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Teréz Marosi Una grave perdita per il Movimento Operaio | Giuseppe Azzoni (CR)

I problemi di salute che da tempo la assillavano in forma sempre più grave, hanno portato in questi giorni alla scomparsa della cara compagna Teréz Marosi.

| Scritto da Redazione
Teréz Marosi Una grave perdita per il Movimento Operaio | Giuseppe Azzoni (CR)

Teréz Marosi Una grave perdita per il Movimento Operaio | Giuseppe Azzoni (Cremona)

I problemi di salute che da tempo la assillavano in forma sempre più grave, hanno portato in questi giorni alla scomparsa della cara compagna Teréz Marosi.

Ha resistito fino all'ultimo, mai cessando sia il proprio lavoro come impiegata della Camera del Lavoro sia le volontarie generose attività di conservazione archivistica e divulgazione dei documenti storici e della memoria del movimento operaio e dell'antifascismo cremonese.

Teréz aveva a suo tempo organizzato e poi seguito il ricco archivio della nostra CGIL ed in esso ordinò ed ospitò le carte storiche della Federazione del PCI (ora trasferite nell'Archivio di Stato), del Movimento cooperativo ed altri materiali di rilievo come un fondo carte di Gastone Dordoni, un fondo della Fornace Frazzi, immagini per un libro sulla storia della cooperativa muratori di Gussola ed altro ancora...

Lei stessa era attenta e valida ricercatrice come dimostrano suoi libri come “I desiderati dei nostri operai”: dalle Società di Mutuo Soccorso alla Camera del Lavoro (Cremona 1996) e “Le carte del lavoro” (Ediesse 1995) e collaborazioni come quella assai impegnativa sui lavoratori mandati in Germania 1938-1945 (“Vite vendute” di Adolfo Scalpelli) e quella di immagini su operai e lavoro (“Volti della storia” con testi di Sergio Cofferati ed altri).

Particolarmente intensa è sempre stata la sua collaborazione con l'ANPI, di cui sino all'ultimo ha gestito il sito web. Il suo contributo è stato sempre prezioso ed in diversi casi indispensabile per assai impegnative pubblicazioni sulla Resistenza, sui Caduti partigiani, sulla storia del fascismo, su ricerche relative al movimento femminile nella nostra provincia.

In diverse occasioni Teréz Marosi ebbe modo di esprimermi grande ammirazione per la figura di don Luisito Bianchi: ne conosceva la storia di prete operaio, ne condivideva gli ideali, gli fu vicino nel periodo in cui don Luisito era gravemente infermo. Ricordo che spesso ne sottolineava l'operato di “gratuita solidarietà”.

Anche lei per tanti aspetti ha seguito con coerenza lo stesso principio.

Giuseppe Azzoni (Cremona)

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