazione Mantovana e Lombarda: patrocinata dall’Associazione Mantovani nel Mondo, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Regione Lombardia, l’iniziativa si è svolta con il supporto di Negrini Andes Tours e di City Style Hotels.

E’ stata una giornata intensa che si è aperta con una gita in barca lungo le acque di Mantova e dintorni: un percorso che ha portato i partecipanti a visitare una località caratteristica della storia locale, come il borgo di San Benedetto Po. La giornata si è conclusa con un workshop, presso l’Hotel La Favorita di Mantova, dal titolo “Turismo delle radici”. La tavola rotonda si è aperta con i saluti di Pasqualino Mazzoccoli, quale Direttore di City Style Hotels, che ha ricordato come la stessa ospitalità alberghiera debba essere associata all’idea di far conoscere e apprezzare il territorio ai turisti.

Giovanni De Vita, Capo Ufficio I della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Maeci, ha evidenziato come la figura dell’italiano all’estero sia sempre stata associata all’idea di una risorsa. “Basterebbe solo ricordare le rimesse degli emigrati: ancora oggi un buon 3,7% del Pil nazionale proviene proprio dalle rimesse degli italiani che vivono e lavorano all’estero; tuttavia per noi questi connazionali non rappresentano solo una risorsa economica. Gli italiani all’estero, infatti, fanno parte a pieno titolo di quel gruppo definito col termine italici, che include persone di origine italiana e persone che a prescindere stimano il nostro Paese”, ha spiegato De Vita illustrando numeri e prospettive.

“I connazionali emigrati sarebbero la seconda regione italiana, con ben 6 milioni di persone, subito dopo la Lombardia. Anche l’oriundo all’estero è una base per costruire un ponte verso questi italici e non solo per la promozione del Sistema Paese, bensì anche per l’offerta e la possibilità di rendere più attrattiva l’Italia. Per gli italiani residenti in Paesi extracomunitari significherebbe avere strumenti per una più efficace presenza europea, anche dal punto di vista culturale: per esempio attraverso l’accesso a programmi europei in ambito accademico”, ha aggiunto De Vita entrando nel merito del turismo delle radici. “Il turista delle radici sente questo forte legame con il nostro Paese e non vuole soltanto ripercorrere l’origine genealogica della propria famiglia, bensì rivivere in prima persona l’esperienza narrata dai nonni; in un mondo sempre più globalizzato, che tende a trasformare certi valori, riscoprire la propria identità in una società multiculturale rappresenta comunque un fattore di forza e di sicurezza. Esiste già un tavolo tecnico per la promozione del turismo delle radici, che ha riunito enti istituzionali, associazioni e mondo accademico, ma anche rappresentanti delle regioni, degli enti locali e infine diverse start-up”, ha precisato De Vita ricordando la prima guida dedicata proprio al turismo delle radici prodotta da Raiz Italiana e presentata nei mesi scorsi alla Farnesina.

Daniele Marconcini, Presidente dell’Associazione Mantovani nel Mondo, ha ricordato lo strumento rappresentato dal Comitato 11 Ottobre che, coordinato da Aldo Aledda, promuove una migliore elaborazione dei temi sugli italiani nel mondo. Marconcini ha voluto menzionare anche una recente serie di incontri con esperti del settore: due convegni alla Camera dei deputati, un’audizione parlamentare sugli italiani nel mondo e sul tema della cittadinanza; ma anche la promozione di una biblioteca dell’emigrazione. “La Lombardia ha sempre sostenuto anche economicamente il mondo dell’associazionismo in questo settore e sposando il progetto per promuovere il turismo di ritorno. Mantova in particolare è stata storicamente un punto di passaggio obbligato per tutta l’emigrazione lombarda e veneta, a partire dal dissolvimento dell’Impero austro-ungarico: la Lombardia è tornata ad essere la prima regione per emigrazione. Dobbiamo creare una promozione del territorio anche dal punto di vista culturale: abbiamo la più importante biblioteca lombarda grazie al finanziamento della Regione. Chiediamo però di creare una maggiore sinergia a livello nazionale, con la Lombardia quale motore di questo turismo di ritorno”, ha affermato Marconcini mentre Aldo Aledda, che ha moderato il dibattito, si è soffermato sulla  necessità “di continuare a insistere su questo tema con determinazione ad ogni livello, sia associativo che istituzionale, approfondendo la questione del turismo delle radici senza mai accontentarsi”.

Alan Rizzi, Delegato ai Rapporti Internazionali della Regione Lombardia, ha sottolineato come la città di Milano sia ormai leader a livello mondiale in quanto a presenza di uffici consolari, all’interno di una Regione che ha finanziato progetti e voluto pensare anche ad un comitato tecnico scientifico finalizzato alla funzione di cabina di regia per il turismo delle radici. “All’estero sono affascinati dai nostri territori e dalle nostre eccellenze. Abbiamo rilanciato in ambito regionale la promozione della conoscenza del territorio e dell’emigrazione italiana, quindi vi abbiamo dedicato un portale e coinvolto il mondo dell’associazionismo. Il prossimo obiettivo è raccogliere informazioni e fare rete mettendo il tutto a disposizione dell’intero sistema”, ha spiegato Rizzi ricordando la leadership della Regione Lombardia tra quelle più virtuose d’Europa accanto ad altre tre regioni tedesche, francesi e spagnole. Riccardo Giumelli, sociologo e ricercatore, ha invece acceso i riflettori sulla prima cattedra di studi italici al mondo con sede a Mar del Plata, località argentina che registra decine di migliaia di persone d’origine italiana, rendendo altresì omaggio al concetto d’italici proposto da Piero Bassetti. “Capire le proprie origini è alla base della comprensione di ciò che siamo: dati statistici ci dicono che il target per il turismo delle radici, nel solo Sudamerica, riguardi circa 80 milioni di persone. Parliamo di una tipologia particolare di turismo che andrebbe a vantaggio dei piccoli borghi, superando così l’idea del viaggio volto a vedere unicamente le principali attrazioni italiane. Esistono già pacchetti ad hoc, quindi occorre far conoscere l’esistenza di questo tipo di turismo”, ha incalzato Giumelli.

Livio Terilli, Presidente di Agritrust Lazio, ha illustrato il concetto di turismo esperienziale. “Oggi non si insegue più il solo fare fotografie ma si ricerca il vivere un luogo attraverso il turismo relazionale ed emozionale, al posto del turismo di massa.  Le persone desiderano essere protagoniste del viaggio e non solo spettatrici. Per questa ragione è fondamentale sviluppare una buona narrazione del territorio ossia occorre essere bravi a raccontarlo e ad incrementare la cultura dell’accoglienza. Quali sono i punti di forza? Unicità delle proposte, autenticità, intrattenimento e coinvolgimento del turista”, ha spiegato Terilli. Salvo Iavarone, Presidente di Asmef – Associazione Mezzogiorno Futuro, ha evidenziato come “si parli spesso di emigrazione in generale o semplicemente di turismo, mentre è più difficile sentir coniugare i due aspetti parlando di turismo di ritorno”, ha rilevato Iavarone auspicando per Rai Italia una trasmissione ad hoc sul turismo delle radici. Si è infine conclusa la riflessione di un’intera giornata accennando all’importanza di un turismo giovanile, sociale e responsabile. Si è parlato anche della drammatica situazione che stanno vivendo tanti connazionali in Venezuela. (Simone Sperduto/Inform)

Daniele Marconcini  Presidente  Mantovani e Lombardi nel mondo

www.lombardinelmondo.org

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