Sulle responsabilità non si vuole fare luce, perché riguardano i nominati dai partiti, ma sicuramente siamo gli unici a non averne e, relativamente al cosiddetto “salvataggio” tanto difeso dal centrosinistra che governa la città, vorremmo evidenziare i punti salienti dell'operazione e fare una considerazione finale:
- il dimezzamento del capitale sociale di Aem, ridotto da 113 a circa 57 milioni di euro: non bisogna essere dottori commercialisti per capire che si tratta di distruzione di valore e non di risanamento;
- la cessione delle azioni di Km, che ha cancellato il trasporto pubblico a Cremona;
- la vendita delle reti idriche;
- l'azzeramento del valore dei cavidotti e degli impianti di illuminazione, che presto saranno ceduti;
- il conferimento di tutti i servizi che Aem prestava direttamente o indirettamente alla città: manutenzione delle strade, semafori, illuminazione pubblica, manutenzione delle centrali termiche, igiene urbana e smaltimento rifiuti, varchi, segnaletica, ecc., con l'unica eccezione della gestione delle aree di sosta;
- l'accorpamento in una nuova società dei servizi di cui sopra, che probabilmente ritorneranno in Aem, con i costi appesantiti dalle nuove posizioni apicali prima non presenti, che sembrano l'unico vero scopo di un'operazione altrimenti senza senso;
- sono in vendita i pali delle telecomunicazioni;
- risulta in alienazione la quasi totalità degli immobili e tra questi spiccano: la storica sede di viale Trento e Trieste, la sede operativa ed i terreni in via Postumia, la sede di via Persico, l'immobile di via Gadio, l'area di via Goito, le aree di via del Macello;
- sono in vendita le azioni di Centro Padane e di Lgh-A2a.
Ci fermiamo qui con una domanda al sindaco, che glorifica come salvataggio il prosciugamento quasi totale della gloriosa Aem, una volta orgoglio a vanto di Cremona. Forse ha scambiato la municipalizzata per una palude? In questo caso, non dovrebbe accanirsi a vendere tutto il vendibile e a togliere ogni valore possibile, ma impegnarsi a individuare chi sono i responsabili della situazione debitoria in cui Aem ha rischiato e rischia ancora di affogare, perché se chi sbaglia non paga mai si offre un cattivo esempio evidente ai cittadini e ai successori dei responsabili, indotti ad imitarli. Per non parlare di chi li nomina...
Aem risanata? Un'affermazione di questo tipo sarebbe una barzelletta, se non fosse uno scandalo.
M5S Cremona