Mercoledì, 08 maggio 2024 - ore 21.27

Valentina in Parlamento | M.Negri

Noi ragazzi passiamo a scuola molte ore della nostra giornata e molti anni della nostra vita.

| Scritto da Redazione
Valentina in Parlamento | M.Negri

Cari amici di Welfare Cremona, il libro di Angelo Petrosino, “Valentina in Parlamento” (ed. Piemme), oltre a contenere una avvolgente prefazione di Don Luigi Ciotti, fornisce un buon esempio di come si possa insegnare educazione civica anche attraverso la narrativa per ragazzi. La copertina del libro, illustrata, al pari delle pagine interne, da Sara Not, vede – sullo sfondo verde-bianco-rosso della nostra bandiera – Valentina in piedi, sbarazzina,  e con in braccio una copia della Costituzione della Repubblica Italiana. La sua classe, una terza media di Torino, dedicherà alcune ore allo studio dei principali articoli della Costituzione per poi partecipare a un concorso indetto dal Ministero dell’Istruzione che prevede la redazione di una proposta di legge a tema libero. Dopo averne discusso la classe pensa a una legge sulla sicurezza nelle scuole e affida a Valentina – che da grande vuole fare la giornalista – la preparazione della bozza. Alla fine, grazie pure all’aiuto di rifinitura della prof di lettere, viene elaborato il testo da inviare al Ministero. Ne riporto alcuni passaggi: “Noi ragazzi passiamo a scuola molte ore della nostra giornata e molti anni della nostra vita. Per noi la scuola non è soltanto il posto dove andiamo a imparare scienze e matematica, italiano e inglese. A scuola incontriamo i nostri amici, ci confrontiamo con gli altri, ci conosciamo meglio e cominciamo a farci un’idea di ciò che vorremmo essere da grandi. Ciascuno di noi porta qualcosa di sé agli altri. A scuola si arriva preoccupati, allegri, confusi, a volte si è arrabbiati, provocanti, distratti. Ma anche quelli che vengono malvolentieri, tutte le mattine si riuniscono davanti ai cancelli con la segreta speranza di trovare ciò che cercano, prima o poi. E’ per questo che le scuole dovrebbero essere dei luoghi belli da vivere, accoglienti, puliti, luminosi e, soprattutto, sicuri. Secondo noi una scuola sicura è il metro da cui si misura la civiltà di un Paese”.

Qualche tempo dopo, una mattina, la preside entra in classe e annuncia la vincita del 1° premio: una visita al Parlamento italiano. Valentina, i suoi compagni e la prof. di lettere che li accompagnerà, si abbracciano, elettrizzati all’idea della gita a Roma di quattro giorni che, di lì a poco, si compirà. Al loro arrivo a Montecitorio, sono accolti dalla Presidente della Camera che spiega loro le fasi del procedimento legislativo. Ogni progetto di legge viene prima esaminato da una Commissione parlamentare che integra o sfronda il testo che approderà poi nelle Aule di Camera e Senato per essere eventualmente emendato e, al termine dell’iter, votato. Informata della regola democratica secondo la quale ogni legge è approvata o respinta con voto a maggioranza, la classe torinese spera che qualche deputato o senatore, un giorno, si impegni perché la proposta sulla sicurezza nelle scuole diventi una legge a tutti gli effetti.  Una gita a Roma, pur breve, resta sempre una gita a Roma, per cui non mancano le soste nei luoghi-simbolo della capitale, dai monumenti storici alle trattorie di Trastevere. Concludo però la recensione soffermandomi su un dettaglio colto durante la visita ai giardini del Quirinale, dove gli studenti s’imbattono in Peppino, figlio del calzolaio nel cui bugigattolo il Presidente della Repubblica, da bambino, passava molto tempo. Con gli occhi lucidi, il Presidente ricorda il lavoro “al suo deschetto con lesina, martello, bussetto, tirasuole, trincetto, spago e piede di ferro”. Valentina e la sua amica del cuore Ottilia riflettono sul tempo nel quale le scarpe non si compravano al negozio ma erano fatte a mano  dai ciabattini. Pur contente della loro vita nella modernità, tengono a questo genere di memorie  per capire meglio i legami fra passato e presente. Per parte mia, ringrazio l’autore anche per avermi costretto al dizionario.

Cordiali saluti Massimo Negri – Casalmaggiore (Cr) 

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