Martedì, 30 aprile 2024 - ore 13.56

6.500 BAMBINI FUGGONO OGNI GIORNO DAL NORD OVEST DELLA SIRIA

Dal dicembre 2019 più di 300mila bambini sono scappati dal nord ovest della Siria e ora sono sfollati. È un dato drammatico quello riportato dal Direttore generale dell'UNICEF Henrietta Fore che oggi torna ad accendere i riflettori su una guerra che ''si sta trasformando in una crisi di protezione dell'infanzia di dimensioni senza precedenti''

| Scritto da Redazione
6.500 BAMBINI FUGGONO OGNI GIORNO DAL NORD OVEST DELLA SIRIA

Dal dicembre 2019 più di 300mila bambini sono scappati dal nord ovest della Siria e ora sono sfollati. È un dato drammatico quello riportato dal Direttore generale dell'UNICEF Henrietta Fore che oggi torna ad accendere i riflettori su una guerra che “si sta trasformando in una crisi di protezione dell'infanzia di dimensioni senza precedenti”.

“La violenza dell'ultima settimana ha costretto 6.500 bambini a fuggire ogni giorno, portando il numero totale dei bambini sfollati nella zona a più di 300.000 dall'inizio di dicembre”, informa Fore, aggiungendo che, secondo le stime Unicef, “1,2 milioni di bambini ha disperato bisogno. Cibo, acqua e medicine scarseggiano. I bambini e le famiglie si stanno rifugiando in strutture pubbliche, scuole, moschee, edifici incompiuti e negozi. Molti vivono semplicemente all'aria aperta, anche nei parchi, in mezzo a forti piogge e al freddo gelido. L'accesso ai servizi più elementari come la salute, l'acqua o i servizi igienici è molto limitato o inesistente”.

In particolare, continua Fore, “a Idlib, dove più di tre quarti della popolazione bisognosa è costituita da donne e bambini, molte famiglie hanno subito molti spostamenti e sono sempre più disperate – senza possibilità di fuggire dalle violenze. La crisi sta portando un tributo mortale sui bambini: dei 900 bambini uccisi in Siria solo nell'ultimo anno a causa del conflitto, oltre il 75% si trovava nel nord-ovest. Idlib ha registrato il maggior numero di bambini colpiti”.

Attraverso i suoi partner sul campo, l'UNICEF “continua a fornire assistenza alle famiglie in difficoltà, comprese quelle recentemente sfollate. L’assistenza comprende: kit per l'igiene, acqua potabile, vaccinazioni per i bambini contro le malattie, screening e trattamento della malnutrizione. La fornitura di aiuti salvavita – sottolinea Fore – è fondamentale e dovrebbe continuare. Tuttavia, non porrà fine alle sofferenze dei bambini. La violenza deve cessare, per il bene dei bambini”.

L'UNICEF chiede “l'immediata cessazione delle ostilità da tutte le parti (in conflitto) per permettere ai bambini e alle famiglie di avere tregua dalle violenze; la ripresa dei servizi essenziali e l’accesso senza ostacoli per l’assistenza umanitaria tanto necessaria ad ogni bambino bisognoso". 

 

FONTE aise

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