Egregio direttore, in merito alla lettera a firma del signor Fulberto Ferragni pubblicata nei giorni scorsi titolata ‘Qualcuno mi spieghi i misteri della tassa rifiuti’, si forniscono le seguenti delucidazioni con l’auspicio che aiutino a chiarire le regole di applicazione della TARI. Innanzitutto, per quanto riguarda il quesito sugli appartamenti sfitti, si specifica che non sono soggetti al pagamento della TARI i locali che per loro natura o per il particolare uso al quale sono stabilmente destinati, o perché risultino in obiettive condizioni di non utilizzabilità, non possono produrre rifiuti.
La non utilizzabilità non deve essere confusa con il non utilizzo, per un qualsiasi motivo, da parte dei titolari dei locali stessi. Un alloggio lasciato vuoto, anche non arredato, dal proprietario, quando è allacciato ai servizi di rete (acqua, luce e gas), è sì inutilizzato, ma questo non significa che non possa essere utilizzato, pertanto è soggetto al pagamento della tassa sui rifiuti: la tassa è infatti correlata alla potenzialità di produzione dei rifiuti, a prescindere dalla effettiva produzione.
Quanto al servizio di raccolta dei rifiuti, si precisa che il Comune svolge il prelievo all’esterno delle abitazioni e spetta all’utente provvedere, così come avviene in quasi tutte le città italiane, ad esporre le diverse frazioni di rifiuti nei giorni e nelle ore previsti. È possibile chiedere il servizio opzionale a pagamento (2 euro al mese a nucleo famigliare) per il prelievo all’interno dell’area condominiale, previo specifico accordo con Linea Gestioni.
Ufficio Stampa (Comune di Cremona)
