In occasione della celebrazione del Giorno del Ricordo, Comune di Lodi, lsreco, Anpi, Aned, propongono una serata di approfondimento sul tema “Le lingue negate. Confine orientale, fascismo, normalizzazione linguistica”. Ne parlerà Franco Cecotti, docente negli Istituti superiori di Trieste fino al 2009; collaboratore del Ministero dell'Istruzione in diversi corsi di formazione in didattica della storia. Collaboratore dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, di cui è stato presidente dal 2003 al giugno 2007; attualmente ricopre la carica di vicepresidente dell’Associazione nazionale ex deportati (Aned). Quale ricercatore storico ha pubblicato circa 40 saggi sulla storia dei confini (e la loro rappresentazione cartografica), l’emigrazione italiana, le condizioni dei civili durante la prima guerra mondiale, la didattica della storia.
Se, come scrive il grande scrittore Boris Pahor, «è giusto ricordarsi dell’esilio istriano e delle foibe, […] è ingiusto il non raccontare prima il genocidio culturale degli sloveni e dei croati della Venezia Giulia».
È in questa complessa vicenda che si inquadrano le uccisioni di italiani nelle foibe istriane dell’autunno 1943 e nelle foibe giuliane nella primavera 1945, e il lungo esodo delle popolazioni giuliano-dalmate di lingua italiana tra il 1944 e il 1954. È una vicenda alla quale occorre guardare nella sua interezza, con la consapevolezza che lungo le frontiere le identità sono molteplici, talvolta concorrenti, e che sono usate strumentalmente per scatenare violenze e ingiustizie, come purtroppo è accaduto più volte nella storia del confine orientale, fino alle recenti guerre balcaniche
Fonte comune di Lodi