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Si vado controcorrente In provincia di Cremona si possono ospitare altri 400 profughi di Gian Carlo Storti

Il problema è come. Noi ti ospitiamo e tu immigrato in cambio dai ore di attività agli enti locali, alle associazioni ecc. in modo gratuito . Insomma un patto chiaro e trasparente. Infatti la cosa che più fa incazzare la gente è vedere decine di persone girare a vuoto ed ospitate nelle strutture di accoglienza. A mio avviso analogo trattamento dovrebbe essere garantito agli italiani che senza lavoro accettato attività umili in cambio di servizi e o rimborsi spese.

| Scritto da Redazione
Si vado controcorrente In provincia di Cremona si possono ospitare altri 400 profughi di Gian Carlo Storti Si vado controcorrente In provincia di Cremona si possono ospitare altri 400 profughi di Gian Carlo Storti Si vado controcorrente In provincia di Cremona si possono ospitare altri 400 profughi di Gian Carlo Storti Si vado controcorrente In provincia di Cremona si possono ospitare altri 400 profughi di Gian Carlo Storti

Nei giorni scorsi, dopo la celebrazione del 2 giugno 2016, avevo inviato al Direttore del Giornale La Provincia una lettera che fra le altre cose si congratulava con il sindaco Galimberti per la scelta di consegnare ai 18enne ed ai nuovi cittadini italiani una copia della Costituzione e dello statuto comunale.

Stamane il giornale pubblica la mia lettera (sacrificandone una parte)  con questo titolo ‘ In provincia c’è posto per altri 400 migranti’ ( vedi in allegato)  con un commento che riporto : ‘ La sua è una voce fuori dal coro formato da tutti coloro (e sono molti) che affermano che è insostenibile l’arrivo di altri migranti nel nostro territorio e in Italia in genere. Il problema dell’immigrazione ruota attorno alla seguente domanda: c’è lavoro per tutti?’.

Bè si devo confermare che vado contro corrente ritenendo che il nostro paese abbia necessità enormi di immigrazione che come dicono gli economisti è necessaria per mantenere il livello di ricchezza della nostra popolazione che diventa sempre più anziana e che quindi non è in grado di fornire all’industria manodopera giovane per il necessario ricambio generazionale, in modo particolare per i lavori più umili. Certamente vi è il problema dei giovani disoccupati italiani, un tema complesso che si risolve, come dicono sempre gli esperti, da un lato anticipando l’uscita dei lavoratori anziani e dall’altro ‘ riconvertendo’ le professionalità dei giovani .

Detto questo il problema è come arrivano questi migranti. E qui vanno compiute delle scelte. Se non vogliamo che arrivino con i barconi , per poi morire in mare, senza selezione sociale ( professionali) dobbiamo attivare dei corridori umanitari come oggi alcune organizzazione fanno.

Il titolo mette in evidenza quello che sostenevo e che ribadisco  . Ovvero che la nostra provincia è sicuramente in grado di ospitare altri 400 immigrati ( i giornali parlavano di questo).

Il problema è come. Una grande ringraziamento va espresso alla Caritas ed a tutte le altre strutture che operano in questa direzione. Però servono modifiche – o legislative o regolamentari- che consentano a chi accoglie i migranti o profughi di gestire un patto semplice: noi ti ospitiamo e tu immigrato in cambio dai ore di attività agli enti locali, alle associazioni ecc. , in modo gratuito . Insomma un patto chiaro e trasparente. Infatti la cosa che più fa incazzare la gente è vedere decine di persone girare a vuoto ed ospitate nelle strutture di accoglienza.

In questo modo le istruisci, le educhi al rispetto delle nostre regole e le integri. Vanno però posti dei limiti temporali sbloccando i permessi di soggiorno con i pakistani hanno evidenziato.

A mio avviso analogo trattamento dovrebbe essere garantito agli italiani che senza lavoro accettato attività umili in cambio di servizi e o rimborsi spese.

Questo mi pare il modo di affrontare la questione superando in parte le pure.

So di andare controcorrente e sono anche consapevole  

degli insulti che mi potranno arrivare.

 

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