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Psichiatria. La teoria dello squilibrio chimico è morta

| Scritto da Redazione
 Psichiatria. La teoria dello squilibrio chimico è morta

Il  Dr. Ronald Pies, editore capo emerito della rivista Psychiatric Times, ha seppellito la teoria dello squilibrio chimico pubblicando sul numero dell’  11 luglio 2011 questa shoccante ammissione: "In verità, il concetto di squilibrio chimico è sempre stato una sorta di leggenda metropolitana – mai però proposta seriamente da psichiatri bene informati." Per decenni, tuttavia, il fondamento alla base della ricerca sugli psicofarmaci, per non parlare della loro prescrizione e vendita, è stata proprio il concetto che questi farmaci correggessero uno squilibrio chimico nel cervello. C'era un problema: nessun ricercatore aveva mai scoperto quale fosse l'equilibrio chimico, e quindi sparavano alla cieca. Di fatto stavano fingendo l'esistenza di una teoria – millantando di comprendere qualcosa senza sapere di cosa parlassero. Nel suo articolo del 2011, il dr. Pies tenta di assolvere i suoi colleghi con una frase a effetto: "Negli ultimi trent'anni, credo che nessuno psichiatra bene addestrato abbia mai fatto questi assurdi  commenti (circa lo squilibrio chimico), tranne, forse, per deriderlo … l'immagine dello squilibrio chimico è stata vigorosamente reclamizzata da alcune case farmaceutiche, spesso a danno della comprensione da parte dei nostri pazienti."

Quest'affermazione è assurda. Innanzitutto moltissimi psichiatri hanno spiegato, e continuano a spiegare,  la teoria dello squilibrio chimico ai loro pazienti. E poi, se davvero avessero saputo da sempre che si tratta di una bufala, perché mai, in assenza di un razionale scientifico, continuano a prescrivere farmaci a tonnellate?

La teoria dello squilibrio chimico è una frode. Non esiste un solo test di laboratorio per la diagnosi di alcuno  degli oltre 300 cosiddetti disturbi mentali. Tutte le diagnosi sono basate su raggruppamenti arbitrari di comportamenti umani. Gli psicofarmaci sono dannosi, pericolosi e tossici. Alcuni inducono violenza, suicidio e omicidio; e altri causano danni cerebrali. La psichiatria è una pseudoscienza, e ora dovrà trovare un altro modello, un'altra frode:  infatti ne stanno tentando diverse. Per esempio i "fattori genetici e sociali" – un'accozzaglia di concetti scientifici mai dimostrati – vengono spacciati come l'ultima scoperta sul funzionamento del cervello. Scoperta, potete scommetterci, molto promettente sul piano dei risultati.

Nel frattempo, però, il business richiede di aumentare le vendite di psicofarmaci. Il modello dello squilibrio chimico, per quanto morto e defunto, continuerà, come uno  zombie, a far avanzare il giro multimiliardario.

Come brillantemente spiegato dal Dr. Peter Breggin nel suo classico "Toxic Psychiatry", i vertici psichiatrici e le case farmaceutiche hanno stretto un patto di ferro una cinquantina di anni fa. La psichiatria stava morendo perché la gente non voleva raccontare i propri problemi  a un medico strizzacervelli, e per uscirne inventarono la teoria dello squilibrio chimico: gli psichiatri ne predicavano l'esistenza e in cambio Big Pharma apriva un nuovo proficuo settore, ridistribuendo parte dei profitti agli psichiatri che si prestavano al gioco sotto forma di consulenze, sponsorizzazioni a congressi, borse di studio e pubblicità sulle riviste di settore.

Nonostante la confessione di Pies, c'è da scommettere che continueremo a sentir parlare di squilibrio chimico ancora per un po'. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che  per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.

 

Fonte articolo: http://jonrappoport.wordpress.com/2014/03/07/rip-psychiatry-the-chemical-imbalance-theory-is-dead/

 

Fonte: Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani onlus

2014-03-11

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