Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 08.02

''Negro di merda vattene via''

Palermo, 20enne del Senegal aggredito da gruppo di adolescenti:

| Scritto da Redazione
''Negro di merda vattene via''

Ancora un'aggressione a sfondo razzista in Italia, denunciata in queste ore da un 20enne originario del Senegal e da anni residente a Palermo, aggredito nella notte tra sabato e domenica mentre si trovava nella centralissima via Cavour a Palermo, a due passi dal Teatro Massimo.

Ieri notte intorno all'1,30 due amici di mio figlio che conosco molto bene sono passati da via Cavour e si sono accorti che stava succedendo qualcosa di strano e spiacevole, c'era una grande folla di gente disposta a semicerchio da entrambi i lati della strada mentre al centro della carreggiata un giovane ragazzo di colore stava venendo selvaggiamente picchiato da una folla di circa trenta adolescenti palermitani. Il ragazzo si stava difendendo come poteva, anche con l'aiuto di una catena ma nessuno interveniva. Sono corsi i due amici di mio figlio, G. e C. e si sono messi al fianco del ragazzo aggredito mentre uno dei due chiamava la polizia. Appena visto che la vittima non era più sola i ragazzi aggressori sono fuggiti, lasciando la povera vittima pieno di lividi e con la faccia sanguinante. L'aggressione ha quasi sicuramente una matrice razzista viste le parole che sono state pronunciate quando tutto è iniziato "negro di merda" e subito cazzottoni.

E, ancora:

Raccontano G. e C. che il ragazzo mentre raccontava alla polizia quello che era successo aveva attacchi di pianto ripetuti e appariva più traumatizzato dalla motivazione dell'attacco che forse dal dolore fisico stesso. Un ragazzo, un giovane ragazzo ha subito un violento pestaggio solo a causa del colore della sua pelle. Una folla di palermitani in giro per la movida del sabato sera non è riuscita a fare di meglio che mettersi da parte e assistere allo spettacolo.

Aggredito per il semplice fatto di avere la pelle di un colore diverso. Aggredito da adolescenti che, più di altri, dovrebbero avere una mentalità ben diversa e che, ancora oggi nel 2020, danno un'immagine orribile del nostro Paese.

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