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M5S Cremasco Nel 2022 non ci sono le condizioni per un accordo con il PD

RIASSUNTO DELLA CONFERENZA STAMPA DEL GIORNO 14 MAGGIO 2021

| Scritto da Redazione
M5S Cremasco Nel 2022 non ci sono le condizioni per un accordo con il PD

M5S Cremasco Nel 2022 non ci sono le condizioni per un accordo con il PD

RIASSUNTO DELLA CONFERENZA STAMPA DEL GIORNO 14 MAGGIO 2021

 Presenti: Manuel Draghetti, Portavoce comunale M5S Cremasco; Marco Degli Angeli, Consigliere regionale M5S; Agostina Bettinelli, Attivista M5S Cremasco

 Il M5S Cremasco vuole mettere dei punti fermi rispetto al percorso che, da qui ad un anno, porterà alle elezioni amministrative di Crema 2022. Abbiamo 10 anni di esperienza consiliare alle spalle, durante i quali, non solo i Consiglieri comunali eletti, ma tutto il gruppo è cresciuto molto, studiando gli atti amministrativi ed apprendendo cosa significhi “amministrare”. 

 In dieci anni di politica attiva abbiamo elaborato un programma concreto, portato nelle sedi istituzionali attraverso atti formali, interventi politici, istanze. Ora siamo pronti a mettere sul tavolo queste linee programmatiche per poterle implementare, discuterne, avviare un confronto con tutte quelle risorse civiche del territorio che abbiano obiettivi e valori nel solco di quelli del M5S Cremasco.

 Stiamo lavorando con attivisti e professionisti dei più svariati settori, con l’obiettivo di allargare il progetto di città a chi condivide determinati elementi valoriali: partecipazione, attenzione al binomio inscindibile tra ambiente e salute, attenzione ai bisogni della persona, una vera transizione ecologica, energetica e digitale, volano per giovani ed imprese, che sia ETICA, SOSTENIBILE ed ACCESSIBILE. Tre parole che fanno rima con LAVORO, SOLIDARIETÀ, AMBIENTE & SALUTE.

 Due obiettivi che ci poniamo per la prossima amministrazione di Crema sono l’istituzione di due Assessorati chiave, che si possano dedicare, ciascuno, a quelle specifiche deleghe e a null'altro: un Assessorato per “Ambiente e Transizione Ecologica” ed un Assessorato per “Transizione Digitale e l'Innovazione”:

 La Transizione ecologica deve prevedere, oltre all’attenzione all’ambiente e alle pratiche virtuose di economia circolare, anche processi innovativi e di collaborazione tra pubblico e privato, come ad esempio l’enorme potenziale riguardante le Comunità energetiche, rispetto alle quali gli Enti locali possono essere protagonisti, mitigando anche il crescente problema della “povertà energetica”. 

 Dall'altro lato una transizione ecologica seria deve fare i conti con la salute dei cittadini:

*per questo il territorio Cremasco deve partire il prima possibile per l'elaborazione di uno studio epidemiologico per il nostro territorio, così da programmare un piano energetico territoriale poggiante su dati scientifici, attraverso i quali sia possibile tutelare il più possibile la salute dei Cittadini;

 *L’Innovazione è necessaria per rendere Crema una vera Smart City. Non basta un hotspot wi-fi o un totem in Comune per saltare la coda. Occorre valorizzare i dati a disposizione per migliorare la pianificazione territoriale, veicolare, dei trasporti, dell’efficienza energetica, dei servizi, con un forte ruolo della ricerca.

 I giovani del nostro territorio devono essere i protagonisti in questo processo di internazionalizzazione della città. Serve riscoprire e ricostruire un brand cittadino: “Crema, città dell’innovazione”. Purtroppo, in dieci anni di Giunta Bonaldi l’unico brand rimasto è “Crema, città degli ex”: ex tribunale, ex Università, ex Pierina, ex Stalloni, ex Scuola di CL, forse ex piscina ecc. ecc.

 “Crema, città dell’innovazione” vuole essere invece un obiettivo di visione da qui al 2050, con una prospettiva per l’intero territorio Cremasco, all’interno del quale è necessario ricucire determinati rapporti nel nostro territorio, ormai logorati, per poter essere competitivi a livello provinciale e non subalterni al capoluogo di provincia, come ci ha portato ad essere la solitudine ed i metodi di chi ha amministrato da dieci anni a questa parte la nostra città. Il ruolo di Crema dev’essere quello di armonizzare progetti territoriali condivisi e ad ampio respiro. 

 Crema deve diventare adulta e uscire dal personaggio di Cenerentola (così viene vista dalla Regione) e di Bella addormentata (ruolo assegnato da chi l’ha amministrata fino ad oggi): uscire dall’immobilismo che ha generato tutti quegli “ex” è una priorità assoluta. Servono progetti per poter accedere a bandi europei, regionali e ministeriali, con risorse che possano rimanere sul territorio per lo sviluppo e la crescita. Come città e come Cremasco fino ad oggi abbiamo invece inseguito le emergenze, rincorrendo situazioni che, sempre più spesso, scivolano di mano.

 Fino a qualche anno fa tutto ciò era solo immaginabile, quasi utopico; oggi è urgente: il mondo corre e non basta rincorrerlo. Serve fare un balzo in avanti e, con il coinvolgimento attivo dei Cittadini cremaschi che abbiano a cuore queste tematiche, il nostro gruppo è pronto a confrontarsi con risorse ed esperienze civiche cittadine, mettendo sul tavolo dieci anni di maturazione ed esperienza acquisita nelle Istituzioni cittadine.

 Va da sé, in maniera naturale, che, con queste premesse, non ci sono ad oggi le condizioni per un’alleanza programmatica con il PD Cremasco e Cremonese: sono siderali le distanze sui valori, sui temi, sul metodo e sulle azioni concrete che in dieci anni hanno fatto di Crema la città degli EX. Il M5S Cremasco vuole guardare, come il Presidente Conte a livello nazionale, al 2050, ricostruendo una vera e propria visione di “Crema, città dell’innovazione”.

 

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