La campagna prevede 24 ore di informazione in tutto il mondo secondo il fuso orario di ogni area geografica.
Anche Bergamo ha aderito a questa campagna, voluta del Dipartimento delle Dipendenze ASST PG 23, che si è avvalso della collaborazione del Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo, dell’Associazione Genitori Atena, del Dipartimento Materno Infantile, del Collegio delle Ostetriche, delle studentesse del Corso di Laurea in Ostetricia. Hanno dato il loro patrocinio l’Ordine dei Medici della Provincia di Bergamo e l’Associazione Italiana Donne Medico, sezione di Bergamo. “Troppo piccolo per bere” è il titolo della Giornata mondiale FASD (Sindrome Feto Alcolica e Disturbi correlati), che si celebra il 9 settembre di ogni anno.
Venerdì, con inizio alle ore 9 sarà quindi allestito nell’Hospital Street Papa Giovanni XXIII (tra la Torre 1 e la Torre 2, zona di passaggio soprattutto delle donne in gravidanza), uno spazio dedicato e ben identificabile con la presenza di professionisti sanitari e di volontari dei vari enti e associazioni che hanno aderito all’iniziativa.
Verranno distribuiti pieghevoli su “Donna e Alcol” e “Zero Alcol e Droga”, cartoline e poster; chi lo desidera (previo consenso informato) potrà sottoporsi a un test sulla dipendenza da alcol. È previsto anche un momento formativo dedicato ai professionisti sanitari con il coinvolgimento di medici, infermieri e ostetriche. Per l’anno prossimo è già previsto un convegno aperto a tutta la cittadinanza.
Il Consiglio delle Donne ha infine previsto per sabato 17 settembre un gazebo davanti a Palazzo Frizzoni (aperto dalle ore 10 alle ore 18) dove molte volontarie forniranno informazioni e distribuiranno materiale informativo.
Il messaggio da trasmettere alle donne in gravidanza e alle donne che allattano è quello di non bere alcol perché anche in piccole dosi o assunto in maniera sporadica si trasmette direttamente al bambino con possibili danni come malformazioni, disturbi dell’apprendimento, del comportamento e mentali.
L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda alle donne in gravidanza di astenersi dal consumare alcol attraverso indicazioni molto chiare:
-durante la gravidanza non esistono quantità di alcol che possano essere considerate sicure o prive di rischio per il feto
-il consumo di qualsiasi bevanda alcolica nuoce al feto senza differenze di tipo o di gradazione
-l’alcol è una sostanza tossica in grado di passare la placenta e raggiungere il feto alle stesse concentrazioni di quelle della madre
-il feto non ha la capacità di metabolizzare l’alcol che quindi nuoce direttamente alle cellule cerebrali e ai tessuti degli organi in formazione.