Gentile direttore, il 27 gennaio è stata commemorata la giornata della memoria per ricordare le vittime sterminate dai nazisti nei campi di concentramento. Pochi sanno che i nazisti dal 1933 imposero un loro programma di eugenetica che consisteva nello sterilizzare cittadini tedeschi portatrici di malattie ereditarie allo scopo di evitare l’inquinamento della razza ariana. Dal 1933 al 1939 furono sterilizzate 350.000 persone tra uomini donne e bambini. Ma la belva nazista andò oltre e si scagliò con inaudita violenza contro la fascia più debole del popolo tedesco ovvero le creature portatrici di gravi handicap. Dal 1939 al 1941 applicarono la teoria del ‘Ausmerzen’ che significa ‘estirpare’secondo questa teoria la migliore sterilizzazione consisteva nell’eliminazione fisica dei disabili. A tale scopo il medico personale di Hitler il dott. Karl Brandt diede vita all’operazione ‘Aktion T4’(T4 è l'abbreviazione di ‘Tiergartenstrasse 4’, l'indirizzo di Berlino ove era ubicata la sede operativa. Con il supporto di solerti funzionari delle SS il dott. Brandt pianificò l’eliminazione dei disabili, colpevoli di essere bocche improduttive da sfamare. Tra il 1939 e il 1941 furono, tra adulti e bambini, oltre seicentomila gli sfortunati che passarono sotto le docce a monossido di carbonio, a morire per denutrizione o per una iniezione di acido fenico. Questi sventurati erano: schizofrenici, epilettici, affetti dalla sindrome di Down, ciechi, ritardati mentali, storpi ecc. insomma tutte persone che procreando avrebbero inquinato la razza ariana. Molte furono le voci che approvarono questo abominio. Ad esempio Konrad Lorenz ... Ritengo quindi che nel giorno della memoria ci si ricordi anche della Shoah dimenticata dei disabili tedeschi.
Ernesto Alberichi (Spino d’Adda)
