Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 02.03

Save the Children: in Italia 2mila bambini sfruttati

| Scritto da Redazione
Save the Children: in Italia 2mila bambini sfruttati

L'allarme. Save the Children: in Italia 2mila bambini sfruttati       
Il dossier dell'organizzazione: sfruttamento dei minori soprattutto a scopo sessuale, ma anche accattonaggio, azioni illegali e lavoro minorile. I giovani stranieri sono i più colpiti. Causa principale la povertà: "I criminali puntano sull'emarginazione"

In Italia circa 2mila minori sono vittime di tratta e sfruttamento. E' l'allarme lanciato oggi (22 agosto) da Save the Children, che ha presentato il dossier "I piccoli schiavi invisibili", in collaborazione con l'associazione On the road-Consorzio novai. E il quadro che ne esce è molto preoccupante: nel nostro paese i bambini a rischio si collocano tra i 1.600 e 2mila.

Secondo l'associazione, si consolida il fenomeno della tratta e dello sfruttamento dei minori a scopo sessuale, ma non solo: vengono segnalate anche attività di accattonaggio, azioni illegali e lavoro minorile. Alcuni fenomeni non sono quantificabili dalle ricerche: è il caso della "prostituzione in appartamento", spiega Save the Children, che rende il numero degli sfruttati almeno tre volte superiore alla prostituzione su strada.

I giovani coinvolti sono soprattutto stranieri: ragazze rumene, nigeriane, albanesi, nordafricane e maschi rumeni, magrebini, egiziani, afgani, rom rumeni e della ex Jugoslavia. Nel particolare, lo sfruttamento sessuali colpisce ragazzi dalla Romania (46%) e dalla Nigeria (36%), seguite da ragazze albanesi (11%) e del Nord Africa (7%). In alcuni casi sfruttare è "più facile" per i responsabili: come per i minori rumeni, che arrivano in Italia in modo abbastanza agevole in quanto cittadini comunitari.


"Nonostante i molti passi avanti fatti, anche a livello legislativo, sia sul versante della lotta al traffico e allo sfruttamento di minori che della identificazione e aiuto delle vittime, rileviamo con preoccupazione una resistenza e persistenza del fenomeno". Lo ha detto Raffaela Milano, responsabile programmi Italia-Europa Save the children Italia.

La prostituzione domiciliare, inoltre, "comporta per le vittime, il rischio di subire uno sfruttamento ancora più feroce e invisibile, anche agli occhi degli operatori sociali che vogliano aiutarle". Gli sfruttatori, poi, "hanno scoperto la forza del controllo tra 'pari', avvalendosi dei minori stessi per esercitare il controllo sui loro compagni".

La causa principale è sempre la povertà. Lo ha sottolineato la responsabile in un altro passaggio della sua spiegazione: "Dietro la gran parte di queste minori ci sono situazioni di grande povertà, bisogno ed emarginazione su cui fanno leva le organizzazioni criminali. Per esempio ci sono le donne e ragazze nigeriane, di cui rileviamo un aumento degli arrivi via mare da Lampedusa proprio in queste ultime settimane".

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