Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 22.46

MIGRANTI: UECOOP, OLTRE 1 MLN IN FILA A MENSE POVERI

In Italia sono oltre un milione i migranti, gli stranieri e le comunità rom che hanno ricevuto aiuti alimentari sotto forma di pacchi dono o accesso alle mense dei poveri durante l’anno.

| Scritto da Redazione
MIGRANTI: UECOOP, OLTRE 1 MLN IN FILA A MENSE POVERI

MIGRANTI: UECOOP, OLTRE 1 MLN IN FILA A MENSE POVERI

E’ quanto emerge da una analisi di Ue.Coop presentata nel corso dell’Assemblea elettiva “Un’altra cooperazione” a Roma a Palazzo Rospigliosi sede della Coldiretti, dalla quale emerge che si tratta di oltre 1/3 del totale dei 2,7 milioni che hanno beneficiato in Italia di questo tipo di assistenza nel 2017, sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).

In Italia sono oltre un milione i migranti, gli stranieri e le comunità rom che hanno ricevuto aiuti alimentari sotto forma di pacchi dono o accesso alle mense dei poveri durante l’anno.

 

Ad avere bisogno di aiuto per mangiare - sottolinea la Ue.Coop - sono dunque oltre il 20% dei 5,1 milioni di stranieri presenti in Italia, secondo il bilancio demografico dell’Istat per il 2017 e appare dunque molto lontano l’obiettivo indicato da Papa Francesco di “accogliere tanti rifugiati quanti si può e quanti si può integrare, educare, dare lavoro" con “la virtu' del governo, che è la prudenza”.

Secondo un’analisi Ue.Coop su dati Istat, le famiglie composte da soli stranieri faticano molto più di quelle italiane ad arrivare a fine mese, con la spesa media degli italiani che è superiore del 56% rispetto a quella degli stranieri che possono spendere in media mille euro in meno (1.679 euro contro 2.624 euro). La scarsa disponibilità di denaro obbliga i nuclei familiari composti da migranti a concentrare le risorse su beni e servizi essenziali: il 22% è destinato alla spesa alimentare e il 36,8% all’abitazione, mentre sono nettamente più contenute per ricreazione, spettacoli e cultura e per servizi ricettivi e di ristorazione. Solo la spesa per le comunicazioni è più elevata, per la necessità di contattare parenti e amici nei propri paesi di origine.

Una situazione di difficoltà che - rileva Ue.Coop - diventa ancora più evidente nel caso di diversi indicatori, a partire da quello sulla povertà. Secondo un’analisi Ue.Coop su dati Istat, quasi una famiglia straniera su tre (29,2%) si trova in situazione di povertà assoluta, contro il 5,1% delle famiglie composte da soli italiani, con punte di oltre il 40% nel Mezzogiorno. La situazione non migliora – afferma Ue.Coop – se si prendono in esame i dati sulla povertà relativa, dove le famiglie italiane in difficoltà sono il 10,5% del totale, contro il 34,5% di quelle straniere.

Anche il grado di istruzione degli stranieri – evidenzia Ue.Coop - è ancora inferiore a quello degli italiani: tra gli stranieri di 15-64 anni, oltre la metà ha conseguito al massimo la licenza media, il 35,1% ha un diploma di scuola superiore e il 10,7% una laurea (mentre sono laureati il 17,2% degli italiani di 15-64 anni).

Secondo l’analisi Ue.Coop su dati Istat, complessivamente gli stranieri rappresentano l’8,5% dell’intera popolazione italiana, con un incremento nel 2017 di 97.412 unità, trainato soprattutto dall’arrivo di uomini (+67.593 unità, pari a +2,8%) mentre è più contenuto l’incremento delle donne (+29.819, pari a

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