Martedì, 07 maggio 2024 - ore 05.35

Nomine nel CdA dell’Azienda Sociale Cremonese. L’umiltà dov’è finita? Di Graziella Locci

Auguro buon lavoro, comunque, ai membri del cda, ed un sentito grazie a quei sindaci ed assessori che hanno saputo e sapranno in questo percorso sociale, mantenere l’equilibrio e restare se stessi, noncuranti dei mentori ma attenti ai bisogni dei Comuni.

| Scritto da Redazione
Nomine nel CdA dell’Azienda Sociale Cremonese. L’umiltà dov’è finita? Di Graziella Locci

Gentilissimo direttore, le chiedo di poter precisare la mia posizione rispetto a quanto apparso sull’articolo del 6 luglio sulle nomine del cda dell’Azienda sociale. Quanto da me espresso all’ultima assemblea dei sindaci non voleva assolutamente essere una accusa nei confronti dei neoeletti membri del cda, tanto meno verso Giuseppe Tadioli. Desideravo semplicemente esprimere la mia disapprovazione rispetto ad alcune dinamiche che si scatenano ogniqualvolta noi sindaci siamo chiamati ad eleggere un consiglio di amministrazione. Sembra che avere un posto in cda sia la cosa più importante del mondo, il raggiungimento di un grande obiettivo, una conquista, l’affermazione del proprio potere, il riconoscimento sociale. Ma stiamo scherzando? Il cda dell’azienda sociale si occupa di sociale, di disagio, povertà, fatiche, emarginazione e in questo contesto c’è chi sgomita per una poltrona? L’umiltà dov’è finita? Una persona umile è essenzialmente una persona priva di superbia, che non si ritiene migliore o più importante degli altri. E purtroppo, dove ci sono ambizioni di potere siamo molto lontani da un’umile visione. Auguro buon lavoro, comunque, ai membri del cda, ed un sentito grazie a quei sindaci ed assessori che hanno saputo e sapranno in questo percorso sociale, mantenere l’equilibrio e restare se stessi, noncuranti dei mentori ma attenti ai bisogni dei Comuni.

Graziella Locci (sindaco di Castelverde) 

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