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Scuola Come finirà per i 71.643 docenti precari?

La Flc Cgil spiega quali sono le regole e i meccanismi che porteranno all'assegnazione dei posti. "Restano le perplessità su una procedura ancora non chiara, soprattutto rispetto all'attribuzione della provincia", denuncia il sindacato

| Scritto da Redazione
Scuola Come finirà per i 71.643 docenti precari?

Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato la tabella, ripartita per regioni, delle 71.643 domande presentate dai docenti precari per partecipare alle fasi b) e c) del piano straordinario di assunzioni.

“Si tratta – afferma in una nota la Flc Cgil - di un numero significativo in rapporto alle circa 90.000 previste, anche se alcune di esse non saranno prese in considerazione, sia per mancanza di posti (ricordiamo che per la scuola dell'infanzia non è previsto l'organico potenziato), sia perché alcuni aspiranti sono già stati assunti nelle fasi 0 e a)”. In attesa dei dati ufficiali, la Flc ipotizza comunque che le domande effettivamente accoglibili siano circa 65.000.

Secondo il sindacato, “la mancata presentazione della domanda, in particolare nelle regioni del sud, è stata determinata dalla poca chiarezza delle procedure previste e dalla forte preoccupazione per una migrazione forzata che per molti aspiranti risultava incompatibile con le situazioni familiari”.

Ma quali e quanti posti saranno disponibili nelle fasi b) e c)?

“In attesa che il Ministero fornisca i dati disaggregati ufficiali – spiega ancora la Flc Cgil - sulla base di una proiezione ricavata dai dati sugli aspiranti e sui posti disponibili nelle fasi 0 e a) si può ipotizzare che per la fase b) siano disponibili circa 17.000 posti (8.000 comuni e 9.000 di sostegno). Alcuni di questi posti (circa 5/6.000) non saranno assegnabili per mancanza di aspiranti: in particolare per il sostegno della primaria e della scuola media, per matematica alle medie e per numerosi insegnamenti tecnici delle superiori”.

Se questa proiezione si rivelerà attendibile, per la fase c) ci sarà un numero di aspiranti circa equivalente ai posti previsti per l'organico potenziato e questo dovrebbe garantire, con una corretta ripartizione dei posti, l'assunzione di quasi tutti coloro che hanno presentato la domanda”, afferma il sindacato.

Rispetto all'assegnazione della provincia restano però aperti numerosi problemi. “La mancata unificazione delle fasi b) e c), da noi fortemente richiesta – continua la nota della Flc Cgil - costringerà i docenti con maggior punteggio ad essere assegnati fuori provincia, mentre chi li segue in graduatoria avrà la possibilità di ottenere la prima provincia (o comunque province più vicine) nella fase c)”.

Inoltre, secondo il sindacato, “le modalità di assegnazione della provincia nella fase c) non sono ancora chiare e anche se fossero confermate quelle annunciate nei giorni scorsi (priorità sulla prima provincia, che comunque non corrisponde a quanto previsto dalla legge) per le regioni del Sud non ci sarebbero comunque posti sufficienti (in particolare per Sicilia e Campania) e quindi circa 10.000 docenti dovranno spostarsi nelle regioni del centro-nord”.

La Flc spiega però che il fenomeno della migrazione forzata “sarà in parte attenuato dal rinvio del raggiungimento della sede per chi abbia in corso una supplenza annuale o al 30 giugno. Ricordiamo che il Miur con la nota 1515 del 11 agosto 2015, anche su nostra sollecitazione, ha dato indicazione agli uffici di procedere al conferimento delle supplenze dei docenti entro martedì 8 settembre, quindi prima della scadenza per l'accettazione delle proposte di assunzione a tempo indeterminato della fase b)”.

Con la FAQ 25, pubblicata nei giorni scorsi, viene anche data la possibilità di rinviare l'assunzione in servizio per particolari situazioni: “Sull'argomento chiederemo l'adozione di un provvedimento formale – scrive ancora la Flc Cgil - in considerazione che le FAQ sono solo indicazioni, ma non assumono carattere normativo”.

C’è infine la questione di come arriveranno le nomine. “Per la fase b) – spiega la Flc Cgil - avverranno a fine agosto/inizio settembre, una volta completato il quadro delle disponibilità e verificate le domande accoglibili. Le proposte di assunzione saranno effettuate esclusivamente tramite il sistema informativo. Saranno fornite ulteriori precisazioni dal Ministero, intanto è opportuno controllare che le caselle di posta elettronica (certificata e non) presenti su istanze online siano funzionanti e non piene. Gli aspiranti avranno dieci giorni di tempo dal momento di ricezione della proposta per accettarla o rifiutarla, sempre tramite il sistema istanze online. La mancata accettazione equivarrà al rifiuto”.

“L'assegnazione della provincia – continua il sindacato - avverrà attraverso una procedura informatica che rispetterà le posizioni nelle graduatorie (ricordiamo che il concorso precede le GAE) e l'ordine delle province indicato nella domanda. Una volta accettata la nomina, che avrà decorrenza giuridica 1/9/2015, occorrerà verificare, presso l'ufficio scolastico della provincia assegnata, quando saranno effettuate le operazioni di scelta della sede provvisoria di servizio per il 2015/2016: l'indicazione del Ministero è che queste operazioni si effettuino tra il 12 e il 15 settembre”.

“Infine, per la fase c) la procedura dovrebbe essere analoga – conclude la Flc Cgil - ma è opportuno attendere ulteriori indicazioni, in considerazione che la stessa si svolgerà tra ottobre e novembre”.

Fonte rassegna sindacale

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