Referendum legge elettorale:raccolta firme
Come riportato dalle agenzie e da alcuni quotidiani, giovedì 16 si è svolta la conferenza stampa del Comitato promotore del referendum sulla legge elettorale. Il Comitato, presieduto dal prof. Stefano Passigli, è sostenuto da numerosi esponenti della cultura e della società civile tra i quali Umberto Eco, Giovanni Sartori, Claudio Abbado, Gae Aulenti, Salvatore Accardo, Corrado Augias, Inge Feltrinelli, Tullio De Mauro, Dacia Maraini, Enzo Cheli, Renzo Piano, Margherita Hack, Domenico Fisichella ecc.ecc.
L'obiettivo del referendum è quello di eliminare, con tre quesiti, le liste bloccate, il premio di maggioranza, le deroghe alla soglia di sbarramento e l'obbligo dell'indicazione del candidato premier attraverso l'abrogazione delle norme relative.
Lo slogan del Comitato è “Io firmo. Riprendiamoci il voto”; il sito del Comitato è “www.referendumleggeelettorale.it”. La raccolta delle firme partirà nei prossimi giorni e va completata entro il 30 settembre.
I quesiti sono abbastanza complessi, dovendo indicare tutti i commi della legge che si chiede vengano aboliti.
Fatte le abrogazioni richieste, rimarrebbe in piedi una legge che consentirebbe l'elezione della Camera con metodo proporzionale, senza premio di maggioranza e con soglia di sbarramento al 4%. Quindi i deputati non sarebbero più nominati dai partiti ma eletti con preferenza unica.
Il Senato sarebbe eletto su base regionale, con metodo proporzionale in collegi uninominali, senza premio di maggioranza e con una soglia di sbarramento determinata dall'ampiezza delle Circoscrizioni.
In caso di referendum e vittoria dei SI, resterebbe comunque in piedi una legge elettorale conpiuta ed utilizzabile da subito e quindi l'esito non produrrebbe alcun ostacolo.
Il movimento nato attorno ai costituzionalisti e al mondo della cultura che ha voluto promuovere l'iniziativa è un movimento trasversale il cui unico obiettivo è l'eliminazione delle attuali <<porcate>> legislative.
Guardiamo con favore a questa iniziativa in quanto tesa a ripristinare regole democratiche e più vicine al nostro dettato
fonte: Maria Troffa Cgil Nazionale
