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(Video) Restare Umani . Più di mille alla manifestazione indetta dalla Tavola della Pace di Cremona del 15 dicembre 2018

Sabato 15 dicembre La Tavola della Pace di Cremona ha promosso in Piazza Stradivari una manifestazione contro ogni tipo di discriminazione e a favore di azioni di accoglienza e di inclusione. Hanno partecipato più di mille persone.

| Scritto da Redazione
(Video) Restare Umani . Più di mille  alla manifestazione indetta dalla Tavola della Pace di Cremona del 15 dicembre 2018 (Video) Restare Umani . Più di mille  alla manifestazione indetta dalla Tavola della Pace di Cremona del 15 dicembre 2018 (Video) Restare Umani . Più di mille  alla manifestazione indetta dalla Tavola della Pace di Cremona del 15 dicembre 2018 (Video) Restare Umani . Più di mille  alla manifestazione indetta dalla Tavola della Pace di Cremona del 15 dicembre 2018


Restare Umani . Più di mille  alla manifestazione indetta dalla Tavola della Pace di Cremona del 15 dicembre 2018

Sabato 15 dicembre La Tavola della Pace di Cremona  ha promosso in Piazza Stradivari una manifestazione contro ogni tipo di discriminazione e a favore di azioni di accoglienza e di inclusione. Hanno partecipato più di mille persone.

Nel video oltre alle immagini della manifestazione  anche brevi brani degli interventi di Gianluca Galimberti (Sindaco di Cremona) , Don Antonio Pezzetti ( Direttore Caritas Cremona) , di Bel Halla Mohamed (Segretario Generale Filt-Cgil Cremona) e di Allangba Honorine (Costa d'Avorio) Presidente Consulta Stranieri Cremona.

Alla manifestazione era presente anche + Antonio Vescovo di Cremona 

 

Nella foto il Sidaco Gianluca Galimberti e + Antonio Vescovo di Cremona                

Video di  Gian Carlo Storti Welfare Cremona  15 dicembre  2018

Tutti gli altri video del sito del welfare li trovi qui https://www.welfarenetwork.it/video/   

Durante la manifestazione è stato letto il documento che alleghiamo integralmente.

Red/wel/cr/gcst

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DOCUMENTO DELLA TAVOLA DELLA PACE IN OCCASIONE DELLA MANIFESTAZIONE RESTIAMO UMANI

Come Tavola della Pace siamo su questa piazza per reagire con la forza della libertà e della democrazia ad ogni forma di intimidazione e di violenza, ovunque venga praticata.

Per dire No ai predicatori della paura e dell’odio, ai fautori dell’esclusione e del rifiuto, ai ciechi manovali del terrore che seminano morte indiscriminata per le strade delle città.

Condanniamo fermamente la furia omicida dell’episodio di Strasburgo e invitiamo a onorare le vittime innocenti osservando un minuto di silenzio.

Siamo in questa piazza per dare fiato alle ragioni e alle pratiche della nonviolenza attiva, le uniche vere risposte che permettono di volgere gli inevitabili conflitti di una società multietnica e multiculturale verso una convivenza civile e pacifica.

Crediamo in un ethos condiviso basato sul principio di responsabilità verso gli altri e la comunità, sul principio di solidarietà come virtù sociale, come norma politica e planetaria.

Per questo, stiamo con le realtà del terzo settore, della Casa dell’Accoglienza, della scuola, le forze sociali, i Comuni e le istituzioni che difendono la dignità di ogni persona che promuovono amicizia civica, dialogo e inclusione per tutti, nessuno escluso.

C’è una Cremona buona e operosa che resiste al clima di intolleranza che colpisce più deboli discriminandoli, spazzando via i loro diritti.

Siamo con i migranti per fermare la barbarie del decreto sicurezza che li butta letteralmente per strada.

Come scrive don Ciotti: “Ci sono frangenti della storia in cui il silenzio e l’inerzia diventano complici del male. Questo è uno di quelli. Le conseguenze della crisi economica si stanno manifestando come crisi di civiltà. Sulla paura e il disorientamento della gente soffia il vento della propaganda. Demagoghi scaltri e senza scrupoli si ergono a paladini del “popolo” e della “nazione” e acquistano di giorno in giorno consenso, additando nemici di comodo: erano le democrazie e gli ebrei al tempo del fascismo, oggi, sono l’Europa e i migranti.

Il sistema economico dominante –definito da Papa Francesco “ingiusto alla radice”, responsabile di una “economia di rapina” – ha certo enormi colpe, a cominciare da un’immigrazione forzata, che di fatto è una deportazione indotta dalle disuguaglianze.

Ma la denuncia dei suoi mali e l’impegno per eliminarli non giustifica il ritorno a società chiuse, attraversate dal rancore e dalla paura, avvinghiate a un’idea equivoca di sovranità. In un mondo interconnesso non ha senso isolarsi –ammesso che sia possibile – ma occorre imparare a convivere e a condividere con maggiore giustizia, realizzando i principi della Costituzione, della Dichiarazione universale dei diritti umani, della Convenzione di Ginevra e di tutti i documenti scritti per archiviare una stagione di violenza e di barbarie.

Ecco allora l’importanza di uscire e di muoversi, di denunciare la perdita di umanità ma anche di capacità e onestà politica, perché un fenomeno come l’immigrazione non si può reprimere o respingere con i muri e le espulsioni, si deve governare con lungimiranza, pragmatismo e, certo, umanità. Senza smettere di chiederci come vorremmo essere trattati se al posto dei migranti ci fossimo noi. Mettersi nei panni degli altri è l’atteggiamento di una società consapevole che la vita non ha confini, così come non hanno confini i bisogni, le speranze, i diritti delle persone.

Facciamo sentire la voce di un’Italia che per quei diritti non smette di lottare”. La Tavola della Pace cerca di dare forza a questa voce. Lo ha fatto, con la Campagna “Ero straniero l’umanità che fa bene” che ha presentato una proposta di legge di iniziativa popolare volta a garantire diritti e coesione sociale.

Lo sta facendo con l’iniziativa dei cittadini europei WELCOMING EUROPE, che chiedono canali migratori legali e sicuri. Chiedono di perseguire i responsabili delle violenze e dello sfruttamento dei migranti. Chiedono che la solidarietà resti un dovere e non diventi un reato.

Insieme alle reti di società civile, noi continueremo a sollecitare alla politica italiana ed europea una governance delle migrazioni responsabile, competente e sostenibile per chi emigra e per chi accoglie. Faremo resistenza nonviolenta dal basso, in un fronte determinato ad arginare l’onda che cerca di trascinarci verso una società tribale, propensa a risolvere i problemi eliminando le persone che li portano. Un modo che genera solo disperazione umana e insicurezza per tutti. Noi cercheremo di vivere e trasmettere a tutti la passione per ogni essere umano e il rispetto per i diritti di ciascuno. Stiamo con chi accoglie! Vogliamo restare umani.

Tavola della Pace di Cremona  c/o Forum Provinciale Terzo Settore |Via Speciano 2 - 26100 Cremona|Tel. 0372 26548  - Email tavoladellapacecremona@gmail.com | https://www.facebook.com/TavolaDellaPaceDiCremona

Aderiscono alla Tavola della Pace di Cremona: ACLI Provinciali, Amici di Emmaus, ANPI Cremona, ARCI Cremona, Associazione Latinoamericana, Associazione dei Senegalesi di Cremona e provincia, CGIL, CISL, Comitato Casalasco per la Pace, Comitato Provinciale UISP, Coop.Soc. NONSOLONOI, Comitato Provinciale LIBERA, Donna senza Frontiere, Forum per la pace e il diritto dei popoli "Don Primo Mazzolari", Forum Provinciale del Terzo Settore, Forum Territoriale del Terzo Settore di Cremona e del cremonese, Gruppo Articolo 32, Immigrati Cittadini, Lega di Cultura di Piadena, Movimento Federalista Europeo, Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, Pax Christi, Raddhodiaspora- Italia, UIL. 

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