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Aumento cittadini sotto soglia di povertà. Proposta o.d.g. Giuseppe Torchio

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 Aumento cittadini sotto soglia di povertà. Proposta o.d.g. Giuseppe Torchio

"Aumento cittadini sotto soglia di povertà, vincoli patto di stabilità bilanci locali, tagli allo stato sociale impongono livelli adeguati di risorse per welfare"
Il Consiglio Provinciale, considerata la grave situazione sociale che evidenzia un quadro sempre più allarmante di crescita del livello di povertà in ampie fasce della popolazione;

Verificato che il ricorso al sistema di protezione sociale attivato dagli Enti Locali é in costante aumento, legato anche all'incremento delle fasce di popolazione in difficoltà, alla difficoltà di percorrere manovre tariffarie capaci di farsi carico della realtà  sociale degli "incapienti", al numero crescente di cittadini che superano la soglia della povertà, all'invecchiamento costante della popolazione che espone gli amministratori ad un incremento della spesa sociale anche per l'indebolimento del ruolo, della struttura  e della presenza della famiglia, all'esplosione di nuove patologie tra le quali le ludopatie‎;

Preso atto che la Provincia di Cremona, non tenuta da tempo ad intervenire nel settore dei servizi sociali‎ quale compito d'istituto, ha, invece, storicamente mantenuto una significativa postazione a bilancio destinata, in particolare, agli aiuti alla maternità attraverso i Distretti di Zona;

Atteso che il complesso delle risorse messe a disposizione dallo Stato, attraverso i fondi per le politiche sociali, la famiglia, l'infanzia ed i non autosufficienti, e dalla Regione Lombardia, attraverso il fondo delle politiche sociali, ha subito una drammatica flessione, in particolare negli anni 2011 e 2012 con una riduzione anche del 60 per cento delle disponibilità complessive (266 milioni nel 2009, 211 nel 2010, 111 nel 2011, 1‎07 ‎‎ nel 2012);

Considerato che il Consiglio Provinciale, in darà 11.10.2011 ha approvato una specifica mozione che evidenziava i problemi derivanti dalla drastica riduzione delle risorse destinate al welfare;

Constatato che nella primavera del 2012  sono stati presentati ordini del giorno in materia, tuttora in attesa di discussione, da parte di gruppi consiliari di maggioranza e di minoranza anche in relazione all'aunento dei costi di rette e prestazioni ;

Richiamata la presa di posizione di circa due anni orsono del Forum del Terzo Settore e delle Assemblee dei Sindaci dei tre Distretti della Provincia;

Valutato che l'adozione dei vincoli draconiani del "patto di stabilità" e la conseguente stretta della capacità di spesa delle amministrazioni locali unito al ritardato trasferimento delle ridotte risorse destinate, hanno generato grave ripercussione sul versante delle prestazioni sociali e la forte sollecitazione all'urgente necessità di provvedere al ripristino degli stanziamenti‎;

Presa visione del mutato atteggiamento da parte del Governo nei confronti della spesa sanitaria con l'introduzione di meccanismi premiali in favore ‎di Lombardia ed Emilia Romagna, in quanto al di sotto dei parametri della spesa del settore e con un trasferimento aggiuntivo di risorse alla nostra Regione;

Appreso che una quota significativa del nuovo riparto aggiuntivo statale sulla Sanità  é stata orientata dalla Giunta Regionale alla spesa sociale, con un incremento di ‎circa 100 milioni;

Constatato che, per effetto della mutata attenzione il budget complessivo disponibile per la Lombardia é stato aumentato a 204 milioni per il 2013 e che si stanno definendo intese analoghe per l'anno corrente;

nel dare atto dei progressi compiuti negli ultimi tempi sui versanti nazionale e regionale, anche per effetto di una forte mobilitazione degli Enti Locali e delle realtà del Terzo Settore  e di una  più decisa capacità di negoziazione;

Impegna la Giunta a chiedere al Governo ed alla Regione Lombardia  la definizione di un percorso che porti alla stabilizzazione dei trasferimenti per una materia cosi' pregnante ‎ collegandoli stabilmente e con un'azione di sistema alle aumentate necessità sul versante sociale, riportando, in tal modo, certezza nelle famiglie e nelle comunità locali.

(riformulato, come in accordi nell'ultima Commissione,  da Giuseppe Torchio e da inviare ai membri della Commissione Consiliare competente, vice presidente Dusi, al presidente del Consiglio ‎Provinciale, al Presidente della Provincia ed all'Assessore Schiavi ed al proponente dell'altto odg c.gruppo Chioda)

‎Cremona, 24 febbraio 2014

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