La mozione sarà sottoposta all’attenzione dei consigli regionali della Basilicata e Molise.
La mozione chiede che la Regione Lombardia si impegni a promuovere la questione di legittimità costituzionale della riforma della scuola di Renzi in modo che la Corte Costituzionale dia una valutazione alla legge.
“La scuola è nel caos e la buona scuola di Renzi è cattiva per gli insegnanti, che stanno girovagando come “tappabuchi” su reti di scuole, e per gli studenti, perché non hanno alcuna garanzia di continuità didattica. La nostra mozione da voce all'intero mondo della scuola che ha manifestato, e continua a farlo, decisa contrarietà a una legge dissennata, che, a nostro parere, presenta profili d'incostituzionalità”, così Paola Macchi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia.
“Chiediamo che l’Assessore Aprea, la Lega e i suoi alleati di NCD ci dicano molto chiaramente da che parte stanno. Stanno con il mondo della scuola o sosterranno senza muovere un dito lo smantellamento dell’istruzione con questa riforma? Ci attendiamo anche che qualche esponente del Partito democratico locale, molto pignolo sulle questioni di costituzionalità, esprima un minimo di onestà intellettuale e coerenza anche perché i profili incostituzionali della legge sono almeno tre: chiamata diretta degli insegnanti da parte dei dirigenti scolastici (art. 1 comma 73), alternanza scuola lavoro (art.1 comma 33) e autonomia degli organi collegiali rispetto al dirigente scolastico (art. 3 comma 4). Non si può essere insomma dirsi democratici a corrente alternata e un parere della Corte Costituzionale è oltremodo urgente e va sollecitato anche dalla Lombardia”.