Varsavia - Che in Ucraina tiri aria da campagna elettorale è sempre più chiaro, sopratutto dopo che, nella giornata di martedì, 13 Febbraio, è andata in scena una querelle legata alla diffusione di due sondaggi, tra essi contrastanti, in merito alle preferenze elettorali degli elettori ucraini.
Le due rilevazioni, effettuate rispettivamente dal Centro Internazionale di Sociologia di Kyiv -KMIS- e dal Centro Gorshenin, riportano infatti due differenti Partiti in testa al ranking di gradimento degli ucraini: il Blocco del Presidente Poroshenko secondo il KMIS, il Partito Samopomich, guidato dal Sindaco di Leopoli, Andriy Sadoviy, secondo il Centro Gorshenin.
Nello specifico, la rilevazione del KMIS da il Blocco Poroshenko al 16%, seguito dal Partito Batkivshchyna dell'ex-Premier Yulia Tymoshenko al 15%, dal Blocco dell'Opposizione -forza politica composta dagli sponsor del regime dell'ex-Presidente Viktor Yanukovych- con il 14%, e, infine, da Samopomich all'11%.
Al contrario, il Centro Gorshenin quota Samopomich con il 13%, seguita dal Movimento Anti Corruzione del Governatore della Regione di Odessa Mikheil Saakashvili, appaiato al 12% con Batkivshchyna. A seguire, il Blocco dell'Opposizione è dato all'11%, il Partito Radicale al 10%, e, infine, il Blocco Poroshenko al 9%.
Seppur discordanti nel complesso, le due rilevazioni dimostrano alcuni dati condivisi, come la scomparsa del Parlamento del Fronte Popolare del Premier, Arseniy Yatsenyuk, la perdita di consenso del Blocco del Presidente Poroshenko e, infine, l'aumento delle persone intenzionate a votare per Batkivshchyna.
Questi dati sono una diretta conseguenza della crisi di Governo in atto nel Paese dopo che Batkivshchyna e Samopomich hanno abbandonato la coalizione di maggioranza filo europea. Così, ad oggi la maggioranza è composta solamente da Blocco Poroshenko e Fronte Popolare: le principali forze politiche in Parlamento i cui seggi, tuttavia, non bastano a garantire la maggioranza all'Esecutivo Yatsenyuk.
In particolare, a provocare la fuoriuscita delle forze politiche di Tymoshenko e Sadoviy è stata la mancata votazione di una mozione di sfiducia al Governo, inaspettatamente salvato dai voti della corrente filo-presidenziale del Blocco Poroshenko, del Fronte Popolare e dei deputati del Blocco dell'Opposizione vicini agli oligarchi Rinat Akhmetov e Serhiy Liovochkyn: i principali sponsor del regime di Yanukovych.
La convergenza dell'intesa Blocco Poroshenko-Fronte Popolare con il Blocco dell'Opposizione ha portato la Tymoshenko ad accusare Presidente e Premier di governare il Paese in piena continuità con gli schemi di corruzione di Yanukovych. Per questa ragione, la Tymoshenko ha richiesto a gran voce Elezioni Parlamentari Anticipate.
Da parte sua, Samopomich ha escluso la necessità di tornare al voto, proponendo la creazione di un Governo tecnico, composto da professionisti lontani da appartenenze partitiche e legami con gli oligarchi, incaricato di approvare le riforme necessarie affinché l'Ucraina possa rispettare gli standard dell'Unione Europea.
L'ipotesi del rimpasto di Governo è sostenuta anche dalla corrente anticorruzione del Blocco Poroshenko che, per voce del giornalista Mustafà Nayem, ha chiesto la nomina di un nuovo Premier come, ad esempio, Saakashvili. Il Governatore della Regione di Odessa, ex-Presidente della Georgia, a sua volta ha descritto il salvataggio del Governo Yatsenyuk come un colpo di stato da parte degli oligarchi.
Accanto ai sondaggi, chiari appaiono anche i primi riposizionamenti delle forze politiche. Se, da un lato, Blocco Poroshenko e Fronte Popolare puntano al mantenimento in vita della coalizione di Governo cercando di ottenere il ritorno nella maggioranza dei radicali di Lyashko, dall'altro si sta organizzando una opposizione pro-Europea al Governo Yatsenyuk.
Infatti, Yulia Tymoshenko ha stretto un patto di alleanza con il Movimento Anti Corruzione di Valentyn Nalyvaychenko, mentre Samopomich sarebbe in trattativa per unire le forze con il Movimento Anti Corruzione di Saakashvili, sprovvisto, ad oggi di una base politica.
Dal canto suo, il Movimento di Saakashvili si appresta, con tutta probabilità, ad accogliere gli esponenti della corrente anticorruzione interna al Blocco Poroshenko, nonché personalità di spicco come l'ex-Ministro dello Sviluppo Economico, Aivaras AbromaviÄÂius: economista lituano, chiamato da Poroshenko per riformare il Paese in chiave europea, dimessosi dopo avere denunciato il Governo Yanukovych di corruzione e nepotismo.
Regime oligarchico, Corporazione Ucraina e Ghigliottina
Oltre che ricette differenti per approvare le riforme necessarie ad evolvere l'Ucraina in senso europeo, le forze politiche ucraine propongono diverse impostazioni in campo economico.
In primis, l'intesa tra Blocco Poroshenko e Fronte Popolare propone un'evoluzione dell'economia ucraina in senso europeo senza particolari strappi che possano mettere in discussione gli interessi delle grandi oligarchie del Paese che, come dimostrato dalla votazione della mozione di sfiducia al Governo Yatsenyuk, sono pronte a sostenere l'Esecutivo per proteggere i propri affari.
Da parte sua, Yulia Tymoshenko propone una liberalizzazione dell'economia del Paese secondo la "Corporazione Ucraina": una dottrina, che la stessa Tymoshenko ha adottato per deoligarchizzare l'economia ucraina durante la guida del Governo nel 2005 e tra il 2007 e il 2010, che prevede l'incameramento dei beni degli oligarchi da parte dello Stato, e la loro rimessa in vendita secondo il tariffario di mercato.
Il Movimento Saakashvili, probabilmente assieme a Samopomich, propone invece la ricetta presentata da AbromaviÄÂius altrimenti nota come "Ghigliottina", ossia la privatizzazione delle imprese statali, sopratutto di quelle nelle quali gli oligarchi hanno forti interessi, accanto alla creazione di un clima di trasparenza garantito da un'apposita Agenzia deputata al mantenimento dei principi del libero mercato.
Se la ricetta del Blocco Poroshenko e di Yatsenyuk appare quella più rassicurante, sopratutto in una società fortemente conservatrice come quella ucraina, la proposta di Yulia Tymoshenko promette la modernizzazione dell'economia del Paese per mezzo di una terapia shock che, come dimostrato dall'operato di Leszek Balcerowicz in Polonia, può avere un discreto successo nel mondo ex-sovietico.
La proposta di Saakashvili-AbromaviÄÂius, politici non ucraini formatisi negli Stati Uniti d'America e in Unione Europea, rappresenta invece l'iniziativa più moderna ed innovativa che, se realizzata, seppur non senza difficoltà e tempo, può davvero evolvere l'Ucraina in una avanzata economia occidentale.
Matteo Cazzulani,Analista Politico dell'Europa Centro Orientale, @MatteoCazzulani