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Anziani Non ci casco. Arriva il manuale contro le truffe

Siamo sempre più vittime di truffe e frodi informatiche. Dal 2008 al 2016 le prime sono cresciute del 45,4 per cento mentre le seconde hanno fatto registrare un tasso di crescita superiore al 50 per cento rispetto al 2010.

| Scritto da Redazione
Anziani Non ci casco. Arriva il manuale contro le truffe

Anziani Non ci casco. Arriva il manuale contro le truffe

 Siamo sempre più vittime di truffe e frodi informatiche. Dal 2008 al 2016 le prime sono cresciute del 45,4 per cento mentre le seconde hanno fatto registrare un tasso di crescita superiore al 50 per cento rispetto al 2010.

Le occasioni di potenziale pericolo per i cittadini, soprattutto anziani, sono dappertutto, in casa, per strada, sui mezzi di trasporto o nelle pagine web.

Non ci casco! descrive le semplici regole di comportamento per evitare di cadere vittima dei trucchi messi in atto dai malintenzionati. Una guida pratica per sopravvivere nella giungla di truffe e raggiri.

Il manuale è giunto alla sesta edizione grazie al sostegno dello Spi Cgil che da sempre vuole offrire a donne e uomini di tutte le età consigli semplici e pratici.  Non ci casco! è il risultato del lavoro congiunto dei pensionati Cgil insieme e di Cgil, Auser, Federconsumatori, Ficiesse, Silp Cgil e Sunia.

Ma vediamo più da vicino perché bisogna difendersi.

Il fenomeno in questi ultimi anni, nonostante i continui interventi delle forze dell’ordine, è in aumento. Nel 51° rapporto Censis sulla situazione sociale del paese si legge che diminuiscono omicidi, rapine e ladrocini, ma crescono i borseggi, le truffe tradizionali e su internet, i furti nelle abitazioni. Complice una generale crisi economica, dal 2008 al 2016, le truffe sono cresciute del 45,4 per cento.

Nel 2016 sono stati denunciati 162.154 borseggi, con un’incidenza media nazionale di 2,7 ogni mille abitanti e un aumento del 31 per cento dal 2008. Con il diffondersi massiccio di smartphone e social network sono  in aumento anche le frodi informatiche, oltre il 50 per cento rispetto al 2010 (Istat).

La visita a casa di impostori che si qualificano come dipendenti di aziende di servizi, agenti di polizia, infermieri o altro è la truffa più frequente. Suonano alla porta delle loro vittime e con modi affabili approfittano della loro buona fede per sottrarre denaro o far firmare contratti capestro. L’azione di questi malviventi è doppiamente deprecabile perché colpiscono soprattutto le persone sole e vulnerabili. E sono prevalentemente gli anziani a finire nel loro mirino.

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