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Road Show finale del Progetto europeo HoCare 2.0 | Camera Commercio Cremona

Martedì 10 maggio ore 10.00,online,si terrà il Roadshow finale del progetto europeo HoCare 2.0, dal titolo “Hocare 2.0 un modello concreto di co-creazione”

| Scritto da Redazione
Road Show finale del Progetto europeo HoCare 2.0 | Camera Commercio Cremona

Road Show finale del Progetto europeo HoCare 2.0 | Camera Commercio Cremona

Martedì 10 maggio alle ore 10.00, online, si terrà il Roadshow finale del progetto europeo HoCare 2.0, dal titolo “Hocare 2.0 un modello concreto di co-creazione”, organizzato da Regione Lombardia, in collaborazione con la Camera di Commercio di Cremona, per analizzare i risultati delle sperimentazioni cremonesi e per approfondire le tematiche del progetto.

 “Si è da poco conclusa – dichiara Gian Domenico Auricchio, Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Cremona -  l’esperienza cremonese del Progetto Hocare 2.0, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Interreg Central Europe, che vede Camera di Commercio di Cremona e Regione Lombardia come partner italiani di un consorzio che comprende organizzazioni provenienti da Ungheria, Repubblica Ceca, Germania, Polonia e Slovenia. L’ambiziosa missione del Progetto è quella di assicurare una migliore assistenza domiciliare a persone ultra sessantacinquenni, affrontando le sfide connesse all’invecchiamento della popolazione. Entro il 2060, infatti, un terzo dei cittadini europei avrà più di 65 anni, e nel territorio cremonese, la quota attuale di popolazione over 65 è pari a circa il 24%, rendendo quindi la Silver Economy, ovvero il settore economico che si sviluppa attorno ai bisogni delle persone di età superiore ai 65 anni, uno dei settori in più rapida crescita.”

 Come evidenziato dal progetto HocCare 2.0 molte soluzioni per gli anziani basate sul digitale, con particolare riferimento ai servizi di assistenza a domicilio, non sono ancora ben accettate dai destinatari delle cure. Al fine di migliorare l’efficacia di tali soluzioni, sono state selezionate e sperimentate nel territorio cremonese 3 soluzioni innovative di assistenza a domicilio che hanno coinvolto gli operatori del settore, gli anziani e i loro caregiver nell’intero processo di progettazione.

 Le attività di sperimentazione sono state coordinate dal Cremona Co-Creation Lab, del quale fanno parte ATS Valpadana, Camera di Commercio di Cremona, Comune di Cremona, Consorzio Solco Cremona, COSPER, Cremona Solidale, il consorzio CRIT, Fondazione Bruno Pari, Fondazione Elisabetta Germani, Fondazione La Pace, Fondazione Istituto Carlo Vismara - Giovanni de Petri, Politecnico di Milano, Regione Lombardia – DG Welfare, SPI-CGIL Cremona. Tale cabina di monitoraggio assicura la rappresentanza, nel processo di co-progettazione di soluzioni di assistenza domiciliare agli anziani, di tutti gli attori che partecipano alla creazione, erogazione, monitoraggio e fruizione del servizio: il mondo dell’impresa, della ricerca, della pubblica amministrazione, e gli utenti finali con i relativi nuclei familiari, che possono fornire un prezioso contributo per il miglioramento del servizio stesso, in modo che gli anziani possano rimanere nelle proprie case in modo indipendente, migliorando la propria qualità di vita.

 Le soluzioni sperimentate a Cremona hanno interessato, nel complesso, un totale di 36 utenti anziani, assistiti da altrettanti caregivers, e 5 enti del Cremona Co-Creation Lab accreditati per l’erogazione di servizi in regime di RSA aperta, Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD).

 Le soluzioni sperimentate hanno riguardato:

*un servizio di telemonitoraggio di parametri vitali e di eventi di caduta, mediante dispositivi indossabili (orologio e misuratori di pressione e livello di saturazione di ossigeno nel sangue) connessi senza cavo ad una centralina che consente di trasmettere i valori ad una centrale operativa, che può fornire assistenza in caso di situazioni di allarme, a cura dell’azienda Casa-Sicura snc;

*una attività di stimolazione cognitiva a domicilio, mediante un tablet che consenta ad un operatore a distanza di erogare il servizio, con modalità innovative e con il supporto di un team di esperti, a cura dell’azienda Idego srl;

*un servizio di raccolta di alcuni parametri vitali attraverso l’utilizzo di dispositivi medici connessi via bluetooth con il proprio smartphone e relativa trasmissione in tempo reale ad una centrale di valutazione; comunicazione audio-video, su appuntamento, con il proprio Operatore Sanitario di riferimento; raccolta dati sul proprio stato di salute, con la compilazione di questionari sulla Qualità della vita e di specifici questionari somministrati dal proprio Operatore Sanitario per monitorare lo stato della malattia, a cura dell’azienda MedNote srl.

 Durante le sperimentazioni, oltre 100 dispositivi sono stati testati all’interno di servizi innovativi erogati. I feedback dei partecipanti, monitorati costantemente lungo tutto l’arco della sperimentazione, che ha preso avvio a giugno 2021 per concludersi ad inizio 2022, hanno consentito di registrare, in media, un miglioramento o un mantenimento del livello di qualità di vita percepito nel 65% dei casi, con riferimento agli utenti anziani, e nel 79% dei casi, con riferimento ai relativi caregivers. Inoltre, i feedback raccolti hanno consentito di ottenere importanti indicazioni su come migliorare la progettazione di tali servizi e su come migliorare il livello di accettazione della tecnologia da parte di utenti anziani.

In particolare, le sperimentazioni hanno fatto comprendere come l’introduzione di innovazioni tecnologiche richiedano una complessiva rivalutazione degli assetti organizzativi esistenti, in termini di ruoli, mansioni e responsabilità, affinché il servizio di telemedicina si integri nel sistema sociosanitario esistente in maniera efficace ed efficiente. Oltre a ruoli e mansioni nuove, l’introduzione del digitale richiede, pertanto, uno sforzo organizzativo importante in termini di progettazione e pianificazione iniziale. La disponibilità di caregivers e un accompagnamento dedicato sono un requisito necessario affinché la tecnologia possa essere più facilmente accettata da un target di utenza anziano ed eventualmente affetti da disturbi cognitivi.

Risulta inoltre fondamentale, per il sistema sociosanitario, mantenere una relazione continuativa e costante, in termini di progettazione e sviluppo, con i fornitori di tali soluzioni innovative, al fine di assicurare eventuali affinamenti in fase di implementazione per facilitare una migliore accettazione della tecnologia da parte dell’utente finale ed una migliore integrazione con gli operatori locali.

 Per iscriversi al Roadshow gratuito è possibile inviare una richiesta a sanint@regione.lombardia.it .

 

 

 

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