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ASPM Soresina Il Centro Destra all’attacco: così non và

Egregio direttore, in merito alla discussione sull’Asp m, società municipalizzata del Comune di Soresina, nell’ultimo Consiglio comunale del 27 febbraio si sono fatte affermazioni preoccupanti da parte dell’attuale amministrazione comunale.

| Scritto da Redazione
ASPM Soresina Il Centro Destra all’attacco: così non và

ASPM Soresina Il Centro Destra all’attacco: così non và

Egregio direttore, in merito alla discussione sull’Asp m, società municipalizzata del Comune di Soresina, nell’ultimo Consiglio comunale del 27 febbraio si sono fatte affermazioni preoccupanti da parte dell’attuale amministrazione comunale.

Affermazioni in alcuni casi fumose, in altre poco chiare e in altre ancora sicuramente contestabili che saranno oggetto di attenta valutazione. Gli Amministratori si trincerano dietro le verifiche in corso, magari partendo fin dal 2019.

Ma verifiche di che cosa, visto che il Presidente è nella sua funzione da molti anni, che dovrebbe conoscere tutto alla perfezione e che dall’aprile del 2019 è stato affiancato da un Direttore tecnico con specifici incarichi?

Sembra piuttosto che si stia cercando di costruire premesse fantasiose per incolpare altri e cercare di assolvere se stessi. Per il momento ci sentiamo di puntualizzare quanto segue. Sembra di nuovo che l’Amministrazione manifesti la propria volontà di non dare risposte coerenti cercando di scaricare la colpa alle amministrazioni precedenti, anche se gli amministratori precedenti questa volta sono ancora loro, visto che sono in carica da più di sette anni ed è proprio di ciò che è stato fatto o non fatto in questo lasso di tempo che dovremmo parlare.

Valga poi una volta per tutte ricordare che negli anni in cui il centrodestra amministrava il Comune di Soresina non è mai stato approvato un bilancio comunale o della municipalizzata, con parere negativo del «revisore dei conti», anzi sempre con regolare certificazione dell’u fficio di ragioneria, del revisore e senza alcun rilievo da parte della Corte dei conti.

I tecnicismi di bilancio e i numeri usati a comoda giustificazione non possono essere in alcun modo alibi al fatto certo che l’Aspm Servizi stia dando un pessimo servizio alla cittadinanza e che la responsabilità delle continue interruzioni di corrente, causate dalle manutenzioni che non sono state eseguite abbia un chiarissimo responsabile: l’Amministrazione comunale e le scelte che ha fatto.

Quale socio di larghissima maggioranza di una società considerata «in house del Comune», avrebbe dovuto dare gli indirizzi strategici al Presidente, avvallare le decisioni e prendersi i meriti del buon operato o i demeriti di un pessimo operato; nel momento che decide puntualmente di togliere ogni anno risorse da investire diversamente, ha obbligato Aspm a non poter ammodernare la rete, condannandola a fornire un servizio ai cittadini che potrà solo peggiorare ulteriormente.

 Con una rete obsoleta, carenze nello sviluppo e nel rinnovamento degli impianti, con cavi, cabine e terminali di cabine così vecchi nulla di diverso ci si poteva attendere; esiste dal 2013 un progetto di intervento per lo sviluppo, l’ampliamento o il rifacimento della rete ma ancora non si è fatto nulla; anzi in tutti questi anni si è trovato modo solo di drenare dalla partecipata enormi quantità di danaro. Dal canto suo il Presidente, pur scelto dall’Amministrazione, avrebbe dovuto, definendo gli obiettivi a medio e lungo termine, stabilire le priorità e individuare le criticità che avrebbe dovuto illustrare con precisione non solo nelle relazioni annuali al bilancio, ma con scrupolosità nei suoi rapporti continuativi con l’Amministrazione.

In tutti questi anni il Presidente non può non averne segnalato i rischi e quindi è oltremodo colpevole che il socio non abbia ritenuto di allocare le risorse opportune e anzi abbia continuato a toglierle.

Gli amministratori giustificano questi prelievi di risorse con il fatto di aver dovuto garantire servizi che altrimenti sarebbero stati chiusi (asilo nido, impianti sportivi, teatro ed altro ancora) ma i comuni di nostre pari dimensioni che non hanno avuto la possibilità di avere tali risorse extra hanno forse chiuso gli asili e gli altri servizi?

E nonostante nel frattempo si sia venduta una parte della Aspm Energia, su premesse di certo non condivisibili e comunque che non si sono per nulla concretizzate, le risorse sottratte, oltre ad investimenti discutibili fatti in altri ambiti, hanno portato all’aumento del deficit della società direttamente controllata.

Ora ci viene detto che, nella migliore delle ipotesi, ci vorranno almeno tre anni per migliorare il sistema e investimenti e risorse notevoli. Di certo non una amministrazione del patrimonio pubblico ben fatta. (...)

Il Gruppo Consiliare ‘Centro Destra Soresina’

14 marzo 2021

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