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Milano. Elezioni 2011, il Comune emette ingiunzioni per oltre 2 milioni di €

L’Assessore Marco Granelli: abbiamo rispettato i tempi, evitando ogni rischio di prescrizione

| Scritto da Redazione
Milano. Elezioni 2011, il Comune emette ingiunzioni per oltre 2 milioni di €

Il Comune di Milano ha emesso le ordinanze di ingiunzione di pagamento per le violazioni del regolamento sulle affissioni elettorali in relazione alle elezioni amministrative del 2011. Le ingiunzioni, firmate dal direttore centrale per la sicurezza Tullio Mastrangelo, sono state spedite oggi pomeriggio ai soggetti interessati. Le violazioni accertate riguardano l’utilizzo dei tabelloni elettorali nei giorni immediatamente precedenti all’inizio della campagna elettorale quando gli spazi non erano stati ancora assegnati. L’importo complessivo delle ingiunzioni spedite oggi è pari a 2.033.941,04 €.

Complessivamente sono stati finora esaminati 4488 verbali: di questi, 4022 hanno portato a ingiunzioni, mentre 466 sono stati archiviati. Nei prossimi giorni alcuni soggetti dovranno essere auditi, come prevede la legge, in relazione ad altri 383 verbali. In caso di conferma delle sanzioni relative a questi verbali, la cifra totale delle ingiunzioni salirebbe a oltre 2,2 milioni di €.

La determinazione delle ingiunzioni si basa sull’applicazione dell’articolo 8 della Legge 689/81 che prevede il ‘cumulo giuridico’. È stato deciso, in base a numerose sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, di individuare la sanzione di 206 € e di moltiplicare questa cifra per tre per ogni impianto pubblicitario ove siano stati affissi una pluralità di manifesti.

Quanto alla responsabilità in solido di soggetti estranei alla posa materiale dei manifesti, è stato applicato l’articolo 6 della Legge 689/81, su cui si è pronunciata il 12 giugno 2009 la Cassazione Civile, stabilendo che questa responsabilità sia sanzionabile «a condizione che l’attività sia comprovatamente riconducibile all’iniziativa del beneficiario».

I soggetti titolari delle ordinanze di ingiunzione hanno a disposizione 30 giorni per ricorrere al Giudice di Pace, per entità inferiori ai 15000 €, e al Tribunale per cifre superiori.

Spiega l’Assessore Marco Granelli: «Abbiamo mantenuto la promessa di riemettere in breve tempo le ordinanze relative alle ingiunzioni di pagamento per le irregolarità nella posa dei manifesti per le elezioni del 2011. In questo modo è stato evitato qualsiasi rischio di prescrizione. Si tratta di una cifra consistente, oltre due milioni di €, e Milano su questo fronte è assolutamente all’avanguardia in Italia. Le precedenti ordinanze erano state annullate dopo che erano emersi alcuni profili di illegittimità a causa del mancato esame delle memorie difensive e quindi della mancata specificazione delle ragioni del rigetto di questi scritti difensivi oltre alla mancata specificazione delle modalità della quantificazione degli importi. Proprio questi profili erano stati considerati dal Giudice di Pace che il 31 marzo 2014 aveva disposto la sospensione dell’efficacia esecutiva di una sanzione su richiesta di un soggetto colpito dalle ingiunzioni. Nel caso non fossero state annullate, vi era il rischio concreto che le sanzioni già emesse fossero dichiarate definitivamente illegittime rendendo impossibile poi qualsiasi forma di nuova emissione. Per tutti questi motivi abbiamo dovuto ricominciare da capo esaminando e valutando, come previsto dalle norme, tutte le memorie difensive e ascoltando i soggetti che ne hanno fatto richiesta. Un lavoro che è stato fatto nel tempo più breve possibile nel pieno rispetto della legge e dei regolamenti vigenti», conclude Granelli.

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