Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 01.06

ALCUNI SPUNTI PROGRAMMATICI SU POLITICA DEL LAVORO E FISCALE

di Unione Popolare

| Scritto da Redazione
ALCUNI SPUNTI PROGRAMMATICI SU POLITICA DEL LAVORO E FISCALE

E’ sotto gli occhi di tutti che le diseguaglianze nel nostro paese, negli ultimi decenni, sono aumentate a dismisura: sono sempre meno quelli che accumulano grandi capitali e sono sempre di più quelli che, nonostante l’impegno e un lavoro a tempo pieno, faticano ad arrivare a fine mese.

Crediamo che questa tendenza debba essere invertita, crediamo che debba esserci una forte ridistribuzione della ricchezza a favore dei ceti popolari in piena attuazione con l’articolo 53 della Costituzione che recita “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” L’aliquota IRPEF massima, che oggi è al 43% per i redditi oltre i 50.000 euro, dovrebbe essere innalzata per i grandi patrimoni e le rendite finanziarie, che sono ben oltre quella soglia e rivista al ribasso per gli altri redditi.

Una delle prime azioni per rendere questo paese più giusto è, a nostro modo di vedere, l'abolizione del Jobs Act e di tutte quelle leggi che hanno incentivato la precarietà lavorativa, così da tornare a rendere di nuovo i contratti a tempo indeterminato contratti standard; il lavoro deve essere dignitoso, un lavoro precario significa esistenza precaria e per le giovani generazioni impossibilità di costruirsi un futuro.

Necessario poi, sempre nell’ottica di rendere centrale la dignità del lavoro, legiferare a sostegno di un salario minimo di almeno 10 euro all’ora. Chi lavora deve essere pagato il giusto, non sfruttato. Oggi i dati Osce rilevano che l’Italia è l’unico paese europeo in cui il salario medio annuale è addirittura diminuito, dal 1990, del 2,9% e a conseguenza di ciò deve essere posto il tema dell'innalzamento generale di tutti i salari medio/bassi.

La sicurezza sul lavoro è un altro tema che ci sta a cuore: questo paese vede ogni anno morire 1000 lavoratori mentre svolgono le loro mansioni, per cui proponiamo il rafforzamento degli ispettorati del lavoro per far rispettare le leggi sulla sicurezza e i diritti dei lavoratori, perché non vi siano più morti bianche.

Sul versante pensionistico crediamo che sia indispensabile abolire la legge Fornero per giungere all’età pensionabile di sessant’anni o 35 di contributi, mettendo un tetto massimo alle pensioni alte che pesano sul sistema pensionistico globale.

A livello di politica fiscale è per noi doveroso riequilibrare le aliquote cercando di avvantaggiare i redditi medio/bassi. Inoltre per frenare l’inflazione è indispensabile mettere un tetto duraturo al prezzo del gas per calmierare le bollette (su modello di Spagna e Portogallo) e tassare degli extra profitti delle aziende energetiche (passando dal 10% del governo Draghi al 90%) per aiutare famiglie e imprese.

 

 

Aldo Vincenzi – candidato Unione Popolare al collegio uninominale Camera per Mantova

Valentina Mozzi – candidata Unione Popolare al collegio uninominale Camera per Cremona

Pierluigi Luisi - candidato Unione Popolare al collegio uninominale Senato per Mantova/Cremona

Caterina Di Francesco - candidata Unione Popolare collegio plurinominale Senato

Luana Grossi - capolista Unione Popolare collegio plurinominale Camera

Francesca Berardi - capolista Unione Popolare collegio plurinominale Senato

Serse Mostosi - candidato Unione Popolare collegio plurinominale Camera

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