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Commemorato al Civico Cimitero di Cremona il ‘Giorno del Ricordo’

Cerimonia commemorativa questa mattina, al Civico Cimitero, in occasione del “Giorno del Ricordo”, la ricorrenza istituita nel 2004 dal Parlamento per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

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Commemorato al Civico Cimitero di Cremona  il ‘Giorno del Ricordo’ Commemorato al Civico Cimitero di Cremona  il ‘Giorno del Ricordo’

Commemorato al Civico Cimitero di Cremona  il ‘Giorno del Ricordo’

Cremona, 10 febbraio 2020 - Cerimonia commemorativa questa mattina, al Civico Cimitero, in occasione del “Giorno del Ricordo”, la ricorrenza istituita nel 2004 dal Parlamento per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

Il Sindaco Gianluca Galimberti, il Prefetto Vito Danilo Gagliardi e Laura Calci Chiozzi, Presidente del Comitato di Cremona dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, hanno deposto una corona di alloro al monumento ai Caduti Giuliano Dalmati di tutte le guerre, presenti le autorità civili e militari cittadine ed i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e partigiane, mentre il trombettiere del Complesso Bandistico “Città di Cremona” ha suonato “Il Silenzio”. Il parroco della Beata Vergine Lauretana e S. Genesio di Borgo Loreto, don Pietro Samarini, ha poi letto una preghiera.

A nome dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha fatto un breve ma molto toccante intervento Laura Calci Chiozzi, ricordando i giorni dell’esodo, l’arrivo in Italia e il successivo trasferimento a Cremona dove lei e anche gli altri esuli Giuliano Dalmati vennero accolti con grande spirito di solidarietà.

La cerimonia al Civico Cimitero si è conclusa con l'intervento del sindaco Gianluca Galimberti che, prendendo spunto dalle parole di Laura Calci Chiozzi, ha tra l'altro ricordato che la nostra città ha una grande storia di accoglienza: in quegli anni difficili per le conseguenze del secondo conflitto mondiale, i cremonesi, pur nella loro condizione di povertà, accolsero quei poveri privi di tutto che giungevano dall’altra sponda dell’Adriatico. Il Sindaco ha poi ricordato il viaggio compiuto lo scorso anno con 800 studenti in quelle terre di confine dove si trovano le foibe e dove sopra un buco nero vi è una croce che racconta il dolore.

Il primo cittadino ha quindi sottolineato che, nei loro interventi, tutti Presidenti della Repubblica Italiana hanno affermato che, in occasione di questa ricorrenza, non deve essere negato ma ricordato quello che è stato, invitando infine a riflettere su cosa può accadere quando prevale l'odio, quando non si entra in relazione gli uni con gli altri, quando si smarriscono gli ideali, mentre ora più che mai è giunto il tempo della speranza, speranza che vuol dire impegnarsi per un'Europa che sia più coesa.

 

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