Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 16.56

Premio 'Testori' al cremonese Michele Fogliazza

Con il testo letterario “Ugolino ovvero le disavventure del giovane conte” il cremonese Michele Fogliazza si è aggiudicato il prestigioso “Premio Testori” ( www.premiogiovannitestori.org ) per la letteratura.

| Scritto da Redazione
Premio 'Testori' al cremonese  Michele Fogliazza Premio 'Testori' al cremonese  Michele Fogliazza

Quella del 2015 è la seconda edizione del Premio nazionale dedicato alla figura dello scrittore milanese Giovanni Testori, che vuole essere contributo “allo sviluppo della scrittura contemporanea al valico tra le arti letteraria e figurativa”.

La celebrazione di consegna del Premio si è svolta al Teatro Parenti di Milano dove Fogliazza ha potuto presentare il suo “Ugolino”, parlando ad un pubblico particolarmente attento che non ha lesinato apprezzamenti positivi.

Il lavoro di Fogliazza è stato pubblicato, sotto l'egida del “Premio Testori”,  in un centinaio di copie particolarmente rivolte al selezionato pubblico degli editori, con l'esplicito obbiettivo che il complesso e composito testo possa essere ripreso su una scala più ampia.

“Ho lavorato al mio Ugolino per una decina di anni” ha detto Fogliazza “Il tempo necessario per la costruzione di una sorta di favola “impazzita”, nata dall'idea di fondo di un romanzo picaresco il cui protagonista fosse il giovane conte Ugolino”

L'opera affonda le sue radici in un lavoro prodotto qualche anno fa: ci riferiamo al progetto “Proverbi da non seguire” presentato nel 2007 al teatro Filodrammatici di Cremona.

Dice tra l'altro Fabrizio Bondi, assegnista di Ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa, nella lettera di presentazione del testo: “Operetta morale post-tipografica, Ugolino, più che alla ‘letteratura’ nel senso classico - e silenzioso - del termine, fa pensare a una sorta di scatola sonora, radiodramma o meglio spettacolo pronto a uscire dalla pagina, a invadere le orecchie con le sue vocine, a stordire gli occhi con le sue immagini metamorfiche.

Dal punto di vista ‘contenutistico’, la formula straniante di Ugolino consiste nel far regredire il personaggio dantesco - bloccato, nel ricordo di ogni lettore, in una Pathosformel tragica, pregna di terribilità monumentale - a un’infanzia immaginaria, forse seguendo la sola traccia del diminutivo nascosto nel nome. Liberato così dall’eterna dizione della sua sorte, il personaggio si reincarna in un disoccupato Pinocchio, o in un Dante altrettanto bambino, e viene scagliato in un universo che assomiglia all’Inferno come se lo sarebbero immaginato Lewis Carroll e Kafka, se fossero stati convocati a un’impossibile collaborazione. In realtà il mondo di Ugolino è insieme Inferno,Paradiso e Purgatorio, cioè né più né meno il nostro mondo, ma immaginato come se in esso le regole del gioco - dell’etica come della gravitazione, si vorrebbe dire - cambiassero continuamente, pur rimanendo cogenti fino all’assillo”.

In tutto questo la Giuria ha saputo cogliere le motivazioni di fondo che l'hanno indotta a scegliere Fogliazza e la sua opera. Il Collegio giudicante era composto da: Giovanni Agosti, Anna Bernardini, Davide Dall'Ombra, Paolo Di Stefano, Carlo Feltrinelli, Francesco Frangi, Giuseppe Frangi, Giovanni Frangi, Sandro Lombardi, Clelia Martignoni,Valter Malosti, Roberto Stringa, Renato Palazzi, Oliviero Ponte di Pino, Maurizio Porro, Niccolò Reverdini, Claudio Vela, Federico Tiezzi. Mentre il Comitato d'Onore era composto da: Sandrina Bandera (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), Pietro Citati (scrittore e critico), Sergio Escobar (Direttore del Piccolo Teatro di Milano), Giuseppe Frangi (Direttore della Associazione Giovanni Testori), Piergaetano Marchetti (Presidente della Fondazione Corriere della Sera), PierVincenzo Mengaldo (Filologo e storico della lingua), Toni Servillo (attore e regista), Andrée Ruth Shammah (Direttore del Teatro Franco Parenti) e Alain Toubas (Direttore della Compagnia del Disegno ed erede dello scrittore).

Il Premio, che ha cadenza biennale, si avvale del sostegno di Regione Lombardia e della collaborazione con Associazione Giovanni Testori, Fondazione Corriere della Sera, Piccolo Teatro di Milano, Pinacoteca di Brera, Teatro Franco Parenti, Casa Editrice Giangiacomo Feltrinelli.

 

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