Mercoledì, 08 maggio 2024 - ore 13.50

Nasce a Santo Stefano di Magra (SP) il Coordinamento Nazionale dei Comitati NObiodigestore di #rifiuti.

Tantissimi i cittadini che hanno partecipato all’ incontro. Presenti anche il Sindaco del comune di Santo Stefano di Magra ed alcuni amministratori dei comuni limitrofi.

| Scritto da Redazione
Nasce a Santo Stefano di Magra (SP) il Coordinamento Nazionale dei Comitati NObiodigestore di #rifiuti.

Nasce a Santo Stefano di Magra (SP) il Coordinamento Nazionale dei Comitati NObiodigestore di #rifiuti.

Riuniti in occasione dell’assemblea pubblica “Biodigestore, un territorio da salvare. Esperienze a confronto” organizzata dal comitato “No Biodigestore Saliceti”, i comitati di #Cremona, #ReggioEmilia, #Jesi e #SantoStefanoDiMagra hanno convenuto sulla necessità di fare fronte comune contro il cosiddetto “partito unico degli affari” che sostiene in maniera trasversale in tutto il territorio nazionale questi impianti acchiappa soldi pubblici.

Tantissimi i cittadini che hanno partecipato all’ incontro. Presenti anche il Sindaco del comune di Santo Stefano di Magra ed alcuni amministratori dei comuni limitrofi.

I relatori Maria Grazia Bonfante (Salviamo il Paesaggio Cremonese, Cremasco, Casalasco), Emiliano Codeluppi (Comitati Ambiente e Salute - Reggio Emilia), Massimo Gianangeli (Comitato Tutela Della Salute e Dell'Ambiente della Vallesina), Teresa Maio (No Biodigestore Saliceti) , Marco Grondacci (giurista ambientale) e Carlo Ruocco (Comitato Sarzana che Botta) hanno rimarcato tutte le gravi criticità che accomunano i vari progetti, proposti scelleratamente ormai in tutta Italia: forte impatto ambientale, spreco di #soldi dei cittadini, scarsa convenienza economica ed energetica, impatto negativo sull’economia agricola, applicazione scorretta quando non illegittima delle norme poste a tutela dell’ambiente e dei diritti. La logica comune dietro a gran parte di queste proposte, come ben documentato durante la serata, risulta essere quella della finanziarizzazione dei #servizipubblici, sia quando i proponenti sono #multiutility s.p.a. sia, paradossalmente, quando a voler costruire gli impianti sono gli stessi enti pubblici.

Il Coordinamento Nazionale costituirà l’opportunità di un cambio di passo nelle varie battaglie, per non giocare più in difesa ed aiutare i cittadini ed i comitati che vorranno aderire a diventare protagonisti del futuro dei loro territori. Sarà una Rete Nazionale che riunirà i comitati, le competenze e le vertenze locali impegnate per una gestione corretta e sostenibile dei rifiuti che, in una prospettiva di crisi climatica e di tutto quanto non può essere la produzione di gas da bruciare ottenuto attraverso la digestione anaerobica, deve riportare la gestione dei rifiuti in mano agli enti locali strappandola dalle privatizzazioni che avanzano senza sosta.

A breve verrà, lanciata una piattaforma propedeutica alla condivisione di materiale e competenze.

La prima azione del coordinamento sarà un’istanza forte presso le autorità di Bruxelles per richiedere un intervento nei confronti dello Stato italiano che continua a dare soldi pubblici ad impianti impattanti che per la loro inopportunità dovrebbero essere, al contrario, disincentivati.

 Un’istanza dello stesso segno sarà inoltrata al ministero dell’ambiente ed al ministero delle sviluppo economico.

Comitato “No Biodigestore Saliceti”

Forum Salviamo il Paesaggio Cremona

Coordinamento Provinciale Comitati Ambiente e Salute - Reggio Emilia

Comitato Tutela Salute e Ambiente Vallesina, Jesi (AN)

Comitato Sarzana, che botta!

Comitato Giusta Attenzione Ecologia Territorio Ambiente, Schivenoglia (MN)

 

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