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Muoversi in bicicletta dal 4 maggio: dalla FIAB alcuni chiarimenti

Il testo è frutto di un confronto serrato, avvenuto tra ieri e oggi, tra il Coordinamento FIAB, Regione Lombardia, dirigenti della Presidenza del Consiglio a seguito delle norme emanate dal Ministero dell'Interno con circolare del 2 maggio e che lasciavano molti interrogativi.

| Scritto da Redazione
Muoversi in bicicletta dal 4 maggio: dalla FIAB alcuni chiarimenti

Milano, 3 maggio 2020 - Sulla base dell’aggiornamento ministeriale del 2 maggio (http://www.governo.it/it/faq-fasedue)  e della CIRCOLARE_2_maggio_2020 sulle regole relative all’uso della bicicletta, FIAB Lombardia dichiara quanto segue:

  1. L’utilizzo della bicicletta è possibile per effettuare spostamenti necessari (lavoro, acquisti essenziali, motivi di salute, visite ai “congiunti”). Inoltre, l’uso della bicicletta è consentito per effettuare attività motoria e sportiva amatoriale, cioè si può andare in bicicletta per “tenersi in forma” dal punto di vista psico-fisico, senza una finalità di raggiungimento di qualche destinazione.
  2. Andare in bici per spostamenti necessari è possibile ovunque, sempre muniti di autocertificazione che specifichi il motivo di necessità che ci spinge. Andare in bici per attività motoria/sportiva è possibile esclusivamente nella propria regione di residenza. E’ assolutamente consigliabile avere con sè l’autocertificazione anche quando si è in bicicletta per attività motoria/sportiva, anche se non risulta dichiarata l’obbligatorietà in questo caso, per evitare inutili problemi con le forze dell’ordine in caso di controllo.
  3. In Lombardia per qualsiasi utilizzo della bicicletta è necessario indossare la mascherina oppure, in subordine (cioè non disponendo di mascherina) indumenti che coprano bocca e naso.
  4. Poichè l’attività aerobica con l’uso della mascherina è sconsigliabile se non dannosa per la salute, oltre che porre rischi di sicurezza stradale quando il ciclista con occhiali si trova con lenti appannate e visibilità drasticamente ridotta, il Coordinamento FIAB Lombardia chiede di specificare tale normativa, prevedendo che il ciclista tenga la mascherina a portata, e la porti a copertura di bocca e naso non appena effettua una fermata e le distanze da altre persone si riducono al di sotto dei 5 metri.
  5. L’attività in bicicletta è consentita solo in forma individuale; in fase di sorpasso o incrociandosi sullo stesso percorso, è obbligatorio rispettare una distanza minima di 2 metri da altri ciclisti e pedoni. (è preferibile mantenere una distanza prudenziale anche superiore, di 4-5 metri).
  6. E’ consentito utilizzare mezzi di trasporto propri (quindi auto con bici sul portapacchi o nel bagagliaio) o pubblici (quindi bici+treno o metro) anche per raggiungere l’area in cui si intende andare in bicicletta per attività motoria e sportiva (era già possibile nel caso di spostamenti di assoluta necessità). Nel caso del bici+treno, tuttavia, il servizio resta condizionato ad eventuali restrizioni fissate dal gestore del servizio ferroviario (Trenord o Trenitalia). Al momento non risultano limitazioni, fermo restando che il capotreno ha sempre la facoltà di vietare il carico della bicicletta in caso di indisponibilità di spazio sufficiente per l’affollamento di viaggiatori. Questo potrebbe essere reso più facile dalla diminuita capacità di carico dei treni dovuta al distanziamento.

Come associazione ambientalista, inoltre, FIAB invita a non ricorrere all’uso dell’auto privata, scegliendo percorsi che partano direttamente dalla propria abitazione.

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