Sabato, 09 novembre 2024 - ore 14.48

UCRAINA, COLDIRETTI: 100 MLN EXPORT CIBO LOMBARDO A RISCHIO CON GUERRA RUSSIA

A RISCHIO 100 MILIONI EXPORT DI CIBO LOMBARDO

| Scritto da Redazione
UCRAINA, COLDIRETTI: 100 MLN EXPORT CIBO LOMBARDO A RISCHIO CON GUERRA RUSSIA

La guerra mette a rischio anche le esportazioni agroalimentari lombarde

in Russia e Ucraina per un valore complessivo di circa 100 milioni di

euro in un anno. È quanto stima la Coldiretti Lombardia in base a una

proiezione su dati Istat riferiti al 2021, con le vendite che in Russia

valgono oltre 77 milioni di euro e in Ucraina circa 36 milioni di euro.



Gli effetti del conflitto ucraino - denuncia la Coldiretti - rischiano

di cancellare tutto il Made in Italy a tavola dai mercati di Mosca e

Kiev con le esportazioni agroalimentari italiane che nel 2021 hanno

complessivamente superato il miliardo di euro, aggravando ulteriormente

gli effetti dell'embargo deciso da Putin con il decreto n. 778 del 7

agosto 2014, e da allora sempre prorogato, come risposta alla sanzioni

decise dall'Unione Europea, dagli Usa ed altri Paesi per l'annessione

della Crimea. Un blocco che è già costato alle esportazioni

agroalimentari tricolori 1,5 miliardi negli ultimi 7 anni e mezzo.



Il Decreto di embargo tuttora in vigore colpisce - sottolinea la

Coldiretti - un'importante lista di prodotti agroalimentari con il

divieto all'ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma

anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia.

L'agroalimentare - spiega la Coldiretti - è, fino ad ora, l'unico

settore colpito direttamente dall'embargo che ha portato al completo

azzeramento delle esportazioni in Russia dei prodotti Made in Italy

presenti nella lista nera, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dal

prosciutto di Parma a quello San Daniele, ma anche frutta e verdura.



Al danno diretto delle mancate esportazioni in Russia si aggiunge -

continua la Coldiretti - la beffa della diffusione sul mercato russo di

prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in

Italy, realizzati in Russia come parmesan, mozzarella, robiola, o nei

Paesi non colpiti dall'embargo come scamorza, mozzarella, provoletta,

mascarpone e ricotta Made in Bielorussia, ma anche salame Milano e

gorgonzola di produzione Svizzera e reggianito di origine brasiliana o

argentina.



Nei supermercati russi si possono trovare fantasiosi surrogati locali

che hanno preso il posto dei cibi italiani originali, dalla mozzarella

"Casa Italia" all'insalata "Buona Italia", dalla robiola Unagrande alla

mortadella Milano. Il danno - conclude la Coldiretti - riguarda anche

la

ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, ha

dovuto rinunciare ai prodotti alimentari Made in Italy originali.

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