Sabato, 20 aprile 2024 - ore 18.11

Ancora sulla diga a Crotta D'Adda | G.Torchio

| Scritto da Redazione
Ancora sulla diga a Crotta D'Adda | G.Torchio

A seguito di telefonata ad Andrea Setti invio alcune considerazioni sull’argomento. Grazie e cordiali saluti.
Giuseppe Torchio
Si sono da poco spenti i riflettori sulla proposta di macroprovincia Cremona, Lodi, Mantova. I tempi parlamentari, legati al fine legislatura, non hanno consentito di approvare il provvedimento e della cosa si riparlerà in futuro.
Nell’occasione bisognerebbe mettere i “puntini sulle i” dei rapporti tra la realtà della nostra provincia ed il lodigiano evitando i personalismi.
I rapporti con il presidente della provincia Foroni o con il suo predecessore Felissari o con Santantonio, suo vice e ora consigliere regionale, sono buoni anche se, a livello di questioni energetiche, i lodigiani hanno già cercato, in passato, di fare i propri affari, a prescindere dal nostro territorio.
Per la questione della centrale Sorgenia di Bertonico, infatti, gli amministratori laudensi hanno definito tutte le intese ed anche le cospicue cosiddette compensazioni  ambientali e le relative ricadute economiche a prescindere dai nostri interessi territoriali. I nostri sindaci hanno dovuto minacciare il ricorso ad azioni legali, convocare assemblee sempre più inviperite per un “modus operandi” del tutto irrispettoso delle nostre ragioni e delle legittime attese dei comuni cremonesi. Si è dovuto dar vita ad una estenuante trattativa nel corso della quale Sorgenia si giustificava dicendo “abbiamo già dato” ed alla fine abbiamo dovuto accontentarci delle briciole.
Ancora peggio i rapporti col piacentino se si giudica come è andata la vicenda della centrale nucleare di Caorso che ha portato benefici di circa 40-50 milioni a quel comune ed alla provincia di Piacenza ma nemmeno un centesimo ai comuni ed agli enti cremonesi, pur avendo sostenuto ingenti investimenti per la realizzazione di centri di decontaminazione, di protezione civile e di prevenzione.
Se questi sono i precedenti rispetto alle questioni energetiche non possiamo dimenticare la stessa vicenda delle compensazioni per l’impianto idroelettrico di Isola Serafini che ha visto gli Enti Locali ricorrere, in più occasioni, alle vie legali per il riconoscimento delle intese, a suo tempo concordate.
Ora, dopo due conferenze di servizi, la prima nel 2011 e la seconda lo scorso anno, viene in trattazione la questione della nuova centrale da realizzarsi in prossimità del “salto” tra Castelnuovo Bocca d’Adda e Crotta d’Adda. Mi pare che la metodologia finora abbia ricalcato i non edificanti precedenti, anche in termini di correttezza di rapporti tra amministrazioni che, negli ultimi tempi, si erano promesse pubblicamente “eterno amore”.
Le nostre ragioni devono essere considerate “qui e subito”, sia sul piano della trasparenza delle procedure che dell’ascolto di tutti i portatori di interessi, sia del coinvogimento di tutti gli enti interessati.
Al riguardo l’Autorità di Bacino del Po di Parma, finora esclusa nonostante le sue indiscusse competenze ambientali,  ribadite anche dalla richiesta della provincia di Cremona sulla valutazione di incidenza dei Siti di Interesse Comunitari a monte ed a valle della prevista centrale, è stata interessata perché venga convocata in tutte le fasi relative non solo alle future conferenze di servizio ma anche per l’acquisizione del previsto parere.
Di questo si è trattato anche nel corso dei contatti con il Segretario Generale dott. Puma e con l’ing. Alessio Picarelli.
 
Giuseppe Torchio

1606 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria