A Viadana Riparte la campagna contro l’inganno nucleare del Governo Meloni
PROSSIMO INCONTRO A VIADANA PER L’AREA OGLIO PO
Con il Governo Meloni torna l’inganno nucleare in Italia e nei nostri territori
La Piattaforma nazionale per il Nucleare prevede gli SMR, Small Modular Reactors, piccole centrali nucleari di terza generazione da installare già nei prossimi anni presso fiumi in aree industriali ad alto utilizzo di energia elettrica e nasconde che i tanto propagandati AMR di quarta generazione, raffreddati a piombo fuso, saranno pronti dopo 2040
Entro poche settimane è previsto il testo della Legge Delega per superare i divieti dei Referendum del 1987 e del 2011
Sabato 21 dicembre 2024 è stata avviata la Campagna territoriale “LIBERI DAL NUCLEARE”
Una transizione ecologica giusta e democratica per la salvaguardia di clima, lavoro, salute, ambiente possibile se i territori e le comunità si mobilitano
A sostegno e promozione della campagna si è avviata la creazione del
Comitato per la Giustizia Ambientale “SI alle energie rinnovabili, NO al nucleare”
Iniziativa a cura degli Stati generali Clima, Ambiente, Salute di Cremona e del territorio
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Il documento che gli Stati generali Clima, Ambiente, Salute di Cremona e del territorio hanno trasmesso alle forze politiche del territorio.
“Gli Stati generali Clima, Ambiente, Salute di Cremona e del territorio, convinti che in Italia vada percorsa seriamente ed efficacemente la strada delle energie rinnovabili alternative al nucleare e alle fonti fossili, sabato 21 dicembre 2024 hanno dato vita alla campagna “Liberi dal nucleare” e si rivolgono a tutte le reti associative e a tutti gli attori politici e sociali per iniziare, nel rispetto delle reciproche autonomie, un cammino condiviso.
Per questo ci rivolgiamo alle forze politiche impegnate dentro e fuori le Istituzioni nella transizione ecologica ed energetica e davvero interessate a tutelare i diritti dei cittadini ad un ambiente sicuro, per chiedervi di esprimere una posizione netta e chiara contraria al ritorno del nucleare civile in Italia e dunque contraria alla installazione sul nostro territorio nazionale di Centrali nucleari di terza generazione, tuttora a fissione, siano Centrali nucleari di grande taglia oppure piccoli reattori nucleari SMR (Small Modular Reactors) da imporre magari ai territori più periferici o meno capaci di autotutela democratica.
A questo proposito ci permettiamo di segnalare nella montante campagna a favore del nucleare una perdurante e voluta confusione tra piccoli reattori nucleari SMR di terza generazione e quelli molto propagandati come più sicuri di quarta generazione, definiti anche AMR, reattori modulari avanzati, ancora a livello di ricerca scientifica e tecnologica e ancora lontani da applicazioni commerciali.
Il processo decisionale da parte del Governo è quasi in dirittura d’arrivo con la istituzione della “Piattaforma nazionale per un Nucleare Sostenibile” e il coinvolgimento degli Stakeholder nazionali tra cui Aziende, Industrie, Università, Enti Regolatori, Istituti di Ricerca e Associazioni di Categoria, coprendo tutti i principali settori del nucleare; con l’entrata ufficiale di ENEA nell’Alleanza Europea per i piccoli reattori nucleari; con la predisposizione di una Legge Delega per superare i divieti dovuti ai pronunciamenti popolari dei Referendum del 1987 e del 2011.
Senza escludere un eventuale ricorso allo strumento del Referendum popolare abrogativo previsto dall’articolo 75 della Costituzione, sarebbe il terzo nella storia recente del nostro Paese, ci sentiamo di sollecitare convergenze tali a livello scientifico, politico e sociale da riuscire a fermare il prima possibile questa scelta sbagliata, sbagliata anche dal punto di vista economico, così da non perdere tempo prezioso sul terreno degli indispensabili processi di decarbonizzazione e imboccare decisamente la strada del modello energetico più democratico e diffuso rappresentato dalle fonti rinnovabili quali sono il sole, l’aria, l’acqua, la terra.
In attesa di una vostra gentile risposta, ricordiamo semplicemente che la scelta nucleare ha una valenza non solo sul terreno dell’energia ma anche e soprattutto sulla concentrazione e struttura del potere che la gestisce, ha un enorme impatto sulla qualità della nostra democrazia con la monetizzazione dei rischi e la pratica delle compensazioni, infine trova grosse difficoltà nel collocare in sicurezza in siti idonei i rifiuti radioattivi di alta, media e bassa attività. “
Il coordinamento degli Stati generali Clima Ambiente Salute Cremona