Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 09.37

(Video) Cremona La mobilitazione su ‘Cambiare le pensioni’ indetta da Cgil-Cisl-Uil è riuscita

Questa mattina Sabato 2 aprile dalle ore 9.30 alle ore 11.30 Cgil-Cisl-Uil di Cremona hanno organizzato, in concomitanza della mobilitazione nazionale su ‘Cambiare le pensioni: dare lavoro ai giovani’ un riuscito presidio sindacale in Piazza Roma.

| Scritto da Redazione
(Video) Cremona La mobilitazione su ‘Cambiare le pensioni’ indetta da Cgil-Cisl-Uil è riuscita (Video) Cremona La mobilitazione su ‘Cambiare le pensioni’ indetta da Cgil-Cisl-Uil è riuscita


Due gazebi, molte bandiere di Cgil-Cisl-Uil  e tanti lavoratori e delegati sindacali in piazza Roma. Lo scopo del presidio è stato quello di distribuire un volantino alla cittadinanza con le richieste sindacali indirizzate al governo di revisione del sistema previdenziale

In sintesi Cgil-Cisl-Uil-, nella loro piattaforma unitaria ribadiamo le proposte sulla revisione complessiva del sistema previdenziale con l’obiettivo di ripristinare GRADUALITÀ, FLESSIBILITÀ e SOLIDARIETÀ anche allo scopo di rendere sostenibile il sistema sul piano sociale, per fare ripartire il turn over occupazionale e favorire l’occupazione giovanile.

Sulla piazza erano presenti anche i dirigenti sindacali di Cgil-Cisl-Uil  Cremonese che abbiamo intervistato.

Nel video le interviste a Giuseppe De Maria (Cisl Cremona), Guglielmo Reali (Uil Cremona) e Mimmo Palmieri (Cgil Cremona)

Riprese di Gian Carlo Storti 

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La piattaforma di Cgil-Cisl-Uil ribadisce che è necessario ripristinare gradualità, flessibilità e solidarietà del sistema:

NO a ipotesi di ricalcolo contributivo alle pensioni in essere

al diritto alla pensione anticipata con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età del lavoratore e senza penalizzazioni: così si tutelano meglio i lavoratori precoci

alla possibilità del lavoratore di decidere l’età di accesso alla pensione: va ripristinata la fl essibilità dai 62 ai 70 anni di età con almeno 35 anni di contributi e un importo di pensione pari o 1,5 volte l’assegno sociale, senza ulteriori penalizzazioni per i lavoratori rispetto al calcolo contributivo che dal 2012 si applica a tutti

al riconoscimento del principio che i lavori non sono tutti uguali mediante una diversa valorizzazione dei periodi, soprattutto di lavoro usurante

alla “quota 100” senza penalizzazioni sul calcolo della pensione

allo sviluppo della previdenza complementare

a reintrodurre per le donne la gradualità nell’aumento dell’età pensionabile per la pensione di vecchiaia sia per le lavoratrici del settore privato sia per le lavoratrici del settore pubblico

al riconoscimento del lavoro di cura familiare

all’abrogazione della norma che impedisce la cumulabilità dei periodi di laurea e di congedo parentale non coperti da contribuzione per le donne

alla proroga “dell’opzione donna”

alla Settima Salvaguardia, per i lavoratori “esodati”, che includa anche lavoratori fi nora esclusi dai precedenti provvedimenti e che risolva la questione in modo definitivo, incluso il problema della quota 96 per i lavoratori della scuola

all’abrogazione del sistema di ricongiunzioni onerose introdotto dalla Legge 122/2010

a un meccanismo di perequazione delle pensioni in pagamento che sia conforme al dettato dello Costituzione e che salvaguardi realmente il potere di acquisto del reddito dei pensionati, attraverso l’estensione del meccanismo di perequazione automatico alle pensioni di importo almeno fi no a 7 volte il trattamento minimo.

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