Il 16 maggio nuovo appuntamento del ciclo “Lezioni della Storia” di 50&Più Milano “Dopo un secolo quale memoria”. Alle ore 17,30, nella Sala Turismo di Confcommercio Milano, in corso Venezia 47, incontro su “L’Italia che mancava: Trieste tra Italo Svevo e Umberto Saba”.
Saluto introduttivo di Renato Borghi (presidente di 50&Più nazionale e milanese) e approfondimenti con Gianmarco Gaspari (docente di Letteratura italiana all’Università degli Studi dell’Insubria e direttore dell’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities – Varese) e Filippo Ravizza (poeta e critico letterario, coordinatore di 50&Più Università Milano).
Un’ampia carrellata sulla centralità culturale, economica e commerciale di Trieste tra fine Ottocento e prima metà del Novecento. In particolare si vuol sottolineare la peculiarità di Trieste attraverso la vita e l’opera di due grandi autori come lo scrittore Italo Svevo e il poeta Umberto Saba. Trieste, unico grande porto commerciale dell’Impero Austro-Ungarico, in un’epoca in cui il commercio internazionale era giocoforza prevalentemente marittimo; una città, però, attraversata dalla fervente passione irredentista filo – italiana. Trieste aperta alla cultura mitteleuropea, ma al contempo rivolta a Firenze (dove studiavano molti suoi giovani), alla letteratura italiana e alla lingua italiana. Trieste dei romanzi di Svevo e delle poesie e prose di Saba.