Domenica, 05 maggio 2024 - ore 21.40

RIFONDAZIONE: BASTA RSA MORTIFERE

GESTIONE PUBBLICA PARTECIPATA E UNIVERSALISTICA

| Scritto da Redazione
RIFONDAZIONE: BASTA RSA MORTIFERE

RIFONDAZIONE: BASTA RSA MORTIFERE

GESTIONE PUBBLICA PARTECIPATA E UNIVERSALISTICA



Non siamo soliti speculare sui lutti e le tragedie. Ma ci ha lasciato sgomenti quello che è successo a Milano, la città vetrina della moda, della imprenditoria turbocapitalistica accumulatrice di profitti e colpevolezzatrice di ogni situazione di povertà, cioè il rogo alla Casa dei coniugi di via dei 500’ con 6 morti e 81 ricoverati. Gli effetti dell’egoismo del profitto hanno infierito su uomini e donne anziani e non autosufficienti, che erano affidati alle cure della Repubblica, a una sanità e a un’assistenza pubblica che avrebbero dovuto essere particolarmente presenti ed efficaci nelle situazioni di massima fragilità. Così non succede colpevolmente in Italia. Quello che emerge dalle prime indagini è una situazione disastrosa, ma non eccezionale nelle RSA, se abbiamo memoria delle stragi nelle RSA in periodo di Covid. La RSA di via dei Cinquecento è una struttura pubblica data in appalto a una cooperativa, la Proges. Il Personale presente nella notte per 173 anziani ricoverati, molti con gravi patologie neuromotorie era composto da 5 Ausiliari Sanitari Assistenziali, un infermiere su tre piani, un custode e il tecnico dell’antincendio che in quel periodo aveva dato segni di guasto. Un organico assolutamente insufficiente anche a gestire una situazione normale di assistenza a persone anziane, che in qualsiasi momento possono avere necessità di cure individuali, figurarsi in caso di emergenza incendio. Ricordiamo che nei contratti collettivi il padronato discute addirittura il minutaggio degli assistenti per abbassarlo (quanti minuti sono necessari per lavare e accudire una persona allettata? Siamo al cottimo delle cure per fare più profitto ) Per non parlare della  trascurata manutenzione dello stabile e della mancata  garanzia della sicurezza, su impianti di allarme, antincendio etc  Questi sono i risultati devastanti della attuale modalità di esternalizzazione e di gestione della strutture pubbliche, figlia del neoliberismo e dei tagli allo stato sociale, che genera tanti profitti ai gestori, lavoro servile e sottopagato per i lavoratori , contributi economici altissimi per le famiglie ( a nostro parere non dovuti costituzionalmente) e soprattutto una disumana e pericolosa situazione per gli anziani e le anziane ricoverate, una qualità di vita degradata e incivile



 Cambiare si può, cambiare si deve. Queste situazioni sono parte del Servizio Sanitario Pubblico Nazionale e come tali vanno gestite in modo pubblico e partecipato, riorganizzando al loro interno le modalità di cura sanitaria e sociosanitaria, rivedendo i requisiti di accreditamento ed effettuando i controlli necessari



 Domani mattina saremo in protesta in via dei Cinquecento a Milano per ribadire questi concetti e per rafforzare il fronte e la forza di chi li condivide, a partire dalla CUB Sanità, che ha indetto il presidio, a cui aderiamo



Fabrizio Baggi, Segretario Regionale

Giovanna Capelli , Segreteria Regionale PRC-SE Responsabile sanità

Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea Lombardia

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