Austria Da lunedì scatta lockdown per 20 giorni. Dal 1° febbraio vaccino obbligatorio
Durissimo il cancelliere Alexander Schallenberg. "Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro. E’ un attentato al sistema sanitario’
Virus fuori controllo, in Austria vaccino obbligatorio e lockdown di 20 giorni per tutti Dal primo febbraio 2022 vaccino obbligatorio: è il primo paese in Europa ad introdurre l'obbligo.
La situazione dei contagi in Austria rischia di andare fuori controllo ed è per questo motivo che il governo ha deciso di rendere obbligatorio il vaccino e di mettere in lockdown il Paese.
Da lunedì infatti scatta un lockdown generale per tutta la popolazione e non solo per i non vaccinati. L'incidenza settimanale su 100mila abitanti nel Salisburghese ieri era di 1672 e in Alta Austria di 1557.
"Non abbiamo più grandi margini di manovra", ha detto il governatore dell'Alta Austria Thomas Stelzer. Il lockdown -ha detto - durerà "alcune settimane" e si è reso necessario per permettere la operatività degli ospedali. Il lockdown generale durerà 20 giorni e poi proseguirà per i non vaccinati. Lo ha annunciato in mattinata il governo che ha altresì stabilito che dal 1 febbraio 2022 sarà i imposto l'obbligo vaccinale alle persone che a quel giorno non avranno ricevuto alcuna dose del vaccino contro il Covid-19. Ad annunciarlo è stato il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg (OeVP) parlando da Innsbruck all'intera Nazione.
L'Austria diventa il primo Paese dell'Unione Europea ad imporre il vaccino. Il governatore del Land TiroloGuenther Platter ha annunciato che "dal primo febbraio scatterà l' obbligo vaccinale: solo così usciremo dal circolo vizioso". "Nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare", si è rammaricato il cancelliere Alexander Schallenberg. "Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro", ha aggiunto parlando di un "attentato al sistema sanitario".
"Ci sono troppe forze politiche che fanno campagna contro il vaccino, le conseguenze di questo sono terapie intensive intasate ed enorme sofferenza umana" - ha detto Schallenberg - "Non è stato facile prendere questa decisione, a nessuno piace adottare misure che limitano la libertà", ha aggiunto il premier affermano che questa decisione è necessaria perché "troppi tra di noi si sono comportati senza solidarietà".
Fonte: rainews.it