Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 23.27

3° Edizione della Rassegna Concertistica Dal Vecchio al Nuovo Mondo - novembre 2016

L' Associazione Latinoamericana di Cremona organizza due iniziative VENERDI 18 NOVEMBRE - ore 21 Museo Archelogico San Lorenzo e SABATO 26 NOVEMBRE - ore 21 Palazzo Cittanova

| Scritto da Redazione
3° Edizione della Rassegna Concertistica Dal Vecchio al Nuovo Mondo - novembre 2016

3° Edizione della Rassegna Concertistica Dal Vecchio al Nuovo Mondo - novembre 2016

Organizza Associazione Latinoamericana di Cremona

VENERDI 18 NOVEMBRE - ore 21 Museo Archelogico San Lorenzo 

CANTO DELLA LUNA Con l'ensemble GLOSSARIUM de voces e instrumentos: LUANDA SIQUEIRA soprano, ADRIANA ALCAIDE violino e viola, JUAN ULLIBARRI clarinetto, cornetto e fiati, LUCIANA ELIZONDO  viola da gamba, QUITO GATO  chitarre, percussione e direzione

La luna ha da sempre motivato i più vari sentimenti e affetti dell'essere umano e il rapporto diretto con la notte e l'amore, il sonno e la veglia, ha provocato infinità di composizioni letterarie e musicali. Riflessione, passione, dolore, speranza, confessione… infinite sensazioni che intrecciano le parole e la musica da molti secoli. Dalle più remote canzoni di trasmissione orale dei paesi nordici, e passando da quasi tutti i canzonieri musicali del XV s. e XVI s., la luna ha ispirato quasi tutto il mondo a creare le più belle composizioni, con particolare enfasi sulla musica tradizionale e folcloristica attuale.

Accompagnata da momenti ed elementi naturali come la notte, le stelle, il tramonto e l'alba, la luna ci invita a contemplarla attraverso compositori come Juan Vásquez, Francisco Guerrero, Enrique Granados, Heitor Villa-Lobos, Caetano Veloso o Egberto Gismonti. Questa volta, non avremo bisgono dei Chiari di Luna di Beethoven o Debussy, o la “Moonlight Serenade” di Glenn Miller che hanno sorpassato il nostro potere di immaginazione con grande forza mediatica. Semplicemente tenteremo di introdurci in questo meraviglioso ed inaspettato viaggio notturno attraverso il tempo e la musica, cercando, tra timide nuvole, la magia del canto della luna.

INGRESSO LIBERO

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 SABATO 26 NOVEMBRE - ore 21 Palazzo Cittanova

AMERICA NERA Con il CORO VOZ LATINA e la partecipazione di:

MARIE THEOLEYRE soprano, LUCIANA ELIZONDO canto e viola da gamba, QUITO GATO  chitarre, pianoforte e percussione, LINCOLN ALMADA arpa e percussione, MAXIMILIANO BAÑOScanto e direzione

Dopo l’arrivo di Colombo in terre americane, le grandi potenze europee iniziarono a creare insediamenti in tutto il territorio del “Nuovo Mondo”. Gran parte dei vantaggi economici erano legati alla creazione di piantagioni, per esempio di canna da zucchero (soprattutto con la penetrazione portoghese in Brasile), e alla estrazione di minerali. In ogni caso, entrambi le attività richiedevano l'uso di grandi quantità di manodopera. Gli indios americani non avevano i requisiti fisici necessari per svolgere i lavori più pesanti e d’altronde, si trattava di una popolazione decimata da violenze ed epidemie (come quella del vaiolo che raggiunse un tasso di mortalità dell’80-90%). Gli schiavi africani erano decisamente più adatti, dal punto di vista fisico, a sopportare il lavoro forzato, perciò prima i portoghesi e poi gli spagnoli, se li procurarono per mandarli nelle colonie americane, dando inizio alla più grande tratta di schiavi della storia. Questa deportazione senza precedenti diede origine, nelle Americhe, a vere e proprie economie basate sullo schiavismo, dal Vicereame del Perù fino alle colonie di America del Nord.

La maggior parte degli schiavi africani proveniva dall'Africa subsahariana. Per loro, la musica e la danza sono quasi sempre elementi centrali e fondamentali della cultura dei popoli, e sono dotati di grande valore sociale e religioso. Il trattamento di musica e danza come forme di arte separate è un'idea europea; le lingue africane hanno molte parole che comprendono entrambi i campi semantici di questi concetti. Per esempio, in Kiswahili la parola ngoma può essere tradotta come "tamburo", "danza", "danza religiosa", "danza celebrativa" o "musica", in funzione del contesto della frase. Perciò, quando si parla di musica, ritmo e danza si parla di un’unica cosa.

Ciò che ritroveremo sempre in ogni variante musicale, a prescindere dallo scopo per cui viene prodotta, è la caratteristica poliritmia, la capacità cioè di sviluppare contemporaneamente diversi ritmi e di mantenerli in modo costante ed uniforme, senza che uno prevarichi su di un altro. Questa complessità ritmica si è di fatto trasferita a molte espressioni musicali dei paesi dell'America.

Un’altra caratteristica importante della musica tradizionale africana è che questa si trasmette in genere oralmente, tutto viene creato e comunicato direttamente ed è per questo che un aspetto importantissimo è dato dall'improvvisazione.

L’intento di questo programma è quello di ripercorrere i diversi ritmi, canti e danze tradizionali dell’America evidenziando la chiara influenza africana che ha arricchito questo sincretismo tra vecchio e nuovo mondo.

BIGLIETTO UNICO: €5

Prevendita: cel. 388 3576 222 / mail: maxibagnos@gmail.com

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