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Milano A Palazzo Pirelli il vertice con l’Ufficio Presidenziale del Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino

Affrontati e aggiornati i contenuti dell’accordo siglato tra Regione Lombardia e Cantone Ticino il dicembre scorso, con particolare attenzione ai programmi INTERREG, alla chiusura notturna dei valichi minori, alle linee frontaliere di trasporto pubblico e ai laghi Maggiore e Ceresio

| Scritto da Redazione
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Milano A Palazzo Pirelli il vertice con l’Ufficio Presidenziale del Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino

Affrontati e aggiornati i contenuti dell’accordo siglato tra Regione Lombardia e Cantone Ticino il dicembre scorso, con particolare attenzione ai programmi INTERREG, alla chiusura notturna dei valichi minori, alle linee frontaliere di trasporto pubblico e ai laghi Maggiore e Ceresio

Milano, 2 ottobre 2019 – “Ci stanno molto a cuore soprattutto le problematiche dei 67mila italiani che lavorano in Svizzera su cui da anni, periodicamente, si accendono i riflettori per una questione o per l’altra. Siamo consapevoli che in Svizzera è particolarmente sentita la questione della disparità salariale riservata ai frontalieri e il connesso dibattito, più generale, della libera circolazione della persone. Una condizione che va inquadrata però, con razionalità e moderazione, nel più generale quadro dei rapporti tra Paesi confinanti, perché l’ interesse di tutti è mantenere e trovare soluzioni equilibrate, che consentano un’armonica integrazione di un’area geograficamente, culturalmente, storicamente omogenea. E’ questo, a mio avviso, l’orizzonte politico a cui dobbiamo rapportarci, tenendo conto anche di strumenti e programmi con cui nel recente passato abbiamo compiuto insieme tanti passi avanti. Mi riferisco ad esempio al programma Interreg di cooperazione trasfrontaliera 2014-2020, che ha dato buoni risultati, con tanti progetti realizzati, su cui va aperta la discussione sul suo rifinanziamento. Mi riferisco altresì all’operato della comunità di lavoro Regio Insubrica e alla comunità di lavoro Regioni Alpine (ARGE ALP), che perseguono in modo efficace i loro obiettivi di integrazione e sviluppo. All’orizzonte si profilano ora nuove opportunità che dobbiamo saper cogliere insieme, a cominciare da una migliore valorizzazione e comunicazione dei nostri territori, che hanno ancora potenzialità turistiche significative da sviluppare grazie a un patrimonio ambientale e storico eccezionale. Ricordo infine anche le Olimpiadi invernali del 2026, che, come è stato per Expo 2015, possono essere un terreno per sviluppare iniziative comuni in grado di essere volano reciproco di sviluppo”.

Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi introducendo questo pomeriggio a Palazzo Pirelli il vertice tra la Commissione speciale ‘Rapporti tra Lombardia, istituzioni europee, Confederazione Svizzera e Province autonome’ e l’Ufficio Presidenziale del Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino presieduto da Claudio Franscella.

Protezione civile e sicurezza; infrastrutture mobilità e trasporti transfrontalieri; programmi INTERREG; cooperazione per la valorizzazione turistica e del patrimonio UNESCO; Olimpiadi 2026; regolazione del livello delle acque del Lago Maggiore; qualità delle acque zona Porto Ceresio; Regio Insubrica; aggiornamenti, nell’ambito delle rispettive competenze, in merito alla situazione del Comune di Campione d’Italia, al sequestro di mezzi aziendali ticinesi, all’accordo fiscale tra Italia e Svizzera ed al “Park&ride” in Lombardia nei pressi della frontiera.

Sono stati questi i temi oggetto del confronto e su cui le due delegazioni hanno approfondito la possibilità di definire proposte e progetti comuni, consapevoli della necessità di concordare insieme soluzioni praticabili che mettano al centro lo sviluppo dei territori transfrontalieri.

“La cooperazione transfrontaliera, fondata sulla finalità di intenti, è una preziosa occasione che ci ha consentito di approfondire temi cruciali riguardanti i territori di confine, i suoi abitanti e i lavoratori frontalieri. Le opportunità che derivano dal potenziamento dell’asse turistico, dalle nuove infrastrutture transfrontaliere come l’Arcisate-Stabio al programma Interreg, sono ormai consolidate e in continuo sviluppo –ha sottolineato la Vice Presidente del Consiglio regionale Francesca Brianza-. Dopo il grande successo ottenuto dal primo bando Interreg, con la dotazione finanziaria di oltre 158 milioni di euro, a fine mese scadrà il secondo avviso per la presentazione dei progetti di Cooperazione che riguarderanno in particolare mobilità, integrazione delle comunità e rafforzamento della governance transfrontaliera. In particolare sono due i temi che ritego fondamentali: la qualità delle acque del lago Ceresio, obiettivo perseguito con convinzione anche attraverso lo stanziamento di 1 milione di Euro del “Patto per la Lombardia”, per avere un bacino pulito da valorizzare anche da un punto di vista turistico, e la Regio Insubrica, piattaforma che dopo il rilancio degli anni scorsi, è divenuta il tavolo privilegiato per elaborare strategie comuni e risolvere piccoli e grandi problemi che sorgono nella zona di frontiera che ormai, sempre più spesso, è solo meramente geografica. Con l’Autonomia della Lombardia potremmo dare risposte ancora più rapide e puntuali senza più dover passare attraverso la farraginosa burocrazia romana a vantaggio dei territori e dei cittadini di entrambe i territori”.

“In questa legislatura dobbiamo promuovere occasioni maggiori e più frequenti di confronto e di dialogo tra le nostre istituzioni legislative –ha detto il Presidente della Commissione speciale ‘Rapporti tra Lombardia, Istituzioni europee, Confederazione Svizzera e Province autonome’ Roberto Mura – consapevoli che incontri come questi sono utili non solo per consolidare le relazioni ma anche e soprattutto per concordare e ricercare insieme possibili soluzioni condivise ai problemi che emergono di volta in volta e che vedono i nostri territori direttamente interessati e coinvolti”.

In particolare durante il vertice di oggi è stata riconosciuta la necessità di sviluppare sempre più la rete ferroviaria nel triangolo Bellinzona-Lugano, Varese-Malpensa e Como-Milano completando e potenziando soprattutto l’offerta per Malpensa e sull’asse Zurigo-Milano; è già stata elaborata e condivisa una proposta di accordo che verrà sottoscritta nelle prossime settimane e che tra l’altro prevede anche la realizzazione del sistema completo con attestamento ad Albate Camerlata.

Si è convenuto di confermare e potenziare le linee bus transfrontaliere esistenti introducendo entro un anno nuove linee sui valichi di Ponte Tresa, Gandria, Maslianico, Bizzarone, Viggiù, Stabio e Dirinella, contando anche sul progetto Interreg V-A SMISTO che prevede il contributo di un miliardo e 689 milioni di euro per parte italiana e di 995mila franchi svizzeri da oltreconfine.

Via libera anche alla progettazione e costruzione di una nuova passerella ciclopedonale sul fiume Tresa a Ponte Tresa, per favorire l’utilizzo del treno da parte dei lavoratori frontalieri italiani, con una ripartizione dei costi a carico per il 70% del Cantone per il 30% di Regione Lombardia.

Nel 2020 sarà inoltre esteso anche alla Provincia di Varese il partenariato in materia di Protezione Civile già attuato tra il Canton Ticino e la Prefettura di Como per attività di cooperazione nella prevenzione dei rischi maggiori e assistenza reciproca in caso di catastrofi naturali.

Sempre entro il prossimo anno sarà ripristinata la Commissione italo-svizzera di consultazione per la gestione delle acque del Lago Maggiore, mentre entro la fine di quest’anno saranno aggiudicati i lavori finanziati all’interno del progetto Interreg V-A ACQUA-CERESIO per migliorare la qualità del fiume Bolletta e ridurre il carico di nutrienti a lago nel Ceresio, mediante interventi a livello di rete delle canalizzazioni e di impianto di depurazione delle acque di Cuasso al Monte.

A margine è stato affrontato anche il tema della nuova chiusura notturna dei valichi minori, sollecitata dall’Amministrazione federale delle Dogane svizzere per contrastare gli episodi di criminalità nelle località di frontiera: un’ipotesi al momento scongiurata, a fronte della comune intenzione di procedere invece con lo sviluppo e il potenziamento degli impianti tecnologici di videosorveglianza e dei servizi di pattugliamento notturno.

 

I temi che sono stati discussi durante l’incontro prendono spunto dai contenuti dell’accordo sottoscritto a Milano il 17 dicembre scorso tra Regione Lombardia e Cantone Ticino, che nell’occasione avevano concordato una roadmap sulle materie transfrontaliere di reciproco interesse, che fa seguito alle dichiarazioni d’intenti siglate negli scorsi anni, in particolare quella di Varese del 16 giugno 2015.

All’incontro di questo pomeriggio hanno preso parte anche il Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti e i Consiglieri regionali Angelo Orsenigo, Raffaele Erba, Samuele Astuti, Paola Romeo e Marco Alparone. Verso la conclusione dei lavori è intervenuto anche l’Assessore regionale Massimo Sertori.

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