Martedì, 23 aprile 2024 - ore 08.02

TERRORE BUS: MIRABELLI (PD), PER AUTISTI CONTROLLI PENALI E SU PATENTE ANCHE DOPO ASSUNZIONE

Il senatore ha presentato un'interrogazione, insieme con i colleghi dem eletti in Lombardia

| Scritto da Redazione
TERRORE BUS: MIRABELLI (PD), PER AUTISTI CONTROLLI PENALI E SU PATENTE ANCHE DOPO ASSUNZIONE

TERRORE BUS: MIRABELLI (PD), PER AUTISTI CONTROLLI PENALI E SU PATENTE ANCHE DOPO ASSUNZIONE

Il senatore ha presentato un'interrogazione, insieme con i colleghi dem eletti in Lombardia

Colmare una lacuna nell'ordinamento, che prevede per le aziende pubbliche di autotrasporto il controllo delle pendenze penali e sulla patente degli autisti dipendenti solo al momento dell'assunzione e non lungo tutto il corso del rapporto di lavoro. E' quanto chiede con un'interrogazione al governo il senatore del Pd Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo dem eletto in Lombardia, all'indomani della sfiorata strage dei bambini di Crema su uno scuolabus ad opera del cittadino italiano di origini senegalesi Ousseynou Sy. L'interrogazione, rivolta al ministro dell'Interno Salvini e dei Trasporti Toninelli, è stata sottoscritta anche dai senatori dem Alfieri, Comincini e Malpezzi.

"Per poter guidare uno scuolabus - spiegano i senatori dem nell'interrogazione - sono ovviamente necessari alcuni requisiti: l'età minima di 21 anni, il possesso della patente di categoria D, accompagnata dalla Carta di qualificazione del conducente (CQC) che abilita all'autotrasporto professionale di persone. Deve essere inoltre verificata l'idoneità fisica e psicoattitudinale allo svolgimento del pubblico servizio di trasporto, e il personale deve essere sottoposto a visite mediche, cliniche e piscologiche per l'intera vita lavorativa. La società Autoguidovie ha dichiarato di non essere a conoscenza né dell'esistenza della condanna a carico di Ousseynou Sy ad un anno, con sospensione della pena, per abusi sessuali ai danni di un minore, né della sospensione della sua patente per guida in stato di ebbrezza. A norma di legge, infatti, la società ha domandato il certificato penale al momento dell'assunzione nel 2004, ma non ha effettuato verifiche successive sul casellario giudiziario, che non erano richieste, né ha saputo dalla Motorizzazione civile della sospensione della patente. Ci troviamo dunque di fronte ad un vuoto legislativo - concludono gli esponenti dem - che nel caso specifico poteva avere conseguenze drammatiche".

 

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