Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 17.38

Miriam Ballerini Recensione L'ALTRA STORIA DELLA BIRMANIA| Thant Myint- U

Lo scrittore è uno dei più importanti storici viventi della Birmania. Suo nonno fu terzo Segretario generale dell'Onu e anche Thant ha ricoperto alcuni incarichi.

| Scritto da Redazione
Miriam Ballerini Recensione L'ALTRA STORIA DELLA BIRMANIA| Thant Myint- U

Miriam Ballerini Recensione L'ALTRA STORIA DELLA BIRMANIA di Thant Myint- U

 Lo scrittore è uno dei più importanti storici viventi della Birmania. Suo nonno fu terzo Segretario generale dell'Onu e anche Thant ha ricoperto alcuni incarichi.

È cresciuto in America, mentre ora è tornato a vivere a Yangon.

La Birmania odierna si chiama Myanmar e, in questi mesi, la stiamo vivendo, tutti noi, guardando i telegiornali e assistendo alle sommosse, alle repressioni dell'esercito che, di nuovo sta cercando di riprendersi il potere incarcerando, per l'ennesima volta, Aung San Suu Kyi.

Questo saggio è un documento completo per chi volesse capirne di più e volesse andare a fondo della storia contemporanea di un popolo che non ha mai avuto pace.

Lo storico ci regala uno scorcio di terra vista nel momento della preistoria e, più in là, quando sarà colonia inglese.

Sfruttata per la giada, il legname e, in seguito, per l'eroina.

Lo scrittore ci parla della sua terra come una miscellanea di popoli, ognuno diverso, con idiomi e ideologie diverse.

Si parla dell'immigrazione, di come vengano sfruttati i popoli che arrivano dalla Cina, ad esempio, perché così li si possa pagare meno.

Un'azione che anche nel nostro occidente vediamo ancora tutt'oggi.

“A plasmare la Birmania sono state grandi forze e grandi questioni. La sua storia parla di razza e capitalismo, nonché del tentativo di instaurare una democrazia”.

Democrazia che, nemmeno ora, esiste.

Non può che spiccare il personaggio di  Aung San Suu Kyi, la quale viveva felicemente sposata e con figli, altrove. Ma che ha voluto tornare nella sua terra per aiutare il proprio popolo, come fece suo padre.

Da allora ha conosciuto solo detenzione e arresti domiciliari.

Lo stesso scrittore è tornato in Birmania: “La prima volta che sono stato in Birmania era il dicembre 1974. Avevo otto anni e vivevo a Harrison, alla periferia di New York ...”

I capitoli sono suddivisi in titoli che spiegano le varie fasi. Il libro si basa su circa dodici anni di esperienze a Rangoon, e su più di quaranta interviste a funzionari di governo, e altre figure.

Leggendo si nota come, ogni politico occidentale che abbia fatto una qualche azione, abbia avuto ripercussioni sul popolo birmano. Soprattutto fra i più poveri. Pensiamo ad esempio all'embargo, che vorrebbe apparire come uno strumento di forte repressione nei confronti di uno Stato e della sua politica, ma che, di fatto, va a colpire quelle persone che, già povere, si trovano ancora con meno.

Lo scrittore ha suscitato scalpore ritenendo che Aung San Suu Kyi fosse la perfetta icona della lotta per i diritti umani e la democrazia, convincente e difesa dai governi occidentali e dalle star di Hollywood. “Thant Myint-U sosteneva che l'approccio semplicistico dell'Occidente aveva offuscato, agli occhi dell'opinione pubblica mondiale, i complessi problemi del Myanmar e generato l'illusione che la democrazia fosse la bacchetta magica in grado di risolverli”. Così scrive Giuseppe Gabusi nella postfazione.

E conclude: “Malgrado dalla lettura del libro emerga un quadro sconfortante, che rivela i nodi storici irrisolti, “L'altra storia della Birmania” diventa una lettura imprescindibile per tutti coloro che continuano ad amare la gente del Myanmar anche a favola finita e che desiderano studiare il paese, facendo proprio la massima di Luigi Einaudi « Prima conoscere, poi discutere, poi deliberare ».”

Un libro che, nonostante rappresenti anni, popoli diversi, avvenimenti, ecc. è di facile lettura, comprensibile a ognuno di noi.

Per chi ne vuole sapere di più, per chi vuole capire, per chi vuole approfondire.

Non ha nulla del palloso libro di storia, pieno di date e avvenimenti, perché per ogni evento c'è la spiegazione, c'è il sorvolo sulla situazione, su quanto accaduto e sta accadendo.

Di certo quello che vi troviamo non è una bella storia, e, purtroppo, è una storia in continua evoluzione e peggioramento.

© Miriam Ballerini

 fonte:

https://oubliettemagazine.com/2021/05/26/laltra-storia-della-birmania-di-thant-myint-u-una-distopia-del-xxi-secolo/

L'ALTRA STORIA DELLA BIRMANIA di Thant Myint- U

Una distopia del XXI secolo

© 2020 add editore

ISBN 9788867832743

Pag. 360  € 18,00

 

 

 

 

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