Lunedì, 07 ottobre 2024 - ore 06.10

No agli F35. Lettera ai Sindaci di Bergonzi

| Scritto da Redazione
No agli F35. Lettera ai Sindaci di Bergonzi

LETTERA APERTA AI SINDACI DELLA PROVINCIA DI CREMONA
Signor Sindaco,
mi rivolgo a Lei nel momento in cui il Parlamento sta discutendo un Decreto ( cosiddetto “spending review”) che per l’ennesima volta prevede tagli pesantissimi agli enti locali e alla sanità. Tagli che, aggiungendosi agli innumerevoli precedenti, avranno ricadute gravissime (in termini di servizi essenziali e di diritto alla salute) sulle fasce più deboli della popolazione e spingeranno settori del ceto medio verso la povertà.
E’ mia convinzione che con simili scelte non si risponda all’emergenza della crisi ma, al contrario, si determini un’emergenza sociale senza precedenti che mette in gioco il nostro futuro. Bisogna assolutamente invertire la rotta tagliando le spese davvero inutili e dannose per il Paese.
E’ in tale contesto che mi rivolgo a Lei per chiederLe di condividere, insieme al suo Consiglio comunale, un appello che in questi mesi viene rivolto al Governo: quello di rinunciare all’acquisto di 90-131 aerei da guerra supertecnologici e ipersofisticati denominati F. 35,  il cui costo complessivo è di 10-15 miliardi di euro, e di destinare tali risorse allo sviluppo, al lavoro, allo stato sociale.
Gli F. 35 sono aerei di attacco, per nulla necessari alla difesa del nostro Paese. Essi costituiscono solo fonte di affari miliardari per le grandi industrie militari (la Lockheed ne dovrebbe produrre circa tremila!).

Ciò è tanto vero che ormai anche  Paesi come gli USA, la Gran Bretagna, la Norvegia, l’Olanda, la Danimarca, sollevano dubbi e rivedono la propria adesione al progetto. Altri (Francia e Germania, per es.) non vi hanno mai aderito.
Lo stesso Governo italiano nel febbraio scorso ha dichiarato di poter ridurre gli acquisti da 131 a 90 aerei.
La campagna nazionale in atto in Italia (denominata “Tagliamo le ali alle armi”) chiede appunto al Governo italiano di rinunciare definitivamente a qualsiasi contratto di acquisto, per destinare tali risorse allo sviluppo, al lavoro, allo stato sociale.
 Appelli in questo senso sono stati rivolti al Governo, nei mesi scorsi, anche da numerosi Comuni,  Province, Consigli regionali. Ricordo fra  gli altri: i comuni di Milano, di Firenze, di Bari, di  Piacenza, di Lodi, di Cologno Monzese, di Agrate Brianza, di Calcinato, Malegno, Sedriano, Novate Milanese; le Province di Lucca, Pisa, Padova; i Consigli regionali del Trentino Alto Adige, dell’Umbria,  dell’Emilia Romagna, delle Marche, della Toscana.
Tale scelta potrebbe essere discussa dal Parlamento nel corso del dibattito sul Decreto cosiddetto “spendig review” rendendo possibile, quando approvata, la recessione dell’Italia dall’accordo senza costi aggiuntivi.
E’ quindi importantissimo che da tutto il Paese e anche dal nostro territorio, arrivi un forte messaggio al Governo e al Parlamento. Tanto più forte esso sarà tante più possibilità avrà che le aule parlamentari lo facciano proprio. Anche perché, in presenza di una crisi epocale quale quella che ci troviamo a fronteggiare, simili scelte di valore e di merito sono ineludibili, pena la rinuncia al  futuro di noi tutti.

La ringrazio per l’attenzione e conto sulla Sua comprensione e disponibilità.
Cordiali saluti
Piergiorgio Bergonzi (Portavoce Federazione della Sinistra-cr)
P. S.: Per ogni maggiore informazione o chiarimento vai al sito www.disarmo.org e tf: 3296419046

 


 

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