Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 21.50

Arci Festa Cremona Un’ora con la Costituzione Reading poetico con Igor Paulinich e Vincenzo Montuori

Quarto incontro giovedì 4 agosto ore 19,30 Poesia e democrazia Reading poetico con Igor Paulinich e Vincenzo Montuori

| Scritto da Redazione
Arci Festa Cremona Un’ora con la Costituzione Reading poetico con  Igor Paulinich e Vincenzo Montuori Arci Festa Cremona Un’ora con la Costituzione Reading poetico con  Igor Paulinich e Vincenzo Montuori

Ogni giorno, dalle 19,30 alle 20,30  lo spazio “Conoscere per deliberare”  presso l’ ARCIFESTA, area Ostello, via del Sale, Cremona  

Quarto incontro giovedì 4 agosto ore 19,30 Poesia e democrazia  Reading poetico con  Igor Paulinich e Vincenzo Montuori 

Le Costituzioni sono le fondamenta della vita democratica di un Paese. Quanti sacrifici sono costate...quante lotte, quante morti, quanti sogni. Chi le ha conquistate resistendo a regimi totalitari. Chi le ha conquistate cacciando un invasore. Sempre a guidare intellettuali, minoranze e popoli la stella polare della creazione di una società di liberi ed eguali, l’idea della democrazia. Il pensiero democratico italiano ha due giganti alle proprie origini: il laico Giuseppe Mazzini e il cattolico Antonio Rosmini.  Ma pensare la democrazia è anche un movimento di sentimenti e di idee che nasce dal cuore civile di ogni democratico, è etica e spiritualità impegnata nella storia e con la storia, è immaginazione e denuncia, è poiesis, trasfigurazione e trasformazione del reale.

In questo cammino figurano i grandi italiani come Leopardi, Foscolo, Alfieri...ma anche poeti “minori” altrettanto significativi. Figurano poeti di quel “secolo breve” che ha visto l’umanità precipitare in due guerre mondiali e nel genocidio programmato di ebrei, armeni, zingari, omosessuali e nelle pulizie etniche dell’ultimo decennio del ‘900.

Con l’iniziativa di oggi diamo spazio ad autori locali che leggeranno in pubblico alcune loro poesie.

Il nostro pensiero va oggi agli insegnanti, ai magistrati, ai giornalisti che in Turchia subiscono epurazioni e carcerazione. Come possono vivere e cantare poesie e canzoni tutte quelle minoranze democratiche turche e curde “ con il piede straniero sopra il cuore”?. Sì, perchè un regime che perseguita le minoranze e nega il pluralismo è “straniero” a quella parte della popolazione che intimidisce. Ecco, la poesia nasce quando sa liberarsi dal peso che opprime il cuore. La poesia come creazione libera e gratuita, espressione della fatica/stupore di esistere o canto civile, è segno di una umanità che si riscatta e che umanizza la stessa vita democratica.

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