Sabato, 11 maggio 2024 - ore 07.33

Abbiamo festggiato Obama Presidente

| Scritto da Redazione
Abbiamo festggiato Obama Presidente

Mi ritengo un sostenitore ed un leale amico di Obama dalla prima ora….
Se solo per un attimo, penso ai danni che sono stati provocati al mondo intero, dal Novembre 2000 con l'elezione di Bush….
Quindi abbiamo esultato Mercoledi mattina, al sapere della conferma per altri 4 anni di OBAMA alla Casa Bianca.

Tuttavia, nei primi 4 anni trascorsi, un sostanziale cambio di atteggiamento sui vari campi di crisi si sono evidenziati…. forse non come ci auguravamo, del resto, non c'è una prova del contrario, se vi fosse stato un conservatore al suo posto….
I temi dell'economia, hanno giustamete prevalso, e continueranno a dominare per l'intero mandato… si è defilato dall' IRACK, in AFGHANISTAN è ancora immerso sino al collo e con lui anche noi italiani, sull'area Medio Orientale nei rapporti con Israele, ha indubbiamente saputo tenere testa alle spinte più estremiste del governo israeliano che continua ad insistere a destabilizare un'area già assai compromessa, con la crisi in SIRIA, nei rapporti con l'IRAN.
Rispetto alla "primavera del nord Africa"la diplomazia americana ha saputo pazientemente tessere una tela di ricomposizione dei loro interessi economici ed anche sulla soluzione della crisi della LIBIA ha saputo "delegare" gli europei al lavoro sporco per destituire l'indifendibile Gheddafi.
Il Continente africano, ancora attende un reale beneficio di una politica che ridia speranza e impegno alle forze più autentiche che si battono per un futuro migliore per questi popoli martoriati dal colonialismo e dallo sfruttamento intesivo delle loro risorse.
Anche nell'area del continente Latino americano, ha avviato con difficoltà un cambio di rotta rispetto ai suoi predecessori.
Non più un atteggiamento marcatamente sfacciato di imposizione e di interferenza nelle scelte dei vari Governi, ma bensì la più difficile ma auspicata diplomazia del confronto e dell'interesse reciproco…
La conferma di Chavez, in Venezuela, Evo Morales in Bolivia, la continuità in Brasile di Governi democratici e stabili, saranno un banco di prova per Obama, per marcare un'inversione di rotta a 180° necessaria per il futuro e la speranzadi questi popoli.

Un capitolo speciale riguarda le relazioni con Cuba e quando parliamo di Cuba, l'attenzione è sulle organizzazzioni più oltranzite, anticastriste e mafiose di Miami.
La diplomazia nord americna ha segnato anche su questo terreno un tiepido cambio di rotta, in questo secondo mandato, Obama deve assumere scelte precise ed ineludibili.
La prima, la libertà dei 5 patrioti cubani, Geraredo Hernandez Nordelo, Antonio Guerrero Rodriguez, Renè Gonzales Sechweretrt, Ramon Labanino Salazar, Fernando Gonzalez Llori, ingiustamente incarcerati dal lontano 18 settembre 1998 nelle carceri speciali degli USA.
Hanno subito un primo illegale giudizio di condanna dal Tribunale di Miami, ma anche un succesivo giudizio dal Tribunale di Atlanta ha di fatto confermato tale ingiusto verdetto, accusandoli di avere minacciato la "sicurezza interna" delgi Stati Uniti, quando in realta nella loro qualità di agenti dell'intelligence cubana si erano infiltrati proprio in quegli squadroni criminali e mafiosi, paramilitari, finanziati dallo stesso Governo Nordamericano per destabilizzare con azioni terroristiche e militari, alimentando dall'esterno la controrivoluzione e favorendo la caduta del Governo cubano.
Solo il Presidente Obama, potrà assumere una decisione che consentirà la loro liberazione, garantendo una vera ed auspicata giustizia, a favore di questi fratelli cubani di potere rientrare alle loro famiglieù
La seconda, eliminare le misure discriminartorie ancora in vigore, che penalizzano i cittadini nord americani di potere visitare Cuba.
La Terza, favorire un'azione politica e diplomatica con il Governo di Cuba per eliminare il Blocco economico a Cuba.
E' davvero inacettabile ed anche incomprensibile che dopo oltre 54 anni di Rivoluzione un popolo continui a subire un permanente ed odioso blocco economico, quando, se solo considerassimo il Vietnam (lo stesso Governo Comunista) e la guerra da loro subita proprio dall'allora Governo Americano, oggi in Vietnam il primo Paese che opera con loro sul piano economico, sono proprio gli Stati Uniti d'America.

QUESTI QUATTRO ANNI CHE CI ATTENDONO DOVRANNO ESSERE SPESI NON SOLO PER MIGLIORARE LA VITA DEI CITTADINI AMERICANI, MA QUELLA DI UNA GRANDE PARTE DEL MONO CHE ANCORA SOFFRE E SUBISCE LA DISCRIMINAZIONE DI ESSERE NATI IN UN PAESE "POVERO".
OBAMA….   CUBA  Y EL MUNDO    TE ESPERA!!!!!

Sergio Fenaroli

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