Sabato, 27 luglio 2024 - ore 03.55

Bergamo PER UNA CITTÀ VICINA E ACCESSIBILE

QUARTA CONFERENZA CITTADINA Al centro il Laboratorio della Domiciliarità, il protocollo d'Intesa con Aprica, l'avvio di nuovi progetti

| Scritto da Redazione
Bergamo PER UNA CITTÀ VICINA E ACCESSIBILE

Bergamo PER UNA CITTÀ VICINA E ACCESSIBILE

 QUARTA CONFERENZA CITTADINA Al centro il Laboratorio della Domiciliarità, il protocollo d'Intesa con Aprica, l'avvio di nuovi progetti

 Si è tenuta  la quarta Conferenza cittadina "Per una città vicina e accessibile” che ha visto dialogare le FNP CISL, SPI CGIL e UILP UIL con il Comune di Bergamo, i CTE – Centri per Tutte le Età, il Comitato Bergamasco per l’Abolizione delle Barriere Architettoniche su alcuni temi centrali frutto anche di protocolli d’intesa siglati in occasioni delle precedenti Conferenze cittadine, e di percorsi di approfondimento svolti all’interno del Laboratorio della domiciliarità e rivolti ad individuare bisogni e proposte per una Città a misura di anziano, di tutti, vicina e accessibile.

 “In questa giornata abbiamo restituito ai cittadini il lavoro compiuto insieme in questi mesi. Ma non solo, abbiamo voluto valorizzare il metodo seguito con l’Amministrazione, cioè dapprima la condivisione e poi la costruzione delle soluzioni attraverso una serie di laboratori a cui partecipano soggetti diversi in grado di contribuire all’individuazione dei bisogni e delle risposte migliori.

 Tra le sollecitazioni di questa mattina, sottolineo la visita preventiva agli over 70, e il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, temi che diverranno oggetto della prossima progettualità.” Racconta Lorenzo Gaini, SPI CGIL

 “Oggi abbiamo anche siglato l’accordo con Aprica, un obiettivo concreto portato a termine con l’intento di superare il problema dell’accessibilità dei marciapiedi occupati in maniera impropria dai bidoni della raccolta differenziata, e sensibilizzare tutti a questo tema che sembra piccolo ma diventa grande per coloro che sono portatori di una disabilità o semplicemente in difficoltà per un incedere insicuro. L’iniziativa si accompagna ad un’attività di educazione ambientale che verrà svolta nei CTE con il coinvolgimento dei cittadini anziani e non.” Aggiunge Aldo Guarnone, FNP CISL

 “La città offre una situazione ambivalente rispetto al mondo degli anziani. Da una parte ci sono anziani attivi che danno un contributo rilevante nella vita della città, nei quartieri attraverso i CTE, le organizzazioni sindacali, il volontariato; dall’altra, ci sono anziani più fragili che meritano un’attenzione specifica.

 L’Amministrazione svolge un ruolo di collettore delle diverse istanze ma anche di attore nella costruzione di progetti specifici e di attivatore alla partecipazione alla vita pubblica.” Dichiara Sergio Gandi, Vice Sindaco di Bergamo

 “Il tema della partecipazione è centrale nel dibattito attuale che riguarda soprattutto le città medie, sotto i 150.000mila abitanti, che si sono adoperate in questi anni per realizzare degli strumenti in grado di garantire il dialogo tra amministrazione e cittadini.

 Il progetto come questo nostro, che si realizza dal 2019 a partire dalla firma del primo Protocollo di Intesa tra Comune e Organizzazioni Sindacali, certamente si afferma come esperienza di partecipazione concreta che incide in termini di condivisione di obiettivi e di proposta rispetto all’agire trasversale e interassessorile dell’Amministrazione.” Conclude Giacomo Angeloni, Assessore all’Innovazione, Partecipazione e Reti sociali

 L’idea del Laboratorio della Domiciliarità nasce nel 2020 come luogo dove ricercare, progettare, attivare e sperimentare, soluzioni per rispondere ai bisogni e alle aspettative degli anziani, ponendo particolare attenzione sulla prevenzione, sulla promozione del benessere e sul concetto di “abitanza” come vita buona e degna.

  “Il Laboratorio della Domiciliarità rappresenta un cantiere di idee, un luogo di proposte, istanze, che rientra nella cornice dell’Amministrazione condivisa e nell’idea di un sistema capace di contribuire in modo costruttivo ai processi di governance centrati sull’alleanza tra cittadini, Enti, Terzo settore e Amministrazioni.

 L’idea che il Laboratorio porta con sé in termini di obiettivo non è tanto quella della coprogettazione delle politiche per gli anziani, ma piuttosto quella dell’individuazione, in modo condiviso e in una dimensione di rete, di proposte concrete in grado di tradursi in progettualità specifiche, definite e realizzabili anche in breve periodo.

 Il concetto di domiciliarità, inteso in senso ampio come accoglienza, cura, assistenza, ma anche come condizione di benessere capace di sprigionare nell’anziano le migliori risorse, mi sta molto a cuore.

 Credo infatti che il tema dell’invecchiamento attivo sia centrale non solo in termini sanitari o demografici, in un contesto di città popolata sempre più da anziani, ma soprattutto sociali per quanto di buono possa generare in termini di valore da condividere.

 Lo stiamo vedendo nell’esperienza dei CTE divenuti veri e propri hub di comunità capaci di catalizzare interessi diversi e promuovere iniziative intergenerazionali e interculturali davvero preziose.” Marcella Messina, Assessora alle Politiche sociali

 Frutto del percorso compiuto dal Laboratorio, come tavolo di confronto partecipato tra circa 25 soggetti, è il protocollo firmato oggi con Aprica e l’avvio di nuovi progetti.

 Il Protocollo

 Quello della mobilità e accessibilità delle infrastrutture, nell’ampia accezione che comprende ambienti urbani e sociali sicuri, protetti e fruibili è uno dei temi sensibili quando si parla di piena espressione del diritto di cittadinanza e vivibilità della città soprattutto per le persone più fragili e d gli anziani.

 In quest’ambito, tra gli stimoli raccolti nelle precedenti Conferenze cittadine e confluiti nel Protocollo di Intesa firmato a dicembre 2021, era emersa la necessità che la raccolta dei rifiuti urbani non fosse di impedimento e di ostacolo alla mobilità della popolazione, in particolare per chi fa uso di deambulatori o sedie a rotelle, per genitori o nonni con passeggini e carrozzine.

 Si sono tenuti, in questi mesi, una serie di incontri tra le parti che sono approdati oggi alla sottoscrizione di un accordo che prevede i seguenti impegni tra le parti:

 - Aprica S.p.A. interverrà mediante azioni di sensibilizzazione verso il proprio personale a che i bidoni della raccolta differenziata non diventino ostacolo alla circolazione pedonale, facilitando l’accessibilità degli spazi pubblici alla popolazione fragile e anziana, confermando anche la disponibilità ad intervenire a seguito delle segnalazioni provenienti dai cittadini di Bergamo

 - Il Comune di Bergamo, con la supervisione della Direzione di Aprica, predisporrà apposita comunicazione da inviare a tutti gli amministratori di condominio della città di al fine di responsabilizzarli in merito al tema delle barriere fornendo loro le opportune indicazioni per il posizionamento corretto dei rifiuti urbani

 - le Organizzazioni Sindacali dei Pensionati e le Reti di Quartiere, dietro diretto coordinamento dell’amministrazione Comunale, Aprica S.p.A e con l’apporto dei Centri di Tutte le Età, si renderanno disponibili per attivare incontri pubblici e percorsi di educazione ambientale nei quartieri

 I prossimi progetti

 Nel Protocollo d’Intesa del dicembre 2021, l'Amministrazione veniva inoltre sollecitata a far sì che il nuovo PGT fosse orientato ad una pianificazione urbanistica comunale con una visione di Città aperta, accogliente, coesa e vivibile.

 Con la quarta Conferenza cittadina si dà avvio oggi al Piano di Eliminazione delle Barriere architettoniche che prevede di intervenire all’eliminazione di ostacoli alla viabilità, ostacoli e barriere fisiche e strutturali, parcheggi irrispettosi sui marciapiedi e quanto altro incida sulla fruibilità degli spazi pubblici.

 L’augurio è che il Piano venga realizzato in una dimensione partecipata la più ampia possibile, attraverso il coinvolgimento dei cittadini e di tutte le realtà portatrici di interesse perché l’accessibilità attiene a tutti i cittadini in ogni fase della vita, al di là che le difficoltà siano permanenti e temporanee.

 Sempre in attuazione di quanto previsto nel Protocollo di un anno fa, è stato avviato anche il percorso di adesione alla rete globale dell'OMS "Age - Friendly Cities" rendendo permanente l'attenzione per una Città che sia in grado, attraverso una progettazione che tenga conto delle diversità, di favorire il benessere e l'accoglienza per tutti, in particolare dei più deboli.

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