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A Cremona Amatriciana Benefica Post-Terremoto : Gemellaggio con l’Arcidiocesi di Camerino-S.Severino Marche

Dal 14 novembre in loco due operatori Caritas e possibilità di esperienze di volontariato

| Scritto da Redazione
A Cremona Amatriciana Benefica  Post-Terremoto : Gemellaggio con l’Arcidiocesi di Camerino-S.Severino Marche A Cremona Amatriciana Benefica  Post-Terremoto : Gemellaggio con l’Arcidiocesi di Camerino-S.Severino Marche

La cena benefica a base di pasta all’amatriciana che la sera di sabato 5 novembre alla Casa dell’Accoglienza di Cremona ha visto l’adesione di circa 300 persone insieme al vescovo Antonio Napolioni e diversi sindaci del territorio, è stata l’occasione per presentare ufficialmente gli interventi cremonesi a favore delle popolazioni terremotate.

Come già annunciato le Diocesi di Lombardia guarderanno in particolare alla zona di Amatrice insieme ai confinanti territori dell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche, terra d’origine del vescovo Napolioni. Proprio per questo il gemellaggio cremonese guarderà nelle specifico proprio alla terra marchigiana.

Dopo un primo sopralluogo esplorativo il 26 settembre, la visita in loco del 31 ottobre scorso – all’indomani delle forti scosse che hanno devastato Camerino, Ussita e Visso – è servita a definire i dettegli dell’intervento cremonese insieme al responsabile della Caritas camerte, don Luigi Verolini, e all’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro.

«Realizzeremo – ha spiegato il vicedirettore di Caritas cremonese – un progetto di sostegno e vicinanza a partire dall’apertura di un base operativa in una località ancora da definire. Tale base sarà disponibile già il 14 novembre, per un durata di almeno sei mesi. Prevede la disponibilità di un camper, che ospiterà due operatori, e di ulteriori moduli, che serviranno da ufficio e deposito. Saranno anche messi a disposizione tutti gli strumenti necessari per il lavoro d’ufficio: telefono, computer, stampanti e fax. Gli operatori, inoltre, disporranno di una automobile per gli spostamenti nelle varie località. Verificheremo poi se sarà necessario allestire una tensostruttura e dei moduli con servizi igienici».

«Compito di Caritas cremonese – ha proseguito Beltrami – sarà di affiancare il lavoro della Caritas locale e degli altri uffici diocesani nel quotidiano, coinvolgere la comunità locale affinché si attivi un sistema di auto-mutuo-aiuto, fare da tramite per le richieste/offerte di materiale e non. E da ultimo, organizzare attività di animazione sociale per le fasce più fragili delle comunità locali attraverso la sensibilizzazione ed il coinvolgimento delle comunità parrocchiali della nostra diocesi».

I gruppi di volontari che si proporranno, sotto il coordinamento di Caritas Cremonese, inizialmente saranno ospitati presso il Villaggio Menotre, presso Scopoli di Foligno, già gemellata con la Caritas cremonese: si tratta di casette di legno in un campo allestito in occasione del sisma del 1997. «I volontari – ha concluso Beltrami – potranno partire già a dicembre e saranno accolti da operatori di Caritas cremonese che coordineranno le diverse attività di animazione e sostegno della comunità terremotata».

Finora a favore delle popolazioni colpite dal sisma sono stati raccolti in diocesi circa 175mila euro: ben 150mila provengono dalla colletta fatta il 18 settembre scorso in tutte le parrocchie della diocesi su invito della Presidenza della CEI, gli altri 25mila, invece, sono giunti direttamente in Caritas da privati, parrocchie e associazioni. La serata è servita a garantire un ulteriore sostegno alle popolazioni terremotate. Di questo mons. Napolioni ha ringraziato tutti i presenti affermando che «solo insieme, indipendentemente dagli schieramenti politici, è possibile affrontare le difficoltà».

Ufficio per le comunicazioni sociali  Diocesi di Cremona

 

 

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